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ROMA – Quando la Roma incrocia Maresca di Napoli ( e spesso come oggi, succede prima di giocare contro il Napoli), perde sempre anche se gioca bene; figuriamoci in una giornata in cui: manca Lukaku ed Abraham, suo sostituto, è un ectoplasma; la squadra giallorossa è stanca dalle fatiche di coppa di giovedì, dove ha giocato 60’ in inferiorità numerica; El Sharaawy e Paredes falliscono 2 nitide occasioni per fare prima 1-0 e poi 1-1. Se poi ci metti che il signor Maresca ammonisce 4 giocatori della Roma in 32’, la frittata è fatta. Dall’altra parte poi mettiamoci pure un Bologna che gioca un calcio piacevole e redditizio, il gioco è fatto. Come detto El Sharaawy sbaglia un gol semplice semplice, mentre El Azzouzi ne fa uno capolavoro in girata. Abraham fa l’unica cosa buona della sua partita rubando un pallone a Posch, ma Paredes praticamente a porta vuota calcia a lato. La partita si sviluppa con equilibrio ma prima della fine del tempo, il Bologna raddoppia: azione tutta in velocità che porta Zirkzee ha segnare lo 0-2. Nella ripresa, mentre il Bologna rifiata, la Roma sale in cattedra e trova il gol dell’1-2 con Azmoun, subentrato ad Abraham (o quello che ne resta) che batte Skorupsky al terzo tentativo ( i primi 2 li aveva respinti il portiere bolognese in rapida sequenza; sulla terza conclusione però nulla può e palla in rete). A questo punto ci sarebbe anche il tempo di pareggiare, ma la Roma sbilanciata in avanti regala a Salemaeker il contropiede giusto per il gol che vale l’1-3. Game, set, match per i rossoblu che non solo blindano il quarto posto ma vanno all’assalto dellaJuve terza. Per la Roma brutta battuta d’arresto in chiave qualificazione alla Champions. Fondamentali sotto questo aspetto i 20’ da giocare ad Udine giovedì sera e la gara di Napoli domenica sera, prima di giocarsi l’ennesimo scontro diretto contro l’Atalanta (in mezzo a tutto ciò le due partite di semifinale di Europa League).