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Virtus Roma – Allianz Pallacanestro Trieste 82-72 (27-22; 45-35; 65-54)

Virtus Roma: Cusenza ne, Moore 3, Alibegovic 9, Rullo 2, Dyson 19, Baldasso 6, Pini 4, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 21, Buford 3, Kyzlink 15. All. Bucchi.

Allianz Pallacanestro Trieste: Coronica ne, Cooke 2, Peric 13, Fernandez 6, Jones 10, Strautins 3, Janelidze ne, Cavaliero 3, Da Ros 9, Mitchell 14, Elmore, Justice 12. All. Dalmasson.

Dopo 2 brutte batoste contro Treviso fra le mura amiche e in casa di Varese, la Virtus Roma torna al successo in una giornata che le aveva regalato solo notizie positive da tutti gli altri campi per quanto concerne la classifica e gli obiettivi di salvezza ma con la speranza di puntare anche a qualcosa in più come potrebbe essere il centro della graduatoria…

Lo “starting five” con cui coach Bucchi inizia la serata (in un palazzetto non stracolmo ma assai caldo) è quello abituale: Alibegovic-Dyson-Jefferson-Buford-Kyzlink in cui solo il penultimo sfigurerà ma le sorprese arrivano, oltre alle conferme dei titolari, molto dalle seconde linee tipo l’ormai recuperato Rullo e i sempre più affidabili Pini con Baldasso; succede così che i padroni di casa controllano il I° tempo in maniera piuttosto agevole chiudendo ogni periodo con margini quasi rassicuranti tipo 27-22 e 45-35 resistendo a delle fiammate improvvise ma estremamente efficaci di Peric, Mitchell, Justice (gli ultimi ad arrendersi nonostante la contestazione dei propri tifosi in trasferta e l’evidente superiorità fisica dei capitolini).

Il II° tempo segue la falsariga del primo: Roma più continua e maggiormente capace di fare gioco con Trieste a provare la fiammata del singolo per rientrare in gara o almeno tenersi a galla: ne viene fuori un Kyzlink quasi sempre decisivo da 3 punti e una Virtus che non si piega mai all’azione degli ospiti riuscendo a controbbattere facendo molto male grazie, specialmente, alla coppia Dyson-Jefferson (un tandem che, in gergo calcistico, si potrebbe tranquillamente definire “i gemelli del gol”…ecco, allora, “i gemelli del canestro”); la bravura del team di Bucchi porta al risultato di 65-54 alla fine del penultimo quarto mentre al fischio finale l’82-72 registrato sui tabelloni luminosi ammette poche repliche e tante mensioni speciali come quella per un ottimo Baldasso, un Moore all’altezza del proprio compito anche se con la sola nota stonata di un problema tecnico accorso ad un canestro con conseguente sospensione, per pochi giri di lancetta, della disputa…l’augurio è che la società non debba rispondere eccessivamente di tale imprevisto a livello federale.

Da adesso ci sono ben 5 giorni per preparare la trasferta di Trento con tutto il roster a disposizione: la crisi e l’emergenza dei lungodegenti appaiono concluse: al futuro si può guardare con fiducia? Aspettiamo sabato sera per rispondere.

Prossimo impegno per la Virtus Roma sabato 14 dicembre alle ore 20:00 sul campo della Dolomiti Energia Trento.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: «Dopo le difficoltà delle scorse settimane questa sera la squadra è stata più viva e determinata: abbiamo avuto buona difesa e contropiede perché stiamo un po’ meglio, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro. Ero più sereno anche se poi comunque le partite devi giocarle, e credo che la squadra oggi abbia fatto vedere qualcosa di diverso rispetto alle ultime tre sfide. Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro dove i ragazzi si sono allenati bene divertendosi, con questo non vinci tutte le partite ma ci arrivi più sereno. Il mio bravo va ai ragazzi che hanno fatto una partita di buona intensità, forse potevamo vincere in maniera più larga ma va bene così: sono due punti importanti per la classifica che dovevamo prendere assolutamente. Davvero complimenti ai ragazzi perché hanno disputato anche una partita di qualità per larghi tratti».

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