pallone palatiziano
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Era lì da quasi cinque anni e ne aveva viste di tutte: dal rischio di veder scomparire la Virtus Roma al miracolo sfiorato della finale scudetto persa contro Siena con una squadra costruita in pochi giorni, fino all’autoretrocessione in A2 e la retrocessione in B1 scampata solo all’ultimo turno dei playout. A piazza Apollodoro è caduto un simbolo: stiamo parlando, ovviamente, del pallone da pallavolo rimasto incastrato per tutto questo tempo nella cupola progettata da Pier Luigi Nervi. Ad annunciare la caduta del pallone è stata la Virtus Roma sulla propria pagina ufficiale.

 

In tutti questi anni il pallone era diventato un simbolo del PalaTiziano e i tifosi della Virtus si erano affezionati a tal punto da dedicargli una pagina Facebook. In effetti, era molto strano che il pallone non cadesse e sembrava non sgonfiarsi mai. Nemmeno le forti scosse del Centro Italia sembravano essere riuscite a farlo spostare, nonostante alcuni tifosi dall’occhio particolarmente attento avessero notato come fosse leggermente più sgonfio e spostato rispetto alla stagione scorsa. Fino all’epilogo di questa mattina: gli uomini di coach Corbani lo hanno trovato sul pavimento prima di iniziare l’allenamento. In molti si sono sempre chiesti come il pallone fosse riuscito a finire così in alto, un tifoso capitolino lo ha spiegato: era l’11 dicembre 2011 e al Palazzetto andava in scena la sfida di volley tra la M. Roma e Itas Diatec Trentino. Durante il riscaldamento, Osmany Juantorena, che militava tra gli ospiti, provò alcuni servizi ‘alla coreana’ ed esagerando con la potenza di esecuzione riuscì a incastrarlo perfettamente nella cupola. Intanto la Virtus Roma ha annunciato che nella giornata di domani, vigilia del match casalingo contro Agropoli, la biglietteria del Palazzetto dello Sport sarà aperta dalle 11.00 alle 13.00.

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