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latinabasketUltima gara dell’anno in casa per la Virtus Roma, che domani alle ore 18 riceverà la Benacquista Assicurazioni Latina in un derby laziale valido per la 13a giornata del campionato di A2 girone Ovest. Roma, dopo cinque vittorie consecutive, ha issato bandiera bianca a Trapani, dove ha ceduto ad una Lighthouse Conad guidata da uno strepitoso Keddric Mays, autore di 41 punti (con 10/12 da tre); Latina, dal canto suo, ha superato Ferentino dopo tre sconfitte consecutive ed arriva nella Capitale con un solo match vinto in trasferta su sei gare. I pontini in classifica si trovano a quota 12 punti ed un’eventuale vittoria romana permetterebbe ai ragazzi di Caja l’aggancio in graduatoria; nel caso Roma cadesse, Latina manterrebbe viva una flebile speranza per la Coppa Italia mentre la Virtus dovrebbe tornare a guardarsi le spalle in ottica salvezza. Nel turno post-natalizio gli uomini di Gramenzi riceveranno Agropoli, mentre Roma andrà in casa della capolista Scafati: un impegno che si preannuncia arduo, e che renderebbe ancor più prezioso un successo casalingo contro Latina.

IL 2015 DELLA VIRTUS ROMA AL PALATIZIANO – E’ stato un anno lungo ed intenso quello vissuto dalla Virtus Roma tra le mura amiche del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, iniziato in una categoria e terminato in un’altra. L’anno ha preso il via contro la Virtus Bologna, tornando alla vittoria in campionato dopo ben quattro sconfitte consecutive, per poi concedersi grandi soddisfazioni europee domando con autorità sia il Volgograd che il Cedevita Zagabria degli ex Repesa, Ukic e Gordic. Si è perso con Venezia e si è battuta a fatica Capo D’Orlando, prima di conquistare il primo posto nel proprio girone delle Last32 di Eurocup superando Saragozza. La pausa per le Final Eight ci ha privato di Gibson e Triche (il primo infortunato, il secondo mai tornato dagli States) ed il match contro Pesaro si è trasformato in una polemica debacle. Il ritorno degli Ottavi di finale di Eurocup contro il Banvit Bandirma rimane forse il rimpianto sul parquet più grande di questo 2015, con Roma obbligata a recuperare il -16 dell’andata e che a metà terzo quarto si trova sul +14 con tripla del complessivo +1 sul ferro; si vincerà, ma lo splendido cammino europeo finisce qui. Un altro piacevole ‘highlight’ è la bella vittoria su Reggio Emilia, di Lunedì sera in un PalaTiziano semideserto anche a causa della contemporaneità a poche centinaia di metri della partita di calcio tra Roma e Sampdoria. Quella contro i futuri vicecampioni d’Italia sarà la prima di quattro vittorie interne consecutive in campionato: Reggio Emilia, Pistoia, Avellino ed infine Brindisi. Una vittoria, quella contro i pugliesi, che per duecentoundici lunghissimi giorni rimarrà l’ultimo successo in gare ufficiali della Virtus Roma. L’ultimo match in A1 sarà contro Cantù, dove si perde di fronte alle prodezze di Metta World Peace. A metà Luglio arriva l’amaro autodeclassamento in Serie A2, operato dal presidente Toti per evitare la chiusura della società. La nuova stagione si preannuncia difficile e riserva subito ben tre sconfitte casalinghe, contro Derthona, Agrigento e Casalpusterlengo. La prima vittoria arriverà contro Biella, poi bissata con Omegna. Con l’A2 torna anche la sfida contro Siena, e la Virtus ha la meglio sui toscani dominando il match fin dalle primissime battute. Domani arriva Latina, nell’ultimo match interno dell’anno. Il 2016 è ormai alle porte: quelle del PalaTiziano si riapriranno Domenica 3 Gennaio per la sfida contro Casale Monferrato.

I “FANTASTICI 4” – La sconfitta di Trapani non altera gli equilibri che Attilio Caja è riuscito a creare nella squadra, ma denota ulteriormente quanto sia complicato andare a vincere su campi di squadre solide e concrete e come di conseguenza sia importante vincere il maggior numero di gare possibile tra le mura amiche; come quella contro Latina di domani. Cosa non ha funzionato in Sicilia? La difesa a zona 2-3 eretta dai capitolini ha chiuso il pitturato ma ha permesso a Mays di disputare la ‘partita della vita’, sfruttando a perfezione ogni singolo centimetro lasciato libero dalla difesa romana oltre i 6,75m. Nel secondo tempo è risultato palese anche il gap fisico tra le due squadre, con Roma che ha pagato il dinamismo e la maggior freschezza trapanese. Il -22 finale non desta eccessive preoccupazioni ma indica che Roma non può prescindere dai suoi quattro principali realizzatori (Voskuil, Callahan, Maresca, Olasewere). Nella media punti individuale, tra Olasewere, quarto realizzatore di squadra con 13 pt., e Meini, quinto realizzatore con 4.7 pt., ci sono ben 8.3 pt. di media di differenza: il rendimento dei “fantastici 4” è imprescindibile per la squadra. Contro Trapani è risultato ancora indisponibile Meini per un problema al polpaccio: Bonfiglio lo ha nuovamente sostituito dando vita ad un prova più corposa in termini numerici (13 pt. segnati) ma di minor intensità e sostanza rispetto a quella contro Siena, con Voskuil e Maresca a ‘smistare’ quei pochi palloni che la Virtus ha ben giocato nella prima frazione. Domani Meini dovrebbe rimanere ulteriormente fermo ai box ma a servire più di ogni altra cosa sarà una grande prestazione di squadra, contro quella formazione che lo scorso 27 Settembre incrinò ogni certezza precampionato virtussina sconfiggendo Roma a domicilio per 97-79 nel giorno della presentazione dell’allora squadra di Saibene al proprio pubblico. La settimana prima, nel Torneo di Ferentino, l’Acea superò i pontini ma il ricordo della ‘batosta’ casalinga è ancora vivo.

IL BASKET A LATINA – Virtus Roma e Latina Basket non si sono mai affrontate prima ma ci sono precedenti tra i capitolini e la vecchia A.B. Latina, società dalla cui scissione è nata poi l’attuale Benacquista Assicurazioni. Romani e pontini si sono incontrati nei campionati di Serie B tra il 1975 ed il 1978, anno in cui poi la Virtus ottenne la promozione in A2. L’A.B Latina nasce nel 1968 e sale in B nel 1975, venendo poi retrocessa dopo sette anni al termine di una stagione chiusa con zero vittorie. Proprio la Serie B è la categoria nella quale Latina scrive le pagine più importanti della sua storia, stazionandoci ininterrottamente dal 2001 al 2009, quando ottiene una storica promozione in Legadue sconfiggendo nella finale spareggio la Virtus Siena per 3 a 2. Nel 2009 transita da Latina per alcune partite anche K.C. Rivers (lo scorso anno sul tetto d’Europa con il Real Madrid), ma la squadra viene nuovamente retrocessa nell’ormai DNA: qui avviene la scissione tra A.B. Latina e la neonata Latina Basket, che mantiene il titolo sportivo grazie all’intervento del Cav. Lucio Benacquista. Tre anni in Divisione Nazionale A culminano in un’amara retrocessione in DNB, con il presidente deciso però a rilanciare nuovamente il basket nel territorio pontino: nella stagione 2013/14 arriva la vittoria nella Coppa Italia di categoria battendo in finale Legnano, che saprà però vendicarsi alle final four promozione. E’ tramite ripescaggio che Latina riesce a salire in A2 Silver, in cui coglierà un 14esimo posto in classifica, prima di affrontare il nuovo percorso nell’A2 unificata; un cammino affidato a Franco Gramenzi, classe ’63 e tra i migliori coach italiani della categoria. Sono ben cinque le promozioni ottenute in carriera dal tecnico abruzzese a questo livello, con Capo D’Orlando, Teramo, Veroli, Barcellona Pozzo di Gotto e Ferentino.

IL ROSTER DEI PONTINI – La squadra pontina appare particolarmente equilibrata nella sua costruzione senza una vera e propria punta di diamante, anche se non può passare inosservato il grande lavoro svolto dal centro William Ralph Mosley, americano classe ’89 ex Recanati e Ferentino (dove è stato allenato proprio da coach Gramenzi). Per il pivot uscito da Northwestern State c’è una media di circa 13 pt. + 11 rimbalzi a gara con il 64% da due. Tanta fisicità sotto canestro, velocità nei movimenti, sapienza nel creare gioco per i compagni, a completa disposizione dell’allenatore per il bene della squadra: sono tante le caratteristiche che rendono Mosley un giocatore di qualità, probabilmente pronto anche per compiere il salto nella categoria superiore. Ma il miglior realizzatore dei pontini non è l’atletico pivot, ma il play classe ’91 Riccardo Tavernelli, che guida la sua squadra con 13.1 pt. di media, tirando da tre con il 45% e dispensando ben 4.3 assist a gara; ex Legnano ed Omegna, Tavernelli ha già giocato con Latina in DNA tra il 2011 ed il 2013. Guardia tiratrice titolare è Nicola Mei, esperto 30enne dei campionati minori italiani ma reduce da una duplice esperienza in A1 con Varese e Cremona; per lui finora poco meno di 12 pt. e 3.1 assist a gara. Il reparto ali vede impegnato nello spot da 3 lo statunitense classe ’89 Chace Stanback, uscito dall’University of Nevada, Las Vegas (UNLV) e reduce dalla vittoria del campionato svizzero con i Lions de Genève; a Latina viaggia con una media di 11 pt. (in sole 7 gare causa infortunio), risultando il giocatore con meno minutaggio tra i cinque del quintetto base (26.11 minuti di media). Lo spot dell’ala forte è invece occupato per il secondo anno consecutivo da Francesco “Ike” Ihedioha, di origini nigeriane ed agli ordini di Gramenzi anche a Ferentino nella stagione 2011-12, che registra 11.4 pt. a gara. Sesto uomo della squadra è la promettente guardia classe ’94 Lorenzo Uglietti, al terzo anno a Latina e già debuttante in A1 con Biella nel 2013. 24.26 minuti di impiego, 9.7 pt., 3.4 rimbalzi ed il 61% da due per lui, che domani dovrebbe non essere della contesa per il perdurare di un infortunio al piede destro. Classe ’94 come Uglietti è anche Andrea Pastore, guardia nata e cresciuta a Latina con un breve passato nelle giovanili della Virtus Roma nel campionato DNG 2012/13, che segna 7.5 pt. di media a partita con il 47% da tre. 5.9 sono i pt. messi a referto dal play/guardia Francesco Veccia, classe ’93 cresciuto nelle giovanili di Reggio Emilia con cui ha già debuttato in A1 (2 pt. segnati contro la Virtus Roma in gara 6 dei quarti di finale playoff 2012/13). Marco Tagliabue, classe ’86, è l’ala-pivot che dà respiro a Ihedioha e Mosley; 3+2 di media in circa 10 minuti di impiego, per lui che ha già giocato a Latina due stagioni fa in DNB, conquistando la Coppa Italia di categoria. Chiude il roster il giovanissimo classe ’97 Alfonso Di Ianni, ala al terzo anno nel capoluogo laziale.

PERICOLO MOSLEY, NEL BENE E NEL MALE – Come contro Trapani la prima mossa per arginare Latina sarà chiudere il gioco in post basso, stavolta su Mosley. Il lungo americano è primo nel girone Ovest per rimbalzi (130) e stoppate totali (28) e per Callahan il pomeriggio di domani si preannuncia rovente. Sembra quindi plausibile l’utilizzo di una zona 2-3 capace di isolare Mosley, senza però concedere nuovamente tanto spazio dall’arco come accaduto in Sicilia, anche se le prestazioni “alla Mays” non sono facilmente ripetibili; ma i pontini godono di ottimi tiratori dalla distanza, come Tavernelli, Mei, Ihedioha e Pastore, e quindi in ambito difensivo è necessario trovare un giusto equilibrio tra la chiusura del pitturato e la copertura degli spazi a ridosso dell’arco. Latina ha però un punto debole, ovvero una percentuale dei tiri liberi pari al 67%, la più bassa del girone Ovest, viziata dal misero 39% con cui tira Mosley: se toccherà spendere falli, la Virtus sa già su chi agire. Servirà inoltre da parte dei capitolini massima concentrazione nella gestione di ogni possesso, in quanto i pontini sono la quarta miglior squadra a pari merito con Agrigento nel numero di palloni recuperati (6.8 a gara) nella divisione occidentale. Palla a due alle ore 18.

Matteo Buccellato

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