ROME, ITALY - DECEMBER 26: Patrick Schick with his teammates of AS Roma celebrates after scoring the team's second goal during the Serie A match between AS Roma and US Sassuolo at Stadio Olimpico on December 26, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
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ROMA – Una Roma dai due volti si scopre principessa e poi rospo nel giro di 45’ davanti ad un Torino incerottato ma ancora imbattuto in trasferta almeno fino a questo pomeriggio. MVP della serata, per usare un termine da NBA, sicuramente Nicoló Zaniolo, protagonista, oltre che del gol gioiello dell’1-0, che ha costretto sncora una volta l’Olimpico ad alzarsi in piedi ed applaudire il secondo sigillo personale per questo giovanissimo talento di scuola Inter, di giocate che iniziano a scomodare paragoni scomodi, in chi da queste parti di giocatori talentuosi ne conosce. Il primo tempo la Roma è uno spettacolo per gli occhi, azioni di prima in verticale che portano al gol del vantaggio (girata sottomisura del gioiellino ex Entella da terra intorno a 3 giocatori granata) e pure al raddoppio di Kolarov, su calcio di rigore, procurato da El Sharaawy (entrato per l’infortunato Under dopo una manciata di minuti) lanciato a rete da Karsdorp ed atterrato da Sirigu. 2-0 e giallorossi in completo controllo, poiché volte vicini al terzo centro. Un primo campanello d’allarme per i giallorossi, arriva proprio nell’ultima azione del primo tempo con Iago Falque capace di centrare il palo esterno tutto solo davanti ad Olsen, a margine di un contropiede 5 contro 3 mal gestito dagli uomini di Mazzarri. Nella ripresa la Roma rimane nello spogliatoio dell’Olimpico ed il Toro comincia a prendere coraggio. Per la verità c’è da dire che la Roma potrebbe segnare il terzo gol con Dzeko, ma il bosniaco di questi tempi sembra essere tornato quello del primo anno capace di riempire trasmissioni intere di Papere Sportive. E così Rincon prima, Ansaldi poi, approfittano di un Olsen versione soporifera per acciuffare il pari. Tra i 2 gol ci sarebbe anche un rigore solare per la Roma ma il rapporto col Var non è idilliaco da queste parti. E così a 20’ dal termine la squadra di Di Francesco è costretta a ricostriursi la vittoria da capo. Fortuna vuole che Pellegrini si inventa un assist al bacio per il miglior El Sharaawy della stagione che ti piatto insacca regalando tre punti Champions ai suoi.

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