Condividi l'articolo
A Pechino la nazionale allenata da Scariolo domina (95-75) e conquista il secondo titolo iridato della sua storia

PECHINO – La Spagna di Sergio Scariolo è sul tetto del mondo per la seconda volta nella sua storia. La nazionale iberica vince il Mondiale bissando il successo dell’edizione 2006. Allora fu la Grecia ad arrendersi, stavolta tocca all’Argentina: 95-75. Per il tecnico bresciano il 2019 è quindi l’anno d’oro, visto che aveva già vinto, da vice-allenatore, l’anello di campione Nba con i Toronto Raptors, così come il centro della sua squadra Marc Gasol, il secondo giocatore a riuscire nell’impresa dopo Lamar Odom nel 2010. Finale dominata per larghi tratti dalla Spagna e alla fine meritatamente vinta. Ricky Rubio, 20 punti e 7 rimbalzi, eletto Mvp della rassegna iridata.

LA SPAGNA DOMINA – A Pechino va in scena una finale a senso unico con gli spagnoli che partono subito forte grazie a un parziale di 12-2 che indirizza fin da subito la partita. Gli argentini provano più volte a riavvicinarsi senza però riuscire a mettere mai la testa avanti. La nazionale sudamericana sembra sentire la tensione della finalissima, dando l’impressione di giocare con il ‘freno a mano’ tirato. Nel momento di massima difficoltà però, Nicolas Brussino mette 2 triple che svegliano i compagni e si torna a -4. La partita vive di scosse e Pau Ribas entra e risveglia la Spagna dal parziale subito di 11-0. I 5 punti in fila di Ribas restituiscono 8 punti di vantaggio ai ragazzi di Scariolo. Dopo 10 minuti è +9 per la Spagna. Impressionante la capacità di gestire la partita della Spagna, apparentemente mai in difficoltà e sempre con la soluzione migliore in campo. Fernandez da fuori e Willy Hernangomez in area segnano il massimo vantaggio a +17. L’Argentina è spalle al muro contro una Spagna perfetta fin qui. Ci prova Nicolas Laprovittola a suonare la sveglia, con 7 punti consecutivi, ma quando l’Argentina prova a riavvicinarsi, la Spagna spinge nuovamente e all’intervallo è 43-31 in favore degli iberici, con un Luis Scola da 0 punti e su 0/3 dal campo.

SUPER GASOL Nel secondo tempo il vantaggio di Gasol e compagni supera in un paio di occasioni quota 20 punti, mantenendosi costantemente in doppia cifra. I sudamericani non mollano fino alla sirena finale, ma non riaprono mai veramente la partita e sprofondano, in totale confusione contro una Spagna tatticamente, tecnicamente e fisicamente a dir poco perfetta. L’Argentina va sotto di 19 punti a 10 minuti dal termine. Nei 10 minuti finali, la gara nei fatti è in pieno controllo da parte della Spagna che vince meritatamente. Nella squadra di coach Scariolo, che manda sei uomini in doppia cifra, solita prestazione di grande leadership di Marc Gasol che chiude con 14 punti, 7 rimbalzi, 7 assist ed 8 falli subiti. Bene anche Rubio che firma 20 punti. Gli argentini pagano la serata storta dei loro due leader Campazzo, 2/11 dal campo e Scola 1/10 al tiro, e trovano ottime cose da Deck che chiude con 24 punti.

Spagna – Argentina 95-75 (23-14, 20-17, 23-16, 29-28)
Spagna: Claver 2, Fernandez 11, Hernangomez J. 11, Hernangomez W. 11, Rubio 20, Beiran, Colom, Gasol 14, Llull 15, Oriola 6, Rabaseda ne, Ribas 5. All. Scariolo
Argentina: Brussino 8, Campazzo 11, Deck 24, Laprovittola 17, Scola 8, Caffaro, Delia 2, Fjellerup, Gallizzi, Garino, Redivo 3, Vildoza 2. All. Hernandez
Usciti per 5 falli: Hernangomez J. e Ribas (Spagna); Brussino (Argentina)

Lascia un commento