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ROMA – La Roma perduta… le due partite interne di inizio anno non sono state capitalizzate dalla formazione giallorossa che, dopo il pari col Sassuolo, si fa completamente irretire dall’Atalanta e riesce a limitare i danni solo grazie all’espulsione di De Roon nel finale del primo tempo, cosa che ha costretto la squadra di Gasperini a rinunciare a giocare la partita, nella seconda parte. La Roma sballata e sbagliata da Di Francesco, è in balia dell’avversario pressoché dal primo minuto ed infatti dopo poco più di un quarto d’ora si ritrova sotto di due reti, quelle realizzate da Cornelius, bravo a sfruttare un lancio di De Roon su errore di Strootman e soprattutto a usufruire della molle marcatura di Fazio, prima di battere Alisson con un fendente a giro sul palo lontano. Gasperini con una partita scolastica, fa scacco matto al confuso Di Francesco che continua a giocare col 4-3-3 in partenza anche senza i giocatori per poterlo fare e così si arriva al gol di De Roon tutto solo in area con palla che sbatte sotto la coscia di Manolas e finisce in rete. La Roma è in bambola e solo il palo evita la nuova capitolazione. Al 45’ Guida decide di ammonire per la seconda volta De Roon ridando una partita allo sbigottito pubblico dell’Olimpico. E così nella ripresa, la Roma rientra in partita con Dzeko l’unico in questa rosa ad essere capace di fare gol, ma nei restanti 30’ abbondanti, la squadra giallorossa non riesce a dare un senso ad una serata che sancisce il fallimento del progetto intrapreso. Non solo perché Napoli e Juve non perdono un colpo, ma anche perché questo allenatore si dimostra integralista all’ossesso, cosa che i buoni risultati di inizio anno avevano un po’ mascherato. Si perché l’unica cosa capace di modificare l’ex tecnico del Sassuolo, è quella di buttarsi in avanti col 4-2-4 quando la disperazione è l’unica carta per riprendere la partita. Nemmeno gli innesti a caso di Schick, Under e addirittura Bruno Peres (perché togliere Florenzi, l’unico in grado di crossare?) sono  serviti a trovare almeno il gol del pari che avrebbe attutito la batosta ma non di certo fatto cambiare idea sulla fragilità di una squadra priva di idee e senza senso offensivo. Ora la sosta servirà per far riflettere tutti anche perché il rischio di continuare a fare figuracce esiste ed è concreto.

ROMA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-2)
MARCATORI: Cornelius (A) al 19′, De Roon (A) al 20′ p.t.; Dzeko (R) all’11’ s.t..
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi (dal 38′ s.t. Bruno Peres), Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (dal 6′ s.t. Schick), Gonalons, Strootman (dal 31′ s.t. Under); El Shaarawy, Dzeko, Perotti (Lobont, Skorupski, Juan Jesus, Moreno, Gerson, Emerson, Castan, Under). All.: Di Francesco.
ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Ilicic (dal 1′ s.t. Cristante), Gomez (dal 24′ s.t. Masiello); Cornelius (dal 16′ s.t. Petagna) (Gollini, Rossi, Orsolini, Gosens, Vido, Castagne, Kurtic, Mancini, Haas). All.: Gasperini.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.
NOTE – spettatori 32.863, incasso 1.002.362 euro. Espulso De Roon al 45′ p.t. per doppia ammonizione e Gasperini per proteste. Ammoniti: Caldara per gioco scorretto e Fazio per proteste. Angoli: 12-7. Recupero: 0′ p.t., 3′ s.t..

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