All’Olimpico passa il Milan: finisce 0-2. I giallorossi si ritrovano quinti
ROMA – La meglio gioventù rossonera mette le ali alla Gattuso band. Il Milan continua il suo momento positivo espugnando l’Olimpico dove una Roma frastornata ed in preda ai suoi tanti, troppi, fantasmi, prosegue sulla falsa linea del secondo tempo del match di Champions contro lo Shakhtar. Poche idee ed eseguite male. Se in casa giallorossa a tradire sono soprattutto i senatori, a Milanello possono godersi i gioielli di famiglia. A mettere la firma sul blitz sono infatti il solito Cutrone, sempre più una certezza, e Calabria. Il Milan, ottavo risultato utile in campionato, prosegue così nella sua rincorsa ad una posizione di classifica più nobile mentre la Roma getta al vento la possibilità di salire al terzo posto.
Il primo tempo è gelido come la temperatura dell’Olimpico. La Roma prova a fare la partita ma la manovra è troppo lenta ed imprecisa. Il Milan, dal canto suo, gioca con le linee molto vicine intasando tutte le linee di passaggio dei giallorossi. L’idea di Gattuso sarebbe quella di provare anche a ripartire ma i suoi non ci riescono praticamente mai. La fotografia dei primi 45 minuti di gioco è tutta in quello che accade al 23′. Punizione di Kolarov pregevole girata volante di Schick e pronta risposta di Donnarumma. Peccato che tutto avvenga con il ceco in posizione di fuorigioco. Il centravanti prova allora scaldare il pubblico con un gioco di prestigio al 39′ ma dopo aver saltato due difensori Bonucci salva tutto. In mezzo due azioni con protagonista Pellegrini. Nella prima il centrocampista reclama timidamente un rigore per una chiusura in tandem di Rodriguez e Bonaventura. Nella seconda l’ex Sassuolo tenta una conclusione dal limite che si perde sul fondo. Davvero troppo poco da ambo le parti per pensare di poter sbloccare il risultato.
Alla prima azione manovrata degna di nota, al terzo giro di lancette della ripresa, il Milan passa. Kessie controlla un lancio dalle retrovie ed offre la sfera a Suso, cross verso il centro dell’area dove Manolas buca l’intervento e Cutrone conferma tutto il suo fiuto del gol insaccando di destro alle spalle di Alisson. La Roma reagisce di rabbia ma la conclusione di Perotti non inquadra i pali. Di Francesco scuote la testa e decide di cambiare modulo. Dentro Dzeko e fuori Nainggolan per un più offensivo 4-2-3-1. Gattuso, un po’ a sorpresa, risponde richiamando Cutrone. Al suo posto dentro Kalinic. Il croato ha sul piede il match point in una letale ripartenza milanista al 71′. Il tiro non è precisissimo ed Alisson ci arriva, poi Manolas salva su Romagnoli. L’attaccante ex Fiorentina si fa perdonare tre minuti dopo, premiando con un preciso passaggio filtrante l’inserimento di Calabria. Il terzino ringrazia ed in pallonetto fredda l’incolpevole Alisson. Nell’occasione sbaglia Bruno Peres, che tiene in gioco il rossonero. E’ la pietra tombale sulle speranze della Roma, che esce a testa bassa sotto i fischi dei suoi tifosi mentre Gattuso, nello stadio dove fu “mattatore” nella festa dell’ultimo scudetto di casa Milan, può godersi un’altra impresa, questa volta nei panni di condottiero della nave.
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