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Intervista al vice di Bonora, che ha diretto la squadra nella vittoriosa trasferta di Catanzaro

Un’inibizione ereditata dal finale della scorsa stagione gli ha fatto, a 46 anni, un regalo particolare e lui ha deciso di “scartarlo” nel modo migliore possibile: con un sonoro +40. Fermo Davide Bonora per squalifica e’ toccato infatti – e succedera’ anche sabato contro Scafati – al suo vice Maurizio Pasquinelli guidare la squadra nell’esordio di Catanzaro.

Per il coach originario di Ostia si e’ trattato della prima panchina assoluta in B da capo allenatore. “E’ stato un inizio decisamente particolare e con sensazioni contrastanti – esordisce l’ex tecnico di Frascati e Palocco – con uno stato d’animo diverso dal solito e sicuramente emozionato, ma poi ho fatto leva sull’esperienza accumulata finora e la partita e’ filata liscia senza difficolta’”.

Del resto il lavoro in tandem con Bonora nel corso della settimana procede spedito e sembra collaudato quasi da far credere che il connubio vada avanti gia’ da anni. “Visti i caratteri e gli approcci abbastanza diversi, e’ stato fisiologico capire un attimo quali fossero le sue esigenze, ma in questo mese ci siamo confrontati tanto e la conoscenza reciproca e’ cresciuta sensibilmente, avvantaggiata anche dal suo carattere aperto, umile e tranquillo”.

E’ successo tutto abbastanza in fretta, invece, un po’ come l’arrivo di Maurizio in prima squadra, a fine agosto. “Onestamente non mi aspettavo questa possibilita’ – conferma Pasquinelli – ed un mese fa stavo tranquillamente preparando la nuova stagione per la C Silver (con la denominazione Pamphili) e le squadre giovanili, ma quando si e’ profilata questa opportunita’ sono rimasto contento e sorpreso, senza sapere ancora che avrei guidato per due partite una serie B a 46 anni”.

Una serie di congiunture verificatesi negli ultimi mesi ha fatto si’ che per Maurizio, gia’ da due anni nello staff tecnico dell’Eurobasket, iniziasse un’esperienza nuova, che ormai lo vede impegnato a 360 gradi tra il PalAvenali e dintorni. ” Sto facendo adesso quello che avrei desiderato appena maggiorenne – riprende – e cioe’ allenare a tempo pieno, anche se stare 12 ore al giorno in palestra ora e’ una situazione nuova alla quale abituarsi rispetto a quando si e’ piu’ giovani, ma gli attestati di stima sono sempre la migliore gratificazione”.

E cosi’, in perfetta sintonia col clima familiare e sgombro da pressioni che si respira all’Arcadia, la nuova stagione ha finito per riunire anche tutta la famiglia. Lorenzo, il secondogenito, pur essendo il piu’ piccolo, e’ il piu’ “esperto” da queste parti, essendo arrivato per primo gia’ due anni fa, giochera’ con l’Under 14, mentre Riccardo fara’ parte delle selezioni Under 18 e 20, oltre a giocare in C Silver, che l’anno scorso aveva affrontato da avversario. ” E’ stata una scelta non dettata solo da comodita’ logistiche – spiega il vice di Bonora – ma anche e soprattutto da ragioni tecniche, che gli permetteranno di proseguire la crescita accanto ad allenatori tra i migliori in circolazione come Luciano (Bongiorno) e Tommaso (Moscovini)”. Oltre ad evitare di mettere padre contro figlio l’uno contro l’altro, per la gioia di mamma Alessandra che adesso potra’ tifare liberamente. E’ successo, infatti, lo scorso anno quando in C Silver il Pamphili, squadra che Bongiorno e Pasquinelli hanno condotto fino alla finale poi persa contro Anzio, ha affrontato la Fortitudo Roma : “Il basket puo’ regalare veramente tante emozioni, anche se giocare contro di lui e’ stata veramente dura”, ammette papa’ Pasquinelli.

Per il coach fin da piccolo la strada pare essere stata segnata in maniera netta ed immodificabile. “Posso dire di essere praticamente nato in una palestra, mi raccontano che mia mamma mi allattava al campo – prosegue Maurizio – e con papa’ presidente delle Stelle Marine non poteva essere altrimenti”, ma la sfida padre- figlio non e’ stata la prima in famiglia, perche’ un paio di stagioni fa da un match Palocco – Stelle Marine ha messo di fronte l’allenatore attualmente all’Eurobasket ad un “collega” molto particolare: il fratello Roberto.

Pur non avendo un allenatore modello, l’occasione e’ sempre propizia, “tra i tanti buoni allenatori frequentati in passato ed ognuno di quelli con cui si entra in contatto”, per apprender qualcosa di nuovo ed utile, “dal minibasket alla Nazionale”, ma mai come quest’anno, con due assidui frequentatori d’eccezione come Attilio Caja e Valerio Bianchini, l’aggiornamento e’ costante : “Sono due persone squisite ed aperte al dialogo, e poi e’ un po’ come fare dei clinic continui”. Figure fortemente volute dal presidente Buonamici, volte ad arricchire un progetto in crescita e che sta portando gradualmente l’Eurobasket, da quest’anno denominata Roma Gas & Power, alla ribalta nazionale.

“Ogni anno noto sempre di piu’ la voglia di crescere – annuisce il coach anche dell’Under 20 d’Eccellenza – e Armando sta facendo di tutto per dare una nuova dimensione ad un piccolo mondo di cui sono contento di far parte dando il mio piccolo contributo”. In una stagione alla quale Pasquinelli sa gia’ cosa chiedere : ” Una mia crescita nella comprensione del gioco ad alti livelli, aiutato dal confronto quotidiano con tanti professionisti e almeno una conferma a livello di risultati per le squadre giovanili”. Il che vuol dire ancora Finali Nazionali per Under 18 e Under 20, ma senza spostare per adesso l’attenzione da un unico obiettivo: vincere anche all’esordio casalingo e riconsegnare da imbattuto la panchina a Davide Bonora.

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