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Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della trasferta veronese

ROMA – Trovare continuità. È questo il mantra di Eusebio Di Francesco, che dopo il pareggio con il Milan e una buona prestazione della squadra è alla ricerca di una vittoria contro il Chievo.

Il tecnico non potrà contare su Olsen e Manolas, entrambi infortunati, mentre De Rossi dovrebbe riposare in vista del Porto: «È rientrato per 90 minuti dopo tanto tempo, non è ancora nelle condizioni ottimali per sostenere più impegni ravvicinati. Zaniolo? Giocherà di nuovo contro il Chievo. A livello mentale è libero, sfruttiamo questa gioventù e la voglia di essere aggressivo e determinato».

Turnover in vista del Porto – «Ci sono calciatori che non saranno nemmeno convocati perché si sono riacutizzati alcuni problemi fisici. Tra questi ci sono Olsen, che ha avuto un problema al polpaccio, e Manolas, che ha un problema al pube e ha ancora tanto fastidio. Il cambiamento già c’è rispetto al Milan. Per il resto è da valutare De Rossi, che è rientrato per 90 minuti dopo tanto tempo, non è ancora nelle condizioni ottimali per sostenere più impegni ravvicinati e sono contento di come sta in questo momento. Aggiungo che abbiamo recuperato Jesus, che ha accorciato i tempi, ha fatto il primo allenamento con la squadra e sarà convocato». 
 
Il Chievo 
– «I punti li abbiamo persi da tante parti, vanno affrontati in un certo modo, sono squadre agguerrite. Abbiamo avuto poca continuità, dobbiamo essere più cinici e fare una fase difensiva adeguata come successo col Milan. Difendendo in un certo modo potremo avere la meglio».

La catena Karsdorp-Schick – «Può essere riproposta. Karsdorp rispetto al passato ha avuto maggiore continuità nella gara. Ha lavorato bene, leggendo tante situazioni nel modo giusto e trovando equilibrio. Schick ha messo dentro la cattiveria che deve avere ogni giocatore. Possono essere riproposti».

Il 4-3-3 in aiuto di Nzonzi – «Lui e De Rossi sono giocatori con caratteristiche differenti e sono gli equilibratori del centrocampo. Abbiamo giocato molte partite con il 4-2-3-1 facendo ottime gare, ma è mancata la continuità. A me piace il 4-3-3 a priori per quello che può portare in campo come catene, equilibrio nelle aggressioni e può essere riutilizzato contro il Chievo. Sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3 gli schemi a cui daremo continuità».

Zaniolo – «Giocherà di nuovo contro il Chievo. A livello mentale è libero, sfruttiamo questa gioventù e la voglia di essere aggressivo e determinato. Deve migliorare nelle scelte in partita, a volte è troppo generoso come Lorenzo Pellegrini, e quando vuoi fare troppo poi cadi negli errori». 

Schick e Dzeko – «Possono essere riproposti Schick e Karsdorp insieme e in questo caso il centravanti sarà Edin. Una squadra non può avere una risposta dopo quattro giorni, ci sono altri aspetti. Crescono intesa e prestazioni fisiche, ma la condizione arriva più che dalle partite, dagli allenamenti. La squadra l’ho vista allenarsi in un certo modo, ma non basta perché poi bisogna stare in partita per 90 minuti». 

Jesus titolare – «Difficile che possa partite dall’inizio e già che sia a disposizione è tanto. Non partirà dall’inizio, oggi ha ritrovato il coraggio di giocare le partite».

La crescita di Schick – «Si era creato un ambiente particolare domenica. Lui è cresciuto in questo senso, ha messo in campo determinazione e cattiveria. Lo ha fatto anche in altre partite, vincendo duelli di testa. Non dipende solo dall’allenatore, ma da quello che c’è intorno a loro. E poi a un certo punto della carriera bisogna crescere anche in cattiveria agonistica, bisogna anche sporcarsi per giocare a calcio, non serve solo la classe». 

Florenzi – «Sono convinto che avere competitività in tutti i ruoli aiuti tutti a migliorare. Per me è fondamentale avere due giocatori per ruolo che facciano crescere le prestazioni generali. Florenzi arriva da un momento in cui ha avuto la febbre e non si è allenato con continuità, ora si sta allenando e tornerà a brillare. Tutti siamo in sofferenza, ma le partite, le prestazioni e i risultati porteranno i giocatori importanti a un alto livello». 

La risposta di Kolarov al tifoso – «Siamo tutti uomini, si possono dire cose sbagliate e farle diventare più grandi di quelle che sono . È molto dispiaciuto per questo, non so cosa sia successo realmente. Kolarov ha dimostrato attaccamento al suo lavoro e alla maglia, ha giocato un mese e mezzo con il piede fratturato, ha fatto le infiltrazioni per giocare e mettersi a disposizione del mister, dei compagni e della Roma. Ci sono delle cose, poi, in cui si può chiedere anche scusa. Accade anche me quando le persone si rivolgono senza rispetto, io mi giro dall’altra parte. Credo che Kolarov sia importante per la Roma e spero che tutti tornino a sostenerlo».

Mirante e Fuzato – «Grazie al lavoro di Savorani, Fuzato è cresciuto molto. Con il Chievo, però, giocherà Mirante. Si è allenato con la squadra, è venuto in panchina con il Milan e ha superato il problema al polpaccio. Fuzato lo vedo cresciuto giorno dopo e sta lavorando bene». 

Pastore – «Non è una questione di non capire i miei schemi. Sono tante le componenti che non lo fanno rendere al meglio, gli manca giocare con continuità anche per colpa mia. Si allena sempre bene, la partita però cambia: il campo più grande o altre situazioni che non lo avvantaggiano. Deve fare bene e sempre meglio sapendo che ha Zaniolo davanti, che sta facendo benissimo. Mi auguro torni ad essere il giocatore che conosciamo».

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