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La Sidigas passa al Forum (81-80) mettendo fine ad una striscia di 41 successi consecutivi in stagione regolare. Decide una tripla di Leunen. Ne approfitta la Grissin Bon, che sbanca Cantù e distanzia Cremona e Pistoia, entrambe ko

ROMA –  Dopo tre anni e una striscia di 41 successi consecutivi (ultimo ko il 24 marzo del 2013 contro Montegranaro), Milano cade in casa in stagione regolare. L’impresa riesce ad Avellino, che passa di misura al Forum (81-80) confermando l’ottimo momento di forma: per gli irpini è la quinta vittoria consecutiva. Decisivo un canestro da tre punti di Leunen che gela il Forum. Sconfitta che permette a Reggio Emilia di agganciare la vetta grazie al successo di Cantù (74-70). Resta a due punti dalla coppia di testa, invece, Cremona che cade a Caserta 73-64 contro una Pasta Reggio che ora comincia a fare anche un pensierino ai play-off (Sassari, ko anche a Brindisi, è solo due punti più su). Perde anche Pistoia, che scivola in casa contro Trento (64-69). A questo punto solo la Grissin Bon può agganciare in vetta Milano. In coda importante successo in chiave salvezza di Pesaro, che supera Varese 76-71 e lascia all’ultimo posto Capo d’Orlando e Torino, travolta da Venezia 73-57. Il 18esimo turno si chiude con il monday night Capo d’Orlando-Bologna.

LEUNEN FA IMPAZZIRE AVELLINO  – A Milano Primo tempo in equilibrio (38-42), Avellino prova a scappare nel terzo quarto con i canestri di Cervi (16) e Nunnally (20) toccando il +12 (41-53 al 24′). Milano rientra con Kalnietis e sorpassa con Simon. Nell’ultimo quarto la partita sembra chiusa quando l’Olimpia con Simon (20 con 4/6 da tre e 7 assist) e Macvan arriva a +13. Il vantaggio dell’EA7 è ancora di 12 punti a 5′ dalla fine (75-63), ma Avellino non demorde. La Sidigas segna una tripla dietro l’altra (Nunnally, Acker e Green), sfrutta un antisportivo e pareggia a quota 78. Dopo due liberi di McLean è Leunen (8 assist) a 13″ dalla sirena a firmare il trepunti che vale l’impresa.

EA7 Milano-Sidigas Avellino 80-81 (21-20, 38-42, 57-57)
Milano: McLean 9, Lafayette 4, Amato ne, Cerella 3, Kalnietis 15, Macvan 14, Magro 2, Vercesi ne, Cinciarini 2, Jenkins 5, Barac 6, Simon 20. All.: Repesa.
Avellino: Norcino ne, Ragland 4, Green 9, Veikalas 4, Acker 14, Leunen 8, Cervi 16, Severini, Nunnally 20, Pini, Buva 6, Parlato ne. All.: Sacripanti.
Arbitri: Lo Guzzo, Mazzoni, Brindisi
Note: tiri da tre: Milano 11/20; Avellino 9/24. Tiri liberi: Milano 11/16; Avellino 12/13. Rimbalzi: Milano 34; Avellino 24.

REGGIO SBANCA CANTU’ – Prende al volo l’occasione Reggio Emilia che, grazie a un ottimo ultimo quarto, sbanca la Mapooro Arena. Primo quarto in rincorsa per i padroni di casa che restano in partita grazie al lavoro sotto le plance di Fesenko che incamera un 3/3. Reggio, che mette in campo un’ottima difesa a zona e prende il doppio dei rimbalzi, chiude il primo quarto avanti seppur di una sola lunghezza. Nella seconda frazione i giochi si ribaltano. è Cantù a condurre con Reggio presa per mano da un ottimo De Nicolao inarrestabile in penetrazione. Il play reggiano segna 6 punti di fila e porta i suoi al controsorpasso (23-22 al 14′). Il massimo vantaggio interno arriva al 15′ con Fesenko che segna e subisce fallo (26-22). La zona due-tre della Grissin Bon chiude bene gli spazi, ma l’Acqua Vitasnella non molla e grazie a una tripla di Heslip e a una spettacolare schiacciata di Johnson in alley-oop chiude il primo tempo avanti di 4 lunghezze. Nella terza frazione Cantù parte bene con Johnson ancora in schiacciata e Abass in contropiede (40-34 al 24′), ma i lunghi brianzoli faticano a rimbalzo, Fesenko si carica di 4 falli e Reggio arriva fino al +8 al 28′. Heslip risponde dalla massima distanza e tiene la squadra di casa incollata all’avversario. Nell’ultima frazione è, però,  Reggio a prendere le redini del gioco. Lavrinovic comanda sotto canestro e con Fesenko in panchina è dura tenerlo a bada. Al 35′ è ancora + 8 per la squadra di Menetti. Cantù non segna da fuori e non trova varchi in penetrazione. Grazie al solito Heslip da tre accorcia fino al -4 (61-65 al 36′). Reggio però ha i nervi saldi e tiene fino alla fine nonostante un tiro da tre di Abass a un minuto e mezzo dalla fine che sembra riaprire le speranze.

Acqua Vitasnella Cantù-Grissin Bon Reggio Emilia 70-74
(15-16; 35-31; 52-58)
Cantù: Ukic 5, Abass 12, Heslip 18, Zugno ne, Wojciechovski 0, Cesana ne, Johnson 12, Tessitori 0, Fesenko 15, Hodge 8. All.: Bazarevich.
Reggio Emilia: Aradori 7, Polonara 8, Lavrinovic 9, Della Valle 17, De Nicolao 15, Strautins 0, Silins 4, Lever ne, Gentile 4, Golubovic 10. All: Menetti.
Arbitri: Paternico’, Bettini, Rossi.
Note – Tiri liberi: Cantu’ 9/12; Reggio Emilia 14/16. Tiri da due: Cantu’ 17/36; Reggio Emilia 18/40. Tiri da tre: Cantu’ 9/25; Reggio Emilia 8/28. Rimbalzi: Cantu’ 35; Reggio Emilia 42. Usciti per 5 falli: Lavrinovic, Hodge e Fesenko al 39′; tecnico a Fesenko al 26′. Spettatori: 3500.

TRENTO SEMPRE AVANTI  –   Pistoia cade in casa contro Trento 69-64. I toscani restano fermi a quota 24 punti, due lunghezze in più della compagine trentina. Una formazione, quella di coach Buscaglia, che ha condotto nel punteggio sin dalle prime fasi. Pistoia è andata avanti con la tripla di Moore (17-14) ma poi Trento ha preso le redini del punteggio per arrivare anche al +10 (42-32) al 29′. La schiacciata di Kirk in apertura di terza frazione vale il pareggio a quota 44, poi la Dolomiti Energia riprende il comando delle operazioni; i liberi di Wright, che alla fine sarà il miglior marcatore con 23 punti, valgono nuovamente il +10 (64-54). Pistoia ha un sussulto, arriva fino al -2 (62-64) con due minuti da giocare, ma Trento è precisa dalla lunetta e porta a casa il successo. Pistoia spreca l’occasione di agganciare Milano in testa alla classifica.

Giorgio Tesi Group Pistoia-Dolomiti Energia Trento 64-69 
(21-24, 36-42, 50-55) 
Pistoia: Di Pizzo, Knowles 16, Galli, Mastellari 2, Antonutti 5, Lombardi 4, Filloy, Severini, Czyz 8, Blackshear 3, Moore 8, Kirk 18. All. Esposito
Trento: Poeta, Sanders, Pascolo 9, Baldi Rossi 10, Forray 10, Lofberg, Flaccadori 2, Sutton 9, Lockett 6, Lechthaler, Whright 23. All. Buscaglia.
Arbitri: Sahin, Sardella, Morelli.
Note  – Tiri liberi: Pistoia 12/19, Trento 9/13. Tiri da tre: Pistoia 4/23, Trento 6/20. Usciti per falli: nessuno. Rimbalzi: Pistoia 44, Trento 46. Spettatori: 3500 circa.

CASERTA ‘VEDE’ I PLAY-OFF  –   Pur con gli uomini contati perché priva di Cinciarini e Gaddefors, quest’ultimo a riposo per motivi precauzionali dopo avere accusato un malore in allenamento, domina in lungo e in largo la Vanoli Cremona, seconda della classe, portando quattro giocatori alla doppia cifra. Deludenti i lombardi – si salva solo Washington, top scorer con 21 punti – che iniziano a giocare solo nel finale. La Pasta Reggia parte subito fortissimo: il vantaggio casertano cresce fino al +18 (30-12) di metà secondo quarto, toccando il +21 (40-19) a poco più di un minuto dalla sirena; il quintetto di Pancotto rientra nel finale con Turner (tripla) per il 42-24 che manda le due squadre all’intervallo lungo. Al rientro sul parquet i lombardi giocano con maggiore intensità, Dragovic colpisce con due triple la difesa di Caserta, meno attenta dei primi 20′; anche Mcgee entra nel match, e il gap si riduce a -13 (53-40). Caserta prova a controllare nell’ultimo quarto, Cremona invece accelera e raggiunge il -6 (57-63); quando sembra tutto riaperto, a poco meno di 2′ e 30″, Downs e Jones trovano per Caserta i jolly dalla linea dei 6,45 metri per il nuovo +12 (69-57) che mette al sicuro la vittoria.

Pasta Reggia Caserta-Vanoli Cremona 73-64 (20-9, 22-15, 18-22)
Caserta: Hunt 14, Downs 16, Jones 17, Siva 18, Gennarelli, Ventrone, Ghiacci 3,  Giuri 3, Metreveli 2, Ingrosso. All. Dell’Agnello.
Cremona: Dragovic 6, Vitali, Gaspardo, Cusin 9, Mian, Cazzolato, Washington 21, Biligha 6, Mcgee 14, Turner 8, All. Pancotto.
Arbitri: Taurino, Martolini, Masi.
Note:  Tiri da due: Caserta 18/35, Cremona 13/40. Tiri da tre: Caserta 10/20, Cremona 8/24. Tiri liberi: Caserta 7/8, Cremona 14/17. Rimbalzi: Caserta 30, Cremona 33. Falli: Caserta 20, Cremona 14. Usciti per falli: Washington (Cremona). Spettatori: 3052 per un incasso di euro 22.339.

VENEZIA UMILIA TORINO – Nonostante le assenze di Peric e Green, quest’ultimo infortunatosi al braccio in Eurocup con Ludwigsburg mercoledì scorso, non c’è stata letteralmente storia tra Umana Reyer Venezia e Manital Torino. Il 73-57 finale con cui la squadra di Recalcati ha battuto i torinesi dell’ex Vitucci è figlio di un finale in cui gli ospiti hanno quantomeno limitato i danni, dopo aver rincorso per tutta la partita, spesso con margini oltre i 30 punti (il massimo, +33 al 26′, sul 53-30). Troppo superiore la qualità dei veneziani in tutti i fondamentali, esaltata dalla concentrazione giusta con cui la Reyer è scesa in campo. Già nell’approccio, questa si è palesata, visto che, dopo tre minuti, si era già 11-2 per i padroni di casa. L’intensità difensiva, unita alla scarsa precisione al tiro degli ospiti, ha portato così ad aumentare via via il margine, fino al 41-13 del 19′, con Ortner (mvp) e Jackson sugli scudi. E l’inerzia non è cambiata nemmeno dopo l’intervallo lungo, visto che, come già detto, nonostante le rotazioni di tutti gli elementi, il massimo vantaggio è stato costantemente riscritto dagli orogranata, prima di un logico calo di intensità, che ha consentito a Torino di evitare un passivo più pesante.

Umana Venezia-Manital Torino 73-57 (18-8; 41-15; 57-29)
Venezia: Goss 8, Bramos 3, Tonut 5, Jackson 11, Visconti 3, Ruzzier, Antelli 2, Owens 8, Ress, Ortner 12, Viggiano 10, Savovic 11. All. Recalcati.
Torino: White 12, Giachetti, Mancinelli 13, Rosselli 7, Fantoni ne, Kloof 6, Mascolo, Dawkins 3, Miller 10, Ebi 6. All. Vitucci.
Arbitri: Begnis, Filippini, Borgioni.
Note: Tiri da 2: Umana Reyer 19/41; Manital 17/42. Tiri da 3: Umana Reyer 7/26; Manital 5/18. Tiri Liberi: Umana Reyer 26/67; Manital 8/15. Rimbalzi: Umana Reyer 45; Manital 36.
Falli: Umana Reyer 17; Manital 17. Nessun uscito per 5 falli. Spettatori: 3.313.

PESARO SI RIALZA – Dopo quattro sconfitte consecutive Pesaro torna al successo con un incredibile ultimo quarto nel quale realizza un parziale di 25-4. Varese che fin lì aveva dominato la gara, con il massimo vantaggio di 18 lunghezze proprio sul finire del terzo tempo (49-67con Kangur dall’arco) in virtù di un’ottima difesa (bene la zona) e del tiro dalla distanza (10/20 all’intervallo), si lascia irretire da una Consultinvest che dopo aver molto sprecato (12 palle perse e 7 stoppate subite), trova come d’incanto i canestri di Lacey, Christon e soprattutto di Daye autore di una prestazione “monstre” (41 di valutazione, 32 punti, con 4/5 da tre, 7/12 da due, 6/9 ai liberi 10 rimbalzi e 8 falli subiti). Wayns è stato l’autore degli unici due canestri (56-69 al 32′ e 61-71 al 34′) per Varese, mentre Pesaroha recuperato punto su punto fino al sorpasso con una tripla di Daye(72-71 al 39′). Sul 74-71 a 17 secondi dalla sirena ancora Wayns, dopo aver sbagliato il primo libero, ha mandato sul tabellone il secondo, ma Faye dall’angolo ha fallito il pareggio lasciando Varese alla delusione più cocente.

Consultinvest Pesaro-Openjobmetis Varese 76-71 (24-20, 35-48, 51-67)
Pesaro: Basile, Shepherd 4, Gazzotti, Lacey 14, Christon 13, Daye 32, Candussi, Ceron, Lydeka 13. N. e. Solazzi, Rosa. All. Paolini.
Varese: Davies 6, Faye 6, Wayns 23, Varanauskas, Campani 4, Kangur 11, Ferrero, Kuksiks 11, Galloway 10. N. e. Rossi, Pietrini, De Vita. All. Moretti.
Arbitri: Sabetta, Weidmann, Ranaudo.
Note. Tiri da due punti: Pesaro 20/49, Varese 13/30; tiri da tre punti: Pesaro 6/14, Varese 12/35; tiri liberi: Pesaro 18/27, Varese 9/12; rimbalzi: Pesaro 40, Varese 30. Usciti per 5 falli: Davies al 35’44”, Ceron al 39’48”. Spettatori 4.453, incasso 33.770 euro.

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