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Lazio-Chievo Verona 4-1
Marcatori: 5′ Cesar (C), 66′ rig. Candreva (L), 72′ Cataldi (L), 81′ Candreva (L), 96′ Keita (L)

Occasioni, intensità e quattro gol segnati. La Lazio torna ad essere se stessa, divertendosi e regalando spettacolo. I biancocelesti battono 4-1 il Chievo prendendosi la rivincita dopo le quattro reti subite all’andata e tornano a vincere all’Olimpico tre mesi dopo l’ultima volta, da Lazio-Torino 3-0 del 25 ottobre, l’ultima gara prima della grande crisi. La squadra di Pioli vince e convince ma ancora una volta si dimentica di scendere in campo e dopo 5 minuti arriva il primo schiaffo. Birsa su punizione trova la testa di Cesar, che lasciato solo da Milinkovic-Savic buca in uscita un insicuro Berisha. La Lazio è già sotto. Il primo quarto d’ora è da brividi: prima Paloschi, poi Inglese, sfiorano il vantaggio e quando l’Olimpico comincia a fischiare i biancocelesti si svegliano rendendosi protagonisti di trenta minuti di tiro al bersaglio. In sequenza ci provano Keita, Djordjevic, Parolo e Milinkovic-Savic, ma Bizzarri è ancora una volta super contro la sua ex e mantiene la porta inviolata fino al duplice fischio di Calvarese.

Sotto all’intervallo, punita su palla ferma nei primi minuti di gara. Sembra l’ennesimo incubo della stagione, ma come in terra felsinea la scintilla scatta negli spogliatoi e la Lazio torna a volare. Pronti-via e Cesar si fa espellere per doppio giallo, poi al 64′ arriva l’azione che cambia il match. Candreva anticipa Gobbi, ingenuo nel metterci il piede che colpisce l’esterno della Lazio: l’arbitro fischia il rigore e proprio Candreva dal dischetto non perdona. Inizia un’altra gara. Pioli getta nella mischia Felipe Anderson per Konko, la pressione biancoceleste diventa insostenibile per gli uomini di Maran e al 72′ Cataldi fa crollare il fortino gialloblù. Il centrocampista romano raccoglie una respinta corta della difesa, si coordina e spara il pallone all’angolino trovando il gol della domenica. Prima rete in Serie A per il ragazzo classe ’94, festeggiato con un’esultanza sfrenata sotto una curva Nord più vuota che piena. La gioia è irrefrenabile, la Lazio è sempre più sciolta e disinvolta, così all’81’ Candreva cala il tris su splendido assist del brasiliano Anderson. Pioli tira un sospiro di sollievo, la vittoria è in cassaforte ma un minuto dopo la Lazio si addormenta e Radu è costretto da rigore su Paloschi che gli costa l’espulsione. Sul dischetto si presenta proprio l’attaccante più prolifico della squadra veneta, ma Berisha compie il miracolo intuendo il tiro e passa così anche l’ultima paura. Non c’è più tempo per altre emozioni, almeno fino a quando decide di iscriversi sul tabellino dei marcatori anche l’ottimo Keita, bravo a chiudere di testa al 96′ l’azione più bella del match innescata da Lulic, Candreva e Klose. Termina tra gli applausi del pubblico e dopo la clamorosa sconfitta dell’andata per 4-0 la Lazio si prende la sua rivincita. Pioli chiude il cerchio, ricomincia da qui il nuovo campionato della Lazio con obiettivo Europa.

IL TABELLINO

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko (69′ Felipe Anderson), Bisevac, Radu, Lulic; Milinkovic (60′ Klose), Cataldi, Parolo; Candreva, Djordjevic (46′ Matri), Keita. A disp.: Guerrieri, Matosevic, Basta, Braafheid, Patric, Onazi, Mauri. All. Stefano Pioli

CHIEVO (4-3-1-2): Bizarri; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Pinzi (74′ Mpoku), Radovanovic, Castro; Birsa (65′ Frey); Paloschi, Inglese (49′ Sardo). A disp.: Bressan, Seculin, Costa, Spolli, Pellissier. All. Rolando Maran

ARBITRO: Calvarese (sez. Teramo). Ass.: Passeri-Alassio. IV: Longo. Add.: Celi-Manganiello

NOTE. Ammoniti: 22′ Cesar (C), 37′ Lulic (L), 73′ Cataldi (L)

Espulsi: 47′ Cesar (C) per doppia ammonizione, 82′ Radu (L)

Recupero: 1′ pt; 6′ st.

 

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