Lazio-Hellas Verona 5-2
Marcatori: 45′ Matri (L), 50′ Mauri (L), 69′ Felipe Anderson (L), 72′ Greco (H), 79′ Toni (H), 82′ Keita (L), 90′ rig. Candreva (L)
Una vittoria che allontana la crisi e fa respirare la Lazio. Dopo tre partite senza successo la truppa biancoceleste supera l’Hellas Verona con un rotondo 5-2, non senza rischi. I ragazzi di Pioli infatti faticano nel primo tempo, in cui i veronesi ultimi in classifica sfiorano il gol in due occasioni: prima con Toni, poi con Pazzini, ma entrambi i colpi di testa non trovano la rete. Lazio buona, ma poco attenta. Alla fine ci pensa Matri a un minuto dal duplice fischio di Gervasoni: Cataldi lotta e poi regala un pallone tra le linee delizioso che l’attaccante ex Milan insacca alle spalle di Gollini.
Nella ripresa è tutta un’altra musica: Mauri prima e Felipe Anderson poi trovano il bis e il tris e tutto sembra scivolare liscio verso una vittoria comoda comoda. Niente affatto, la Lazio si disunisce e la difesa si addormenta, così Greco prima pennella una punizione imparabile per Marchetti, poi è proprio Toni ad anticipare Hoedt e a regalare una luce di speranza a Delneri. Per fortuna ci pensa Keita però, subentrato e ancora una volta decisivo a partita in corso. Lo spagnolo fa il 4-2 e respinge le velleità di rimonta degli scaligeri, prima del gol della sicurezza siglato da Candreva (anche lui dalla panchina) su calcio di rigore. Quando Gervasoni manda tutti sotto la doccia un Olimpico deserto approva con un timido applauso la prestazione della Lazio. Sicuramente positiva: 5 gol con 5 marcatori diversi non arrivavano dal 2002 e soprattutto un attaccante (Matri) torna a segnare dopo un mese di digiuno dell’intero reparto.
Troppo poco però per gridare alla rinascita, per il valore dell’avversario (ultimo in classifica) e per una difesa ancora una volta da film horror. Il vero banco di prova sarà il match europeo contro il Galatasaray: nell’inferno della Turk Telekom Arena Pioli scoprirà se la magia dell’Europa League, in cui la Lazio non ha mai perso quest’anno, è ancora intatta. E se la sua squadra ha ancora la forza per sognare di essere grande.
IL TABELLINO:
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Konko, Mauricio, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Milinkovic; Felipe Anderson (85′ Candreva), Matri (80′ Klose), Mauri (73′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Braafheid, Patric, Morrison, Onazi, Kishna, Djordjevic. All. Stefano Pioli
HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini, Pisano,Moras, Helander, Fares (50′ Romulo); Wszolek, Ionita, Greco, Jancovic (50′ Gilberto); Toni, Pazzini (69′ Gomez). A disp. Coppola, Marcone, Bianchetti, Samir, Furman, Checchin, Furman, Emanuelson. All. Luigi Delneri
ARBITRO: Gervasoni (sez. Mantova). ASS.: De Pinto-Tasso. IV: Carbone. ADD.: Banti-Saia.
NOTE. Ammoniti: 71′ Mauricio (L)
Recupero: 3′ st