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La società ha chiamato chi sottoscrisse la tessera il primo giorno di campagna abbonamenti, fingendosi una ditta di spedizioni e chiedendo se fossero in casa. Incassato il “sì”, ha mandato i “postini speciali”: Lulic, Marchetti e tutti gli altri, perfino il presidente Lotito

ROMA – Come trasformare un flop clamoroso in un’occasione per ripartire? Prendere nota dalla Lazio, che ha incassato il colpo da ko di quel primo giorno di campagna abbonamenti, con appena 11 tessere sottoscritte, ed è riuscita a rialzarsi (o quanto meno ad aggrapparsi alla corda) con un gesto molto particolare. A quegli undici, infatti, il club biancoceleste ha riservato una sorpresa graditissima.

Si è trattato di un’opera di “intelligence” studiata nei minimi dettagli: nel pomeriggio la società ha chiamato questi tifosi fingendosi una ditta di spedizioni postali, chiedendo loro se fossero in casa per le 22 circa. Incassato il loro sì, hanno provveduto a mandare dei “postini speciali”, ossia i giocatori della Lazio. Lulic, Marchetti e tutti gli altri, perfino il presidente Lotito, si sono divisi le varie zone di Roma e hanno suonato a quegli undici campanelli per ringraziare direttamente gli “undici temerari” che avevano sfidato ogni pregiudizio pur di seguire la propria squadra del cuore.

Una sorpresa graditissima, condita anche dal regalo della nuova maglia da trasferta, che viene così presentata in un modo del tutto inedito rispetto al passato. Una bella iniziativa per provare a rilanciare la campagna abbonamenti, che sarà accompagnata dall’hashtag #11siamounasquadra per tentare di accrescere in modo sostanzioso la “squadra” di tifosi che popolerà l’Olimpico nella prossima stagione.

Se questa operazione di marketing avrà successo o meno è difficile dirlo. Di certo la “prima squadra”, quella degli undici, da ieri sarà ancora più contenta di averne fatto parte dall’inizio.

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