Gara perfetta degli uomini di Scariolo con Pau Gasol migliore in campo, mentre gli africani sfruttano la loro fisicità per vincere (+14) la prima partita a Rio
MILANO — Strepitosa prova della Spagna che torna grande al cospetto della capolista, costretta a subire una batosta di 50 punti. Sorpresa, invece, nell’ultima partita della giornata con la Nigeria che trova il primo successo della sua Olimpiade sulla Croazia.
LITUANIA-SPAGNA – 109-59 —La Spagna trova una vittoria fondamentale per il suo cammino olimpico asfaltando letteralmente la Lituania con 50 punti di distacco finale. In un match stata storia. La differenza, nella nazionale di coach Scariolo, l’hanno fatta soprattutto le motivazioni: il sapore del dentro-o-fuori ha “svegliato” anche quei giocatori che finore non avevano certo brillato, su tutti Rubio, Mirotic e Fernandez. Il migliore in campo è stato però il solito Gasol: 23 punti col 5/5 al tiro da 3. Per i lituani, i soli a crederci sono stati Kalnietis e Kuzminskas (solo loro hanno chiuso in doppia cifra), lasciati però troppo soli dai compagni.
LA PARTITA — Gli spagnoli impongono la propria legge dai minuti iniziali. La perimetralità di Gasol mette in serie difficoltà Valanciunas, che lo lascia libero di tirare dalla lunga distanza. Il centro degli Spurs ringrazia, trascinando i suoi sul 12-4. Rubio sembra avere maggior confidenza e, dall’angolo, infila la prima tripla della sua olimpiade. A fine primo quarto la Spagna è già sul +15, vantaggio, che incrementa nella seconda frazione, fino al +19. La Lituania soccombe in ogni singolo aspetto del gioco: 8 palle perse, 21 rimbalzi concessi (di cui 9 offensivi) fanno da contorno al pessimo 38% dal campo con cui si va al riposo lungo (48-29). I colpi del definitivo k.o. arrivano già a inizio terzo periodo: Gasol incendia l’arco dei 6 metri e 75 per tre volte consecutive, regalando ai suoi il +26. A lui si aggiunge, sempre dall’arco, Rubio (chiuderà con 3/4): il suo tiro da tre è l’arma in più che può trasformare la Spagna in una squadra che sfiora la perfezione. Quella esibita per esempio nel quarto periodo, che ai lituani costa l’umiliazione del -50 finale.
Spagna: Gasol 23, Mirotic 17, Fernandez 13
Lituania: Kuzminskas 17, Kalnietis 16.
CROAZIA-NIGERIA 76-90 — Sorpresa alla Carioca Arena. Gli africani centrano la prima vittoria del torneo olimpico grazie a un buona prova collettiva. Cinque di loro chiudono la gara in doppia cifra, contro i soli due croati (il solito Bogdanovic e Ukic). Coach Petrovic assiste a una pessima serata dei suoi al tiro (21.4% da 3, 40% totale).
LA PARTITA — Inizio di gara all’insegna dell’equilibrio. Aminu e Umeh sono i migliori tra i nigeriani, ma, a metà della prima frazione, è la Croazia a mettere il naso avanti. Bogdanovic e con lui Hezonja, protagonista di un buon avvio (poi sparito), trascinano i compagni al massimo vantaggio di +9. Classica partita della Nigeria: tenta di far valere il proprio atletismo contro una formazione che, invece, riesce a imporre un basket ben più ragionato ed organizzato. Ma le cose sembrano cambiare a inizio secondo quarto a favore della Nigeria. Un buon break di 12-2 le permette di mettere la testa avanti. I minuti che precedono la pausa sono una battaglia. Bogdanovic prova a tenere a galla i suoi (solo 11 punti totali nella frazione), mentre gli avversari, sulle ali di Umeh e Akognon, vanno negli spogliatoi sul +4. Ed è solo l’inizio. Il terzo periodo è un capolavoro da 27 punti di squadra per i nigeriani. Le triple di Diogu e Akognon valgono il pesantissimo +17. La reazione croata non si fa attendere. Bogdanovic riesce a guidare la rimonta che riporta i croati fino al -3 con 4’ alla sirena. Akognon, Ere ed Aminu rispediscono, a suon di triple gli avversari fino al -14 finale.
Croazia: Bogdanovic 28, Ujic 10
Nigeria: Umeh 19, Akognon 18, Ere 14.
Nigeria: Umeh 19, Akognon 18, Ere 14.
