L’esterno chiarisce: «mai detto no». Alternativa il marocchino Dirar
Per Bastos è tutto fatto, la Lazio ha raggiunto l’accordo con il Rostov per 6.5 milioni di euro. Ieri il giocatore era a Formello per visitare il centro sportivo. Visite mediche in gran segreto e contratto già firmato in mattinata, ma il centrale angolano non riuscirà a scendere in campo a Bergamo contro l’Atalanta, sarà disponibile per la sfida interna contro la Juventus.
Simone Inzaghi aveva chiesto due rinforzi per la prima di campionato, verrà accontentato soltanto la prossima settimana, da ieri è scattato ufficialmente l’assalto al dopo Candreva. Tanti nomi e piste segrete, il diesse Tare ha intavolato almeno tre trattative diverse, non mancano però le difficoltà e il tempo inizia a stringere.
Proprio per questo motivo il presidente Lotito ha intensificato i contatti per Alessio Cerci e tranquillizzato così il tecnico di Piacenza. Il rapporto con il procuratore Berti è ottimo e l’Atletico Madrid sogna la cessione a titolo definitivo, l’esterno ex Toro ha bisogno di rilanciarsi e lo farebbe volentieri anche a Formello, nonostante la fede giallorossa: «Voglio essere lasciato in pace – ha precisato attraverso i social – chiedo solo rispetto per poter lavorare. Mi trovo da due giorni al mare con mia moglie e i miei amici, presto rientrerò in Spagna dove sto svolgendo la preparazione per poter tornare in campo il prima possibile. Prenderò immediatamente dei provvedimenti, perché chiunque abbia cercato di infangarmi, è giusto che paghi».
A Ferragosto infatti erano circolate delle vecchie dichiarazioni (spacciate per attuali) rilasciate da Cerci: «Io alla Lazio? Mai». Polemica chiusa e intesa con i biancocelesti a un passo, manca solo l’ok dei Colchoneros, la richiesta è di quasi 6 milioni di euro. Dalla Spagna assicurano che nell’affare potrebbe rientrare anche il cartellino di Keita, in realtà si tratta di una soluzione che non dispiacerebbe assolutamente al presidente Lotito.
In questo caso però la società comprerebbe anche un altro esterno offensivo, da monitorare con attenzione i profili di Boudebouz del Montpellier (8-9 milioni), Praet dell’Anderlecht (piace pure a Roma e Sampdoria) e soprattutto Dirar del Monaco. Marocchino con passaporto belga, ha 30 anni ed è legato al club francese fino al 2018, economicamente permetterebbe alla Lazio di risparmiare almeno 5 milioni di euro (costa circa 4 milioni).
Attenzione sempre all’attacco, la dirigenza proverà a piazzare Djordjevic in extremis, il nome di Balotelli resta sempre in pole. Raiola lo ha proposto in tutte le salse, non mollerà fino all’ultimo, l’ingaggio dell’ex Milan sarebbe soprattutto un regalo per la piazza.
Altre operazioni in uscita: Mauricio è vicino all’addio, potrebbe finire all’Olympiakos e il direttore sportivo Tare lavora per un prestito a 700 mila euro con diritto di riscatto fissato a 1,5 milioni. Con i bagagli pronti anche Milan Bisevac, il ritorno al Lione non è da scartare.
Capitolo portieri, Marchetti al momento è il titolare, la volontà di Inzaghi è chiara da tempo. Per l’allenatore Berisha non è all’altezza, l’agente Pastorello s’è sfogato pubblicamente: «Dobbiamo parlare con la società perché siamo rimasti alla Lazio con delle garanzie ben precise. Ma da quello che si vede non è proprio così». Verso il prestito Vargic, bocciato dopo appena un mese di preparazione.
