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L’Olimpia passa al PalaMaggiò e allunga sulle inseguitrici: dopo Avellino, sconfitta a Brescia, ko anche i veneti a Cremona e gli emiliani, piegati in casa da Trento, al 5° successo di fila. Capo d’Orlando sbanca Cantù, Sassari perde a Pesaro e Torino ritrova la vittoria su Brindisi. Stasera Varese-Pistoia

ROMA – Fresca trionfatrice nella Final Eight di Coppa Italia, Milano ritrova subito il sorriso in campionato dopo la battuta d’arresto in Eurolega contro il Barcellona. Nel posticipo serale della 20esima giornata del massimo campionato italiano di pallacanestro, quinto atto del girone di ritorno, l’Olimpia torna a correre al PalaMaggiò, battendo per 78-74 i padroni di casa della Pasta Reggia Caserta, ai quali non sono sufficienti i 45 punti totali del duo Sosa-Watt per fermare l’EA7. Un turno doppiamente favorevole agli uomini di Repesa, perché le più immediate inseguitrici restano a mani vuote. Dopo lo stop di Avellino (seconda in classifica) sul campo della matricola Brescia nell’anticipo dell’ora di pranzo, va infatti ko anche Venezia, terza della classe, sgambettata da Cremona, che coglie altri due punti vitali nell’inseguimento alla salvezza. E non vanno meglio le cose per Sassari, che finisce al tappeto sul parquet di Pesaro (le motivazioni per la permanenza in categoria fanno la differenza), o per Reggio Emilia, sconfitta in casa per mano di Trento, la compagine più in salute del momento, con cinque affermazioni di fila. Un colpo che consente alla truppa di Buscaglia di agganciare proprio la Grissin Bon e il Banco di Sardegna a quota 22, dove sale anche Capo d’Orlando, vittorioso a Cantù. Riassapora il gusto del successo anche Torino, che prevale in volata su Brindisi. La giornata si concluderà con il match del ‘Monday Night’ che vedrà la Openjobmetis Varese ospitare la The Flexx Pistoia.

CASERTA-MILANO – L’EA7 Emporio Armani espugna il Palamaggiò ma deve sudare molto per aver ragione di una Pasta Reggia che resta concentrata fino alla sirena finale ed esce comunque a testa alta dal confronto con i tricolori. Buon primo quarto per Caserta, che in difesa prova a chiudere le linee di passaggio, riuscendovi con una certa efficacia, mentre in attacco è aggressiva; i liberi di Daniele Cinciarini danno il massimo vantaggio della frazione (20-12), poi ci pensa Kalnietis con un mini-break di 5-0 a riportare l’Olimpia ad un possesso (20-17 per i locali). L’asse Berisha-Watt funziona, così la Pasta Reggia vola di nuovo a +8 (27-19); Milano inizia però a carburare e risale con Raduljica e soprattutto Kalnietis, chiudendo i primi 20′ sul 37-35 in suo favore. Al rientro il team di Repesa va sul +7 (44-37), Caserta ha però dalla sua gli oltre 4000 tifosi, ritrova ritmo e concentrazione e con Putney e Watt ricuce il gap (48-50). Sosa mette due triple di fila per il nuovo vantaggio Juve (54-50), l’Olimpia riagguanta il pari in chiusura (54-54). Gli ospiti ripartono bene con Hickman e i primi punti di Fontecchio (tripla per lui), Caserta replica con Sosa e Putney per il -3 a metà tempo (62-65). Le due squadre si sfidano dalla lunga e restano incollate; prima colpisce McLean, poi Giuri (68-69); mini-break di Milano, Caserta rientra ancora (72-73), quindi gli ospiti sfruttano i liberi con Hickman mentre Sosa è poco lucido e sbaglia dalla lunga.

CASERTA-MILANO 74-78 (20-17, 35-37, 54-54)
PASTA REGGIA CASERTA: Berisha 3, Sosa 25, Iavazzi ne, Diawara 2, Cinciarini 6, Ventrone ne, Putney 12, Puoti ne, Gaddefors 1, Giuri 5, Watt 20, Johnson ne. Allenatore: Dell’Agnello.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: McLean 16, Fontecchio 3, Hickman 11, Kalnietis 17, Raduljica 2, Dragic 2, Macvan 9, Pascolo 4, Cinciarini 4, Sanders 8, Abass 2, Cerella ne. Allenatore: Repesa.
ARBITRI: Mattioli-Baldini-Quarta.
NOTE: Tiri liberi: Caserta 11/17, Milano 21/30. Uscito per cinque falli: Sosa.

REGGIO EMILIA-TRENTO  Altro brusco stop interno per la Pallacanestro Reggiana che cede al cospetto di una solidissima Dolomiti Energia Trento, la quale trova la quinta vittoria consecutiva e ribalta la differenza canestri coi biancorossi portando a suo favore lo scontro diretto. Protagonisti tra gli ospiti un grintosissimo Sutton e un efficace Baldi Rossi, oltre alla solita buona difesa collettiva. Nella truppa di Menetti buone le prestazioni di Kaukenas e De Nicolao, ma ben poco altro dal resto del team.

REGGIO EMILIA-TRENTO 75-87 (25-17, 44-40, 54-59)
GRISSIN BON: Aradori 4, Needham, Polonara 12, Reynolds 9, Della Valle 7, De Nicolao 9, Kaukenas 15, Cervi 12, Williams 7, Strautins ne. Allenatore: Menetti.
DOLOMITI ENERGIA: Marble 6, Sutton 23, Craft 10, Baldi Rossi 26, Moraschini, Forray 7, Flaccadori, Gomes 4, Hogue 11, Bernardi ne, Lovisotto ne, Lechthaler ne. Allenatore: Buscaglia.
ARBITRI: Filippini-Bartoli-Ranaudo.
NOTE: Tiri liberi: Reggio Emilia 9/14, Dolomiti Energia 20/30. Usciti per 5 falli: De Nicolao e Craft.

CREMONA-VENEZIA  Altro colpo interno per la Vanoli Cremona che batte anche Venezia dopo aver piegato Torino nella gara precedente. Punti vitali per la formazione di coach Lepore in ottica salvezza, mentre per la Reyer una battuta a vuoto preoccupante. Al di là del punteggio finale la squadra di De Raffaele ha patito molto Cremona che è sempre stata avanti nel punteggio, arrivando fino al +27. La squadra di casa ha sfruttato una gran difesa che ha costretto Venezia al tiro da tre in modo quasi ossessivo. Dalle mani di Haynes (25 punti, miglior marcatore) è partito il disperato tentativo di rimonta per i suoi, che si è fermato sul -5 a due minuti dalla fine. Ma Cremona, dopo tante gare perse in volata, questa volta non ha tremato e con prova di collettivo è riuscita a chiudere i conti con Harris prima e con Thomas, quest’ultimo una spanna sopra gli altri con i suoi 22 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate.

CREMONA-VENEZIA 91-82 (27-18, 51-35, 74-56)
VANOLI CREMONA: Johnson-Odom 12, Mian, Gaspardo, Harris 17, Carlino 14, Boccasavia ne, Wojciechowski 4, Biligha 11, Turner 11, Thomas 22, Ibarra ne. Allenatore: Lepore.
UMANA REYER VENEZIA: Haynes 25, Hagins 6, Ejim 6, Peric 10, Bramos 9, Visconti ne, Filloy 6, Ress 3, Ortner, Antelli ne, Viggiano 3, McGee 14. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Mazzoni-Calbucci-Borgioni.
NOTE: Tiri liberi: Cremona 17/23, Venezia 5/8. Uscito per cinque falli: Ejim.

CANTU’-CAPO D’ORLANDO – Nella prima frazione Cantù sbaglia canestri già fatti e Capo d’Orlando va 9-15 al 7′. Brutto inizio di secondo quarto per i canturini che subiscono triple a ripetizione: al 15′ il tabellone segna 17-33 e fischi del pubblico di casa. La reazione non c’è e si va negli spogliatoi con i siciliani avanti di 25 lunghezze (23-48). I brianzoli rientrano in campo più energici intensificando la difesa, ma al 23′ è ancora sotto di 20 (30-50). Johnson e Dowdell innestano la rimonta (37-53 al 25′), Cantù rosicchia punti e riapre la gara chiudendo il terzo quarto a -13. Al 32′ lo svantaggio scende sotto la doppia cifra (51-60). La tripla di Pilepic al 34′ accorcia ancora le distanze (54-62). A quattro minuti dalla fine Capo d’Orlando subisce di nuovo un miniparziale che porta a -5 Cantu’ (61-66), ma la Betaland non si scoraggia: ruba due palle e va in contropiede, poi con Tepic e Ivanovic smorza gli entusiasmi dei brianzoli. A 3 minuti e mezzo dalla fine è 61-73: Cantu’ tenta l’ultimo assalto ma non c’è nulla da fare, gli avversari sono solidi in difesa e non si fanno sfuggire la partita.

CANTU’-CAPO D’ORLANDO 73-79 (11-23, 23-48, 47-60)
RED OCTOBER CANTU’: Acker 3, Nasini ne, Cournooh 1, Baparape’ ne, Parrillo 2, Pilepic 17, Calathes 11, Callahan 2, Darden 8, Dowdell 15, Quaglia, Johnson 14. Allenatore: Bolshakov.
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Munafo’ ne, Tepic 10, Iannuzzi 12, Laquintana, Perl 2, Nicevic ne, Delas 6, Diener 5, Ivanovic 8, Archie 20, Stojanovic 16, Carianni ne. Allenatore: Di Carlo.
ARBITRI: Lanzarini-Vicino-Caiazza.
NOTE: Tiri liberi: Cantu’ 14/19, Capo d’Orlando 13/18. Uscito per cinque falli: Cournooh.

TORINO-BRINDISI – La Fiat Torino torna alla vittoria al termine di una partita combattuta, divertente e dal punteggio che conferma l’animo offensivo delle due squadre, con gli attacchi padroni del palcoscenico e le difese a cercare di contenere. Pur senza lo statunitense DJ White, fermato da un problema alla schiena, la squadra di Vitucci ha saputo tenere testa alla quotata Brindisi, affidandosi a Mazzola e al nuovo arrivo Cuccarolo. Trascinatore dei gialloblù lo statunitense Wilson, che ha distribuito i 23 punti della sua prestazione lungo l’arco del match. Ottima la regia di Wright e la presenza sotto canestro di Mazzola, mentre per Brindisi spiccano i 21 punti di Scott e i 19 di M’Baye, non sufficienti per tornare in Salento con i due punti. La svolta nel concitato finale: Mazzola e Wright portano il punteggio sull’88-83, Goss riavvicina Brindisi che, grazie al fallo sistematico, ha il possesso per vincere con 8” sul cronometro. L’errore da tre punti di Goss libera l’esultanza di Torino, che rialza la testa dopo il brutto ko della scorsa settimana a Cremona.

TORINO-BRINDISI 90-88 (23-20, 43-44, 64-68)
FIAT TORINO: Wilson 23, Harvey 6, Wright 12, Parente ne, Alibegovic 8, Poeta 11, Washington 9, Cuccarolo 2, Okeke ne, Mazzola 19, Vitale ne, Crespi ne. Allenatore: Vitucci.
ENEL BRINDISI: Agbelese 10, Scott 21, Carter 5, Goss 11, Cardillo 2, Moore 10, Invidia ne, Donzelli 7, M’Baye 19, Joseph 3, Sgobba ne, Spanghero. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Martolini-Grigioni-Sahin.
NOTE: Tiri liberi: Torino 26/32, Brindisi 13/18. Usciti per cinque falli: nessuno.

PESARO-SASSARI 76-71 – Sull’orlo del baratro, una ritrovata Consultinvest Pesaro compie l’impresa superando un Banco Sardegna che gioca a corrente alternata. Sassari parte in quarta e dopo 5′ è avanti nettamente (4-14) grazie ai tiri dall’arco dei suoi “cecchini” Bell, Lacey e Sacchetti, ma dopo il primo quarto è Thornton che si carica sulle spalle i padroni di casa. Il play suona la sveglia a suon di punti e Pesaro passa dal 22-34 del 17′ al 35-34 del 23′. Nella sfida ai liberi che caratterizza il terzo quarto gli ospiti provano a rientrare con Savanovic e Carter, ma Pesaro ritrova certezze in difesa e in attacco. Nell’ultimo quarto sono i marchigiani ad allungare (68-62 al 36′) con Jones, respingendo l’assalto di Sassari che si fa sotto con Bell. Ma negli ultimi giri di lancette è ancora Thornton decisivo con le sue entrate, risultando così l’uomo del match (28 punti con 8/16 al tiro in totale e 10/12 ai liberi), ben aiutato da Jones e Harrow. Troppe amnesie invece per i tiratori di Sassari (12/31 da tre e appena 8/22 da sotto), solo Savanovic (13 punti) è apparso all’altezza della sua fama.

PESARO-SASSARI 76-71 (10-23, 30-34, 52-55)
CONSULTINVEST PESARO: Hazell 3, Crescenzi ne, Gazzotti 5, Cassese ne, Thornton 28, Jasaitis 4, Ceron 3, Bocconcelli ne, Jones 17, Nnoko 6, Zavackas ne, Harrow 10. Allenatore: Bucchi.
BANCO DI SARDEGNA: Pompianu ne, Bell 9, Lacey 5, Devecchi, D’Ercole 6, Sacchetti 5, Lydeka 6, Savanovic 13, Carter 13, Stipcevic 9, Lawal 5, Monaldi ne. Allenatore: Pasquini.
ARBITRI: Lo Guzzo-Aronne-Paglialunga.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 20/27, Sassari 19/21. Usciti per cinque falli: Harrow e Lacey.

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