Al “Matusa” arriva l’Empoli. Stellone chiede ai suoi i primi 3 punti
Tutti a disposizione. Stellone ha lavorato in questi giorni con il gruppo al completo, dopo il ritorno degli infortunati Longo e Gucher. Solo problemi di abbondanza quindi per l’allenatore del Frosinone, che dovrà sfogliare la margherita per decidere chi lasciare fuori dall’elenco dei convocati per la gara con l’Empoli. Una partita fondamentale quella nel posticipo della sesta di Serie A, che potrebbe dare un po’ di respiro ai canarini in vista di un’altra trasferta sulla carta proibitiva, quella di domenica 4 ottobre contro la Lazio.
Nonostante la sconfitta con l’Atalanta, nella gara di giovedì sera, i ragazzi di Giampaolo sono in buona forma e lo hanno dimostrato nella trasferta vittoriosa di Udine e nella gara casalinga contro il Napoli, pareggiata per 2 a 2. L’impegno di stasera al Matusa quindi deve essere preso di petto e non sottogamba dal Frosinone. La partita è da vincere sì, ma è tutto fuorché già vinta.
Dal punto di vista tattico, Stellone pare intenzionato a dare fiducia al modulo ibrido schierato contro la Juventus, ma con qualche variante in più. Da una parte c’è il 4-4-2 capace di trasformarsi in 4-3-3, con il trio formato da Mirko Gori, Raman Chisah ed Alessadro Frara in mezzo al campo, in grado di fornire la massima elasticità. E’ stato proprio Frara nella gara dello Stadium ad agire da pendolo tra fascia e centro del campo, permettendo così a Stellone di poter variare in corsa l’assetto. Un turno di riposo potrebbe essere concesso a Soddimo, con il ritorno di Paganini, mentre Tonev affiancherebbe Daniel Ciofani. Questa è un’altra novità, perché il bulgaro di punta può dare molto in termini di imprevedibilità, vista la sua vocazione naturale da esterno offensivo e non da attaccante puro.
L’altra è il 4-4-2 classico, canonico, con le due punte ed i quattro centrocampisti al loro posto. Ed allora in questo modo tornerebbe in corsa Soddimo, con Paganini largo a destra ed a centrocampo tre mediani in lotta per il posto al fianco di Gori: Sammarco, Cibsah e Frara, con il primo in leggero vantaggio. Difficile che Stellone si affidi subito a Robert Gucher. In attacco dovrebbe tornare la coppia della promozione: Ciofani-Dionisi.
Un po’ di numeri: in queste prime cinque gare, la difesa canarina ha incassato otto reti. Non sono poche, ma nella massima serie c’è chi ha fatto peggio. Vedasi Lazio, Empoli e Carpi, il Milan è ad otto come i canarini e lo stesso vale anche per l’Udinese. La linea schierata da Stellone, che a parte l’esordio, ha visto sempre Diakité e Blanchard come centrali, malgrado tutto riesce a fronteggiare bene gli attacchi avversari. In particolare il francese è diventato un perno imprescindibile, il difensore di categoria che sta guidando il reparto arretrato. I precedenti tra Frosinone ed Empoli al Matusa sono invece tre: due vittorie per i toscani ed una per i ciociari. Tutte le gare vennero giocate in Serie B, a cavallo tra il 2008 ed il 2011.
Nessuna preoccupazione per l’ordine pubblico, con il Questore che non ha reso necessaria la chiusura delle strade a causa del poco afflusso di tifosi in arrivo da Empoli e della partita che di fatto non rappresenta un fattore di rischio, neanche con lo stadio a centro città. L’altro stadio invece, il «Benito Stirpe», prosegue il suo iter. Sono terminate le palificazioni per le curve, entro sabato prossimo termineranno quelle per le tribune e poi si comincerà con la posa del cemento. Questo il futuro, ma è il presente che conta e passa per il Matusa: ha la maglia azzurra e si chiama Empoli.