ROMA – Uno che non ha mai visto la Roma giocare ieri sera avrà avuto un dubbio atroce: o i giocatori della Roma sono talmente scarsi da non riuscire a buttare dentro un pallone a porta vuota dalla linea dell’area piccola e poi addirittura essere capaci di confezionare l’assist giusto all’avversario piazzato solo davanti al portiere oppure c’è una fronda per mandare a casa il mister. Questo è il pensiero di chi non è abituato a vedere i giallorossi mentre gli abituè dello stadio Olimpico avranno pensato… niente più, niente meno la stessa cosa. Il Real Madrid vince grazie a Under e Fazio i cui obbrobri coinvolgono poi una squadra che nella prima frazione non aveva rischiato nulla, riuscendo proprio all’ultimo secondo del primo tempo, a mettere il turco numero 17 davanti alla porta con Courtois battuto, ma questo con un gesto incomprensibile, sparava alle stelle rifiutando il dolce cadeau. La fine del tempo è stato un susseguirsi di sguardi attoniti e increduli da non riuscire a credere a cotanto scempio. Eppure gli Dei del pallone avevano in serbo una sorpresa ancora più amara. Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che Fazio serve un pallone all’indietro verso Olsen, con Bale che appostato al limite dell’area comodamente appoggia in rete. È la fiera del tragicomico un’azione che nei campetti del dopo lavoro, difficilmente si può vedere. La Roma come spesso succede rimane immobile, i cambi non spostano di una virgola il corso del match e naturale conseguenza arriva il raddoppio madrileno con Vasquez. La squadra giallorossa continua a giochicchiare ma colleziona l’ennesima figuraccia al cospetto di un Real tutt’altro che irresistibile. Alla fine brutte notizie per Di Francesco anche per l’infortunio di El Sharaawy la cui entità sarà valutata in giornata, belle notizie invece giungono da Mosca perché la sconfitta del Plsen proietta la Roma agli ottavi di finale con un turno di anticipo.
