James incontenibile segna 42 punti, solo 8 minuti in campo per Belinelli e San Antonio soccombe. I Clippers del Gallo non riescono a disinnescare la difesa dei Grizzlies
MILANO – I Lakers (15-9), trascinati per mano da Lebron mostruoso con 42 punti, vincono la terza partita consecutiva regolando sul terreno di casa gli Spurs (11-14) sempre più’ in crisi. Belinelli gioca solo 8 minuti nel primo tempo e viene lasciato, colpevolmente, in panchina per il resto della gara.
LA PARTITA – Spurs reduci da tre sconfitte con almeno trenta punti di scarto nelle ultime quattro gare in cerca di risposte contro i Lakers in crescita che perdono Ingram nei minuti iniziali per un infortunio alla caviglia. Il primo quarto (31-23 Lak) sembra la perfetta fotocopia di tante gare San Antonio in questo periodo, con momenti di pausa offensiva e enormi problemi nel contenere nel penetrazioni e Lebron (9 punti) subito sugli scudi che ha gioco facile a lanciare il primo allungo. Pop si rivolge subito alla sua panchina e trova in Bertans e Belinelli i punti e le giocate per riportare la gara in equilibrio riuscendo ad abbassare il ritmo e portare la contesa su binari piu’ congeniali. I Lakers in questo momento dipendono tanto, forse troppo, dalla loro star assoluta e con o senza James in campo la differenza è abissale. Non un caso che il ritorno in campo dell’ex Cavs porti un altra scossa alla gara anche grazie alle triple di Caldwell Pope finalmente incisivo. All’intervallo il vantaggio dei padroni di casa è solo di cinque punti (50-45) perché Aldridge offensivamente sale in cattedra tenendo a galla nel momento di massima difficoltà i suoi. La musica non cambia al rientro dagli spogliatoi con il lungo da Texas che segna dalla media e trova in Rudy Gay (16 nel quarto) la spalla ideale per rovesciare il punteggio (69-60 SA a 5’15” terzo quarto) esponendo le solite pause degli uomini di Walton che ha, a sua volta, la colpa enorme di tenere troppo uno spaesato Mykhailiuk in campo. Servono due belle iniziative di Kuzma, ancora una volta positivo e il piu’ convincente fra i giovani fino a questo punto della stagione, per chiudere il quarto a contatto (82-78 Spurs). I problemi per Los Angeles sono sempre nella metà campo difensiva con aiuti che arrivano sistematicamente in ritardo con Gay e Derozan che trovano troppo spazio per creare.
JAMES DEVASTANTE – Gli Spurs toccano il massimo vantaggio a più nove ma hanno la grande colpa di non chiudere la partita (con Pop che lascia Belinelli in panchina tutto il secondo tempo) e quando Lebron decide di fare da solo segnando 14 punti consecutivi (20 in un quarto quarto stellare) di pura onnipotenza e l’equilibrio è ristabilito (104 pari a 2’56”). Il finale è vibrante ed è firmato dall’uomo di maggiore classe in campo: James prima segna da otto metri e poi in penetrazione chiudendo la contesa e regalando un’altra vittoria ai suoi.
LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 121-113
Lakers: James 41, Kuzma 22. Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Ball 9
Spurs: Belinelli 2 (1/2 da due, 0/1 da tre, 1 rimb, 1 assist). Derozan 32, Gay 31. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: White 5
Grizzlies: Conley 22 (7/12, 2/4), Green 19. Rimbalzi: Green 11. Assist: Anderson 6.
Clippers: Gallinari 17 (2/8 da due, 3/7 da tre e 4/8 ai liberi) con cinque rimbalzi, due assist e un recupero in 34’. Marjanovic 19 (4/5). Rimbalzi: Harris 12. Assist: Williams 7.