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Stasera al Forum di Assago scatta la fase di ritorno della competizione continentale: l’Ax deve fare a meno di Nedovic e Tarczewski e corre ai ripari prelevando da Podgorica il pivot naturalizzato sloveno

MILANO – L’Eurolega con l’obiettivo di gettarsi alle spalle il primo stop in campionato e aprire nel migliore dei modi il nuovo anno. E’ piena di buone intenzioni l’Olimpia Milano in vista dell’impegno che segna l’inizio del girone di ritorno della competizione continentale per club, stasera al Forum di Assago, dove si presenterà il Buducnost Podgorica, penultimo in classifica con un record di 3-12, che ha aggiunto di recente Norris Cole, ex campione Nba con gli Heat e reduce dall’esperienza in Serie A con Avellino, Goga Bitadze e James Bell, oltre ad aver sostituito il coach Dzikic con Jasmin Repesa. Per il coach croato si tratta di una singolare coincidenza: torna ad allenare un club esattamente contro la sua ultima squadra, con cui ha conquistato scudetto, due Coppa Italia e Supercoppa.

INGAGGIATO IL CENTRO OMIC PROPRIO DAL BUDUCNOST – Alla gara contro la formazione montenegrina l’AX (nona in Eurolega) si presenta in una situazione delicata. Nemanja Nedovic, dopo il recente tour de force, deve infatti fermarsi ancora un turno a scopo precauzionale, dopo l’affaticamento muscolare accusato a Tel Aviv, così come fuori causa è anche il centro americano Kaleb Tarczewski – finora in quintetto in 15 gare su 15 e 44 delle ultime 45 giocate dall’Olimpia in EuroLeague –  che deve operarsi per via della lesione al pollice della mano destra accusata in Israele e poi out per un periodo di circa sei settimane. La società milanese è stata quindi costretta a correre ai ripari ingaggiando Alen Omic, giocatore bosniaco di 216 centimetri naturalizzato sloveno proveniente proprio da Podgorica, il cui arrivo è stato ufficializzato prima dal patron del club montenegrino Dragan Bokan (“la più grande offerta da quando Dubljevic lasciò la squadra per andare al Valencia nel 2012”) e poi dalla stessa Olimpia, dove indosserà il numero 92, con intesa di non schierarlo in questa partita. In Eurolega il classe ’92 ha una media più che discreta con 8,9 punti e 4,7 rimbalzi a partita, ma l’arrivo del georgiano Goga Bitadze lo ha privato del posto da titolare. In carriera, lo sloveno ha giocato per diversi club di primo piano in Europa, faticando però a trovare continuità. Nella stagione 2016-2017 ha collezionato cinque presenze con l’Anadolu Efes prima di passare al Malaga e poi all’Hapoel Gerusalemme, mentre nella scorsa stagione ha militato nella Stella Rossa Belgrado.

PIANIGIANI: “IN EMERGENZA MA PRONTI A COMBATTERE” –  “Dopo una partenza eccellente, dopo aver resistito agli infortuni, speravamo di arrivare all’anno nuovo con la squadra al completo per giocarci tutte le nostre chance con il roster pensato e poter dare respiro a chi ha speso di più. Invece dopo la gara di Tel Aviv ci siamo trovati nella situazione peggiore da inizio stagione – ammette coach Simone Pianigiani presentando la sfida con il Buducnost -. Ora siamo senza Nedovic, Tarczewski si opererà subito dopo la gara ma cercherà di esserci lo stesso perché è un ragazzo generoso, straordinario. Brooks si è fermato ad Avellino per la schiena e il suo utilizzo sarà una decisione dell’ultimo minuto. Non è lo scenario ideale”. 

A questo si aggiunge un Buducnost misterioso. “Finora si è giocata tutte le gare fino in fondo e ha anche vinto contro il CSKA, ma con l’addizione di Norris Cole e Goga Bitadze ha cambiato del tutto la struttura della squadra e l’ha fatto in positivo – aggiunge Pianigiani -. Cole a Monaco ha segnato 27 punti e Bitadze, che ne ha fatti 17 all’esordio in EuroLeague, è uno che farà una carriera straordinaria. In questo momento Buducnost ha più soluzioni di noi e ci creerà problemi con i tanti assetti che può schierare e ha anche cambiato allenatore, quindi magari modificherà altre cose. Noi invece cercheremo di capire chi può stare in piedi, siamo in emergenza ma combatteremo lo stesso. Penseremo solo a questo, a noi stessi. Vorrei che i miei trovassero motivazioni extra già da questa partita per difendere quanto costruito in mesi da lavoro. Questo ci può servire per spostare l’ago della bilancia a nostro favore. Per tanti motivi è la nostra partita più complessa, perché mentalmente pensavamo di trovarci al top, di essere al completo e invece siamo senza giocatori alcuni chiave e con un nuovo da inserire al volo. Lo scenario è diverso da quello ipotizzato. Dovremo fare di necessità virtù e avere grande spirito di adattamento, combattere usando tutte le motivazioni che saremo in grado di trovare”.

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