
TORINO – Il “Friday-night” della ventiseiesima giornata si é aperto con il derby di Torino n.204, in casa della Juventus, a cui le 2 compagini si sono presentate con diverse defezioni e con un morale opposto dal punto di vista mentale: i bianconeri di Allegri, malgrado le assenze della coppia difensiva titolare Bonucci-Chiellini e del duo offensivo Bernardeschi-Chiesa (tutti e 4 campioni d’Europa con l’Italia la scorsa estate) ha ricominciato a sognare con 2 vittorie consecutive in casa (2-0 a Verona e Udinese) oltre a 2 pari in trasferta (1-1 a Bergamo dopo lo 0-0 contro il Milan) malgrado all’inizio del girone di ritorno si fosse parlato di “momento negativo” e “crisi juventina” (va specificato che l’ultima sconfitta risale proprio a Juve-Atalanta 0-1 del 27 novembre)…intanto c’é il Toro di Juric che é a digiuno di vittorie da dall’1-2 in casa Samp (dopo ci sono stati l’1-1 col Sassuolo, il 2-0 incassato a Udine e la rimonta per 1-2 in favore del Venezia malgrado roventi polemiche arbitrali ma senza anche dimenticare le assenze di Fares, Praet, Edera. Si sa, inoltre, che la Juve non perde un derby casalingo da domenica 9 aprile 1995 (si giocava ancora al “Delle Alpi”, antenato dell'”Allianz Stadium” che sorgeva sullo stesso terreno dell’odierno stadio zebrato” e l’ultimo pareggio fu l’1-1 del 3 maggio 2019 al netto del 2-2 in casa granata del 3 aprile 2021…i moduli sono quelli annunciati: 4-3-3 molto duttile e interpretabile come 4-3-1-2 per gli uomini capitanati da Dybala mentre Belotti (rientrato nel finale sabato scorso dopo la lesione muscolare all’adduttore sinistro del 28 novembre in occasione di Roma-Torino 1-0) e i suoi hanno optato per il loro consolidato 3-4-2-1 pur con molti uomini importanti in panchina (Izzo, Ansaldi, Aina, Pellegri, Pjaca, Sanabria per dirne alcuni).
Il Torino si impone, la Juventus segna
Nel riscaldamento altra brutta tegola per Allegri, che é costretto a rinunciare a Rugani a causa di un problema muscolare scegliendo di schierare Sandro nell’inedito ruolo di centrale mettendo De Ligt a dirigere le operazioni mentre Pellegrini si schiera sulla sinistra. Da subito si vede che il Toro l’ha studiata e preparata meglio rendendosi pericoloso con un sinistro di Pobega da dentro l’area al 5′ e da un cross basso di Brekalo sempre dal vertice sinistro dell’area all’8′ ma entrambe le volte Szczesny sventa (prima blocca a terra e poi devia di piede mettendo fuori causa Belotti) ma al 13′ ecco il vantaggio dei padroni di casa: dopo che Rabiot aveva incrociato di sinistro fuori all’11’ in contropiede, Cuadrado calibra una bella parabola sul secondo palo e De Ligt svetta più in alto di tutti segnando di testa sul secondo palo l’1-0 (per l’olandese é la seconda firma contro i torinisti dopo quella determinante nello 0-1 del 2 novembre 2019 nonché la settima in Italia e la seconda in stagione dopo quella contro lo Spezia in Liguria). Al 16′ Singo tenta di suonare la carica per i suoi saltando su tutti in area di rigore da angolo di Mandragora ma non inquadra lo specchio della porta e per il resto della prima frazione le occasioni migliori sono bianconere: al 18′ Mandragora devia in corner quasi sulla linea una punizione a giro di destro di Cuadrado dalla sinistra, al 19′ Belotti respinge sulla riga di porta il tiro-cross mancino di Dybala dalla bandierina e al 22′ Milinkovic-Savic si rende protagonista prima respingendo un bel sinistro a giro dal limite dell’area scoccato da Dybala per poi bloccare facilmente un destro di Morata dai 25 metri prima che al 45′ preciso Belotti spedisca fuori ancora di testa da corner di Mandragora. Il bilancio del primo tempo vede un Torino che sta applicando un pressing asfissiante fra le linee scegliendo di applicare una difesa alta in modo da approfittare della minoranza numerica della Juve a centrocampo e dell’instabilità di una difesa quasi del tutto inedita (Cuadrado adattato a terzino destro dopo anni da attaccante e con l’ultima esperienza in tal ruolo risalente ai tempi di Udine, Sandro scalato centrale solo per emergenza, Pellegrini in condizioni fisiche non ottimali oltre che riserva acclarata) sfruttando Belotti soprattutto per creare gioco e allargare la palla sulle fasce in modo che Brekalo con Pobega prendano d’infilata la retroguardia intanto che Allegri ha sistemato i suoi con la solita compattezza fra i reparti proprio capendo le difficoltà della sua retroguardia ma sapendo bene che ogni lancio su Vlahovic o verticalizzazione su Morata, accompagnate da un Dybala che si abbassa molto venendo a fare quasi il playmaker basso, possono creare problemi ad ogni affondo specie facendo affidamento sulla maggior caratura tecnica.
Pari granata in una ripresa a senso unico
Nella ripresa altra brutta notizia per la Juve: Pellegrini sente dolore al ginocchio e viene rimpiazzato da De Sciglio al 46′ prima che Singo mandi fuori di destro al 47′ e Szczesny sia decisivo a mano aperta sull’esterno sinistro dal limite dell’area di Mandragora quando siamo al 50′; al 53′ Dybala guadagna metri e conclude di sinistro fuori ma nel tirare sente una fitta al ginocchio e chiede subito il cambio facendosi sostituire da McKennie al 54′ soprattutto sapendo che martedì prossimo ci sarà la trasferta dell’andata degli ottavi di Champions League in casa del Villareal e al 59′ Cuadrado spedisce sull’esterno della rete un bel destro di potenza dal versante destro dell’area di rigore…la gara sembra avviata all’assalto cieco del Toro pur senza risultati ma al 62′ arriva l’1-1: Brekalo salta Cuadrado e dalla sinistra crossa su Belotti, che in mezza rovesciata di mancino pareggia liberandosi anche della marcatura del centrale. Al 66′ Mandragora ha la palla della rimonta, ma il suo sinistro incrociato da dentro l’area trova il tocco decisivo di Cuadrado, che manda in angolo…al 73′ Cuadrado si fa ammonire per aver protestato dopo che l’arbitro di Imperia Massa non gli aveva fischiato un presunto fallo a causa di un gomito di Belotti ritenuto troppo alto dal terzino colombiano intanto che Arthur e Kean sostituiscono Locatelli con Vlahovic al 74′ (con McKennie si era già passati al 4-4-2 a rombo avendo Zakaria davanti alla difesa, Locatelli e l’americano mezz’ali insieme al trequartista Rabiot). Siamo giunti al 75′ quando il Torino opera il suo primo cambio: l’ex di turno Pjaca entra per Brekalo prima che Ansaldi e Sanabria vadano a prendere il posto di Singo con Belotti (per lui il terzo gol in campionato e quarto timbro nella stracittadina: i primi 2 in casa e gli ultimi 2 in trasferta) lasciando invariato l’assetto e che Lukic si prenda il cartellino giallo all’82’ per un fallo tattico a danno di Arthur mentre all’83’ Milinkovic-Savic si rende autore di un’ulteriore facile parata sul primo palo su un corner di Cuadrado a giro col destro diretto subito in porta; nel finale vediamo una Juventus stanca con un Torino ormai in riserva pure sul piano mentale, oltre che fisico…all’89’ ecco Buongiorno al posto di Bremer (reduce da un netto fallo di Rabiot, graziato più volte da Massa in tutto l’arco del match) e al 90′ l’altro ex Mandragora, diffidato, chiude l’elenco dei cattivi di gara prendendo il giallo per un altro fallo tattico a danno di Zakaria (il mediano torinista salterà la sfida in casa col Cagliari).
Rimpianti e bilanci
Il Torino riesce a rialzare parzialmente la testa dopo gli ultimi risultati, torna a strappare un punto in casa dei cugini dopo l’1-1 del 3 maggio 2019, vendica in parte lo 0-1 dell’andata firmato da Locatelli all’86’ e ritrova il suo capitano (schierato titolare per la prima volta da novembre) mentre la Juventus allunga a 16 la striscia di confronti senza sconfitte contro i dirimpettai (l’ultima batosta fu il 2-1 in rimonta del 26 aprile 2015…da lì 12 vittorie di cui 2 in Coppa Italia, e 4 pari) ma la sensazione é che Allegri e i suoi usciranno da questa serata con le ossa rotte molto più di quanto il risultato non dica: gli infortuni di Rugani, Dybala e Pellegrini sembrano destare preoccupazioni soprattutto in vista di un periodo fitto di impegni con menzione speciale per le coppe (in un mese si giocherà ogni 3 giorni per quasi 5 settimane consecutive, calcolando pure la coppa nazionale). A questo punto parola al campo e ai prossimi match della giornata, la quale si chiuderà lunedì 21 alle 20,45 con Bologna-Spezia in un continuo “spezzatino” di gara che non dà benefici allo spettacolo e agli atleti ma solo ad altre parti in causa…buon weekend a tutti e parola al campo.
Il tabellino
JUVENTUS-TORINO 1-1
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Sandro, Pellegrini (46′ De Sciglio); Zakaria, Locatelli (74′ Arthur), Rabiot; Dybala (cap.) (54′ McKennie), Vlahovic (74′ Kean), Morata. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Ake, Jorge. Infortunati: Bonucci, Chiellini, Rugani, Bernardeschi, Chiesa. Squalificati: Danilo. Diffidati: Bernardeschi, Morata. Allenatore: Allegri.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer (89′ Buongiorno), Rodriguez; Singo (80′ Ansaldi), Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo (75′ Pjaca); Belotti (cap.) (79′ Sanabria). A disposizione: Gemello, Izzo, Linetty, Ricci, Warming, Aina, Pellegri, Seck. Infortunati: Fares, Praet, Edera. Diffidati: Buongiorno, Djidji, Mandragora, Aina. Allenatore: Juric.
ARBITRO: Massa di Imperia.
MARCATORI: 13′ De Ligt (J); 62′ Belotti (T).
NOTE: Ammoniti Cuadrado (J) al 73′ per proteste e Lukic (T) all’82’, Mandragora (T) al 90′ per gioco falloso.
