Il club attraversa un momento difficile e il presidente Cattani ha deciso di sondare Pornhub; “La cosa mi è costata una lite familiare, ma perché non provarci?”. Nel 2011 Roma rifiutò l’appoggio di un sito di relazioni extraconiugali
RIETI – Alla signora Anna Rita la cosa proprio non è andata giù. «Va bene tutto, ma PornHub sulle maglie proprio no», ha intimato categorica al marito. Lui, Giuseppe Cattani, il consorte in questione, è anche il presidente della Npc Rieti, squadra di basket di Serie A-2. Che, appreso della disponibilità del colosso del porno online di sponsorizzare una squadra in Italia, non ci ha pensato su due volte. E, malgrado le rimostranze della moglie, ha deciso di inviare al sito hot la candidatura del suo club. «La cosa è nata quasi per scherzo e mi è costata anche una lite familiare – conferma il numero uno della pallacanestro reatina –. Ma vista la difficoltà a reperire sponsor mi sono detto: perché non provarci?». Certo, un po’ combattuto ammette di esserlo pure lui. «Sul piano etico qualche dubbio ce l’ho – spiega Cattani –. Ma provarci non costa nulla: aspettiamo la risposta e, nel caso, si vedrà».