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CAGLIARI – Il nulla cosmico. Questo é quello che la Roma ha presentato alla Domus Arena, a cospetto di un Cagliari limitato tecnicamente che però ha dominato in tutto e per tutto la squadra giallorossa. Un primo tempo davvero scialbo con la solita inesistente produzione offensiva dei giallorossi ed un Cagliari efficiente ma incapace di impensierire Svilar. Gasperini ripropone Baldanzi al centro dell’attacco e la difesa del Cagliari pur priva del suo miglior interprete, Mina, fa fatica zero ad arginare gli attacchi giallorossi. Nella ripresa la Roma fa ancora peggio (e credetemi ci voleva molto per fare peggio del primo tempo) e dopo 8’ rimane in 10: Celik abbatte Folorusho che si era fatto una passeggiata tra le statuine della difesa giallorossa ed era lanciato verso la porta di Svilar. In un primo tempo Zufferli fischia il calcio di rigore, per poi rivedere la sua decisione con penalty trasformato in punizione dal limite e conseguente espulsione del turco per fallo che interrompe una potenziale azione pericolosa. La Roma già timida e impacciata sparisce anche grazie ai cambi di Gasperini che dai nuovi ottiene praticamente nulla, mentre dall’altra parte, coi cambi Pisacane la vince. Match winner é Gaetano entrato appunto dalla panca che a circa 10’ dal termine, sfrutta un errore di Ghilardi (subentrato per Tsimikas e mandato al macello contro Palestra che sicuramente ha un altro passo rispetto a lui) e in diagonale batte Svilar. É il gol partita, perché la squadra giallorossa non abbozza nemmeno un tentativo di reazione. Finisce con una rissa sfiorata con Folorusho, laziale dichiarato e Hermoso acceso protagonisti. Per la Roma uno stop che non preclude alcuno obiettivo tra quelli dichiarati ad inizino stagione ma fa accendere la spia su una tenuta tecnica e atletica sicuramente non brillante come quella di qualche settimana fa.