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ROMA – Troppo brutta per essere vera. Un pericoloso quanto mai preoccupante salto all’indietro. «Prevedibili, poco cattivi e mai pericolosi, così non si può», l’autocritica di Marco Parolo, tra i peggiori della giornata. Eppure, doveva essere la gara della riscossa, invece quella con il Carpi è stata l’ennesima delusione: zero tiri in porta e zero occasioni degne di nota. In appena novanta minuti di gioco e alla ripresa del campionato, la Lazio riesce a vanificare quanto di buono aveva fatto vedere nell’ultima gara del 2015 in casa della capolista. Abulica, sconclusionata, poco aggressiva e tanta confusa, la formazione biancoceleste getta via un’occasione d’oro, soprattutto se si considerano altri risultati importanti di formazioni che, al momento, sono sopra a quella allenata da Pioli.

NESSUNA SCUSA  I giocatori sono i primi ad essere delusi e non potrebbe essere altrimenti, dopo una simile prestazione. E soprattutto dopo le belle parole usate a San Siro e nei giorni scorsi.  «Non dovevamo pareggiare – ammette Parolo -, ci tenevamo a vincere, ma non ci siamo riusciti ed è colpa nostra. Il Carpi si è difeso bene, non abbiamo trovato il varco giusto. Abbiamo creato tanto, ma non è bastato, volevamo conquistare i tre punti, ma a dir la verità non siamo mai riusciti a essere pericolosi, dobbiamo migliorare». Paradossalmente, la Lazio è mancata dal centrocampo in su, il settore che, rispetto alla difesa, nonostante i tanti alti e bassi in stagione, era quello che dava più garanzie. L’assenza di Biglia ma anche quella di Milinkovic-Savic non possono essere giustificazioni plausibili. Ed è lo stesso Parolo ad ammetterlo in qualche modo: «Abbiamo avuto tante situazioni potenzialmente pericolose, ma siamo mancati negli ultimi metri. Non possiamo permetterci si sbagliare gare simili, anche perché le squadre cominciano a correre».

MAGRA CONSOLAZIONE – Per la prima volta dopo otto gare di campionato, la Lazio riesce a non subire una rete, ma è un motivo di soddisfazione che lascia il tempo che trova.  «Non abbiamo subito reti, ma il problema maggiore è che non ne abbiamo fatti», ammette candidamente e piuttosto duramente il giovane Hoedt. «L’umore – racconta l’olandese – non è certo dei migliori, anche perché queste sono partite che si devono vincere, c’è tanta qualità in questa Lazio, ma non siamo riusciti a sfruttarla a dovere. Per fortuna abbiamo ancora tutte le possibilità per riprenderci e migliorare, ma dobbiamo fare in fretta.  Ora si va a Firenze, un campo difficile, ma possiamo dire la nostra. Ne siamo tutti convinti».

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