Che la stagione del Frosinone avesse preso una brutta piega non servivano i quattro gol di Torino per certificarlo, ma nelle ultime ore risulta evidente che tutto vada per il peggio. I rimedi per raddrizzare l’annata paiono in questo momento essere cose più da Harry Potter, da maghi, che da allenatori. Eppure nelle ultime ore la voce che più insiste negli ambienti ciociari è la stessa: Stellone via. L’allenatore romano è in evidente confusione, la squadra pare non seguirlo più come all’inizio, eppure l’esonero potrebbe non essere la panacea di tutti i mali. Dopo la partita Stellone aveva annunciato un incontro, un summit con il presidente ed i direttori per cercare di capire cosa fare sul mercato, dal quale lui stesso ha affermato di non aspettarsi nulla. In quel vertice però non si parlerà solo di mercato, anzi forse si parlerà di tutt’altro, perché il momento è critico. Il Frosinone infatti non è più terzultimo, il Carpi ha scavalcato i canarini ed il Palermo è distante sei punti. In questi casi la scossa la si dà col cambio di guida tecnica, ma guai a pensare che sia Stellone il problema.
Nelle ultime settimane si erano susseguiti inviti da parte del presidente Stirpe a cambiare qualcosa, soprattutto dal punto di vista tattico e l’allenatore lo ha ascoltato, anche se solo in parte. Ne è venuto fuori un punto col Sassuolo, ma soprattutto una caterva di gol subiti. In questa situazione scricchiolerebbe qualsiasi panchina, ma la domanda è: «Chi potrebbe far meglio con questa rosa?». In giornata si era fatto il nome di Guidolin, ipotesi affascinante, ma l’allenatore veneto sembra aver scelto lo Swansea, in Premier League. C’è anche l’ipotesi interna con il tecnico della primavera Coppitelli. Preoccupante è poi anche un altro dato: la contestazione. A Torino i tifosi hanno avuto un confronto con i giocatori, si parla di magliette rifiutate e faccia a faccia, civili e pacati, ma franchi. La sensazione, allenatore a parte, è che gli ingranaggi di quella macchina quasi perfetta chiamata Frosinone, si siano rotti sotto il peso della serie A. Per aggiustare il tutto occorre un’analisi seria ed approfondita, non basta cambiare un pezzo, seppur fondamentale come il tecnico. Il fallimento di un progetto ci può anche essere, ma a quattro gol a partita diventa. Evitare ciò è l’emergenza da risolvere, subito.