Via libera alle prime sperimentazioni. Infantino: “Abbiamo preso una decisione storica”. Anche la Figc si candida per i test
Chissà se basterà per far finire le polemiche, per chiudere quelle discussioni infinite che, anche dopo anni, spingono tifosi di squadre avversarie a fronteggiarsi a colpi di “gol di Turone”, “rigori su Ronaldo”, fuorigiochi inesistenti. Forse no, perché il tifo, per sua natura, è irrazionale. E anche la tecnologia non può farci niente. Ma di sicuro, a breve, sarà più difficile difendere l’indifendibile.
L’International Board, l’organismo che decide sulle modifiche al regolamento del calcio mondiale, ha infatti dato via libera alla sperimentazione della moviola in campo. La decisione è stata presa durante una riunione a Cardiff, la sperimentazione comincerà “al più tardi nella stagione 2017/2018” e andrà avanti per un massimo di due anni. L’obiettivo è quello di evitare decisioni chiaramente sbagliate in situazioni predefinite che possono decidere una partita: “gol, assegnazione di un rigore, episodi da espulsione diretta e scambio di persona”. Sarà un assistente dell’arbitro ad avere accesso ai replay durante la partita, su propria iniziativa o su richiesta del direttore di gara. L’Ifab si incontrerà nelle prossime settimane con gli organizzatori delle competizioni interessate dalla sperimentazione e con i vertici della Fifa per elaborare un programma per i prossimi due anni.
Soddisfatto il nuovo presidente della Fifa, Gianni Infantino: “Abbiamo preso una decisione storica per il calcio. Una decisione che dimostra che ascoltiamo il calcio. Non possiamo chiudere i nostri occhi davanti al futuro ma questo non significa che funzionerà. La fluidità del gioco è cruciale e non possiamo metterla in pericolo. Ecco perché dobbiamo essere aperti alla sperimentazione”.
In totale già 12 leghe nazionali e una confederazione si sono candidate, davanti all’Ifab, per testare la moviola. Anche l’Italia, tramite la Figc, ha ribadito nei giorni scorsi la propria disponibilità.
