FROSINONE – Entrambi esterni, entrambi corridori e lottatori, tutti e due sul podio dei migliori nella gara contro l’Udinese. Sono Oliver Kragl e Luca Paganini, rispettivamente cursori di sinistra e di destra del Frosinone che hanno fatto il punto sul loro campionato. Due calciatori sicuramente diversi, ma che si incastrano perfettamente nel puzzle tattico di Roberto Stellone.
Il 25enne tedesco di Wolfsburg, barba lunga e legnata dalla distanza sempre pronta, è arrivato a gennaio dall’Austria, un fastidio al ginocchio lo ha frenato negli esordi, ma ora pare essere davvero entrato nel circolo vitale della squadra: «Giocare a Frosinone mi sta dando l’opportunità di crescere a livello personale, qui in Italia ho una grande occasione». Così come Kragl anche Paganini è tornato domenica dopo un po’ di assenza: «Non è mai facile farsi trovare pronti – ha sottolineato l’esterno romano – ma io ho continuato a lavorare non perdendo mai di vista l’obiettivo e domenica c’è stata la dimostrazione».
Poi Paganini ha parlato del momento del Frosinone: «Questo da tre anni a questa parte è il periodo migliore per la nostra squadra, stiamo bene e vogliamo continuare così». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Oliver Kragl: «Spero che come squadra continuiamo il percorso intrapreso nelle ultime settimane, io voglio migliorare sempre ed aiutare il gruppo a crescere».
Kragl e Paganini, giocatori che nel corso della stagione si sono dimostrati molto versatili, domenica sono stati schierati nel loro ruolo preferito: «Preferisco fare l’esterno sinistro – ha affermato il tedesco – ma mi adatto anche a fare altri ruoli. La mia migliore qualità è il tiro da fuori e spero di far gol». Paganini invece ama lottare: «Mi trovo meglio come esterno in un 4-4-2, anche se col 4-3-3 devo badare meno alla fase difensiva. Preferisco recuperare palla e ripartire».
Ora c’è il Carpi: «Siamo sempre in corsa, – ha detto Paganini – fare tre punti sarebbe un gran vantaggio e possiamo ripetere la vittoria dell’andata. Pareggio? Prendiamo tutto». Kragl vuole solo vincere: «Stiamo bene, possiamo salvarci, abbiamo un calendario non impossibile e dobbiamo guardare solo a noi. Col Carpi dobbiamo solo vincere e sono felice che con noi ci saranno tanti tifosi».
Per concludere due curiosità. La prima è il traduttore di Kragl: «Per parlare col mister ci pensa Gucher». La seconda riguarda Paganini e la gara con l’Udinese. «Rizzoli (l’arbitro, ndc) – spiega il romano – dopo la veronica ed il tiro a giro si è avvicinato e mi ha detto “Se segnavi fischiavo la fine”».
