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Incontro con Lotito: può essere lui l’allenatore del dopo Inzaghi. Prandelli e De Biasi non convincono, l’ex Mihajlovic verso il Torino

Non sarà una scelta veloce, servirà ancora diverso tempo, prima scatteranno le famose consultazioni del presidente Lotito. Trattative segrete, riunioni fiume e telefonate notturne, la lista dei candidati s’è ristretta nettamente.

La rivoluzione biancoceleste partirà dalla panchina, Simone Inzaghi non resterà al comando della Lazio, verrà sollevato dall’incarico al termine del campionato. Si ripartirà dunque da un allenatore d’esperienza, questa volta la dirigenza non può più sbagliare, la stagione in corso ha regalato solo delusioni. C’è bisogno però di un sergente di ferro, di un leader, di un uomo in grado di rialzare l’ambiente e conquistare i tifosi.

Vincenzo Montella non andrà via dalla Sampdoria; Di Francesco ha rinnovato con il Sassuolo; Prandelli e De Biasi non convincono. In pole è finito Giampiero Ventura, «vecchio saggio» della serie A, tecnico da sempre stimato dal patron Lotito. I due si sono incontrati a Roma qualche settimana fa, l’allenatore del Toro s’è mostrato entusiasta dell’eventuale progetto Lazio, difficilmente rifiuterebbe una possibilità simile. Per caratteristiche poi rappresenterebbe perfettamente la mentalità del club, in carriera ha giocato spesso 4-3-3, ama il bel calcio e le squadre all’attacco.

A breve poi verrà fatto un altro tentativo per Mihajlovic (vicinissimo comunque proprio al Torino). Il rapporto tra il serbo e Lotito è ottimo, ma le perplessità restano: Sinisa pretende maggiori garanzie dal mercato, non ha intenzione di fallire anche con la Lazio, ha assolutamente bisogno di qualche certezza. Lotito invece non è convinto che sia la persona giusta dal punto di vista tecnico-tattico: l’ex Milan ha uno stile di gioco completamente diverso rispetto alle idee della dirigenza, caratterialmente potrebbero nascere delle incomprensioni.

Piace, ma al momento sembra impossibile, il profilo di Walter Mazzarri, fermo ormai da due anni e pronto a rimettersi in gioco. Per farlo, però, chiede un biennale da 2,6 milioni di euro annui e calciatori di livello (almeno due difensori e la permanenza di Lucas Biglia). Attenzione sempre a Marcelo Bielsa, il vero sogno di Igli Tare: El Loco è un allenatore internazionale, estremamente carismatico, un condottiero nato. Attualmente, dopo aver dato le dimissioni dal Marsiglia, è senza squadra, ma portarlo a Roma resta comunque una missione quasi impossibile.

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