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alessandroramagli650Big match di A2 in arrivo Domenica prossima. Torna l’attesa sfida tra Virtus Roma e Mens Sana Siena. Ne abbiamo parlato con il coach dei toscani Alessandro Ramagli. Queste le sue parole:

LA RIVALITA’ TRA ROMA E SIENAUna rivalità è una rivalità, rimane tale anche quando non ci si gioca lo Scudetto. La partità è molto sentita, i nostri tifosi si sono mobilitati, come anche quelli di Roma. Le società hanno avuto un passato importante ed ora sono ripartite da una situazione non facile. Entrambe le squadre cercheranno di dare la maggior soddisfazione possibile ai propri tifosi, che attendono questo sfida con il normale senso di attesa che si ha tra squadre che hanno avuto importanti precedenti l’una contro l’altra.

CHE MATCH SARA’A Roma ci sarà una Siena non con le ‘orecchie abbassate’ come quella vista in qualche sconfitta di troppo subita a Novembre. Ci siamo parzialmente rivitalizzati grazie agli ultimi risultati ed alla nostra condizione generale. La nostra squadra rimane giovane e deve fare strada, sperando che quanto di buono fatto oggi ci possa proiettare bene nel futuro. Vogliamo continuare la striscia positiva, ogni vittoria per una squadra giovane è una forte iniezione di fiducia. Sicuramente Callahan vorrà farmi un brutto scherzo (dice scherzando Ramagli, che ha allenato Callahan due stagioni fa a Verona, ndr). Si incontrano due squadre con una filosofia molto distante, come già si evince dalla costruzione del roster e dalla rispettiva idea di interpretazione del gioco. Da una parte abbiamo una squadra esperta con giocatori con esperienze rilevanti, dall’altra una squadra molto più verde, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che una scelta tale comporta. Roma farà forza sulla qualità dei suoi giocatori e va notata la grande evoluzione che ha avuto in attacco dopo il cambio di guida tecnica, incrementano il proprio fatturato offensivo mandando a referto molti giocatori. Non mancheranno le abitudini difensive di Attilio (Caja, ndr), ma il cambio di fisionomia offensiva è evidente. Siena fa dell’energia, dell’intensità e della fisicità le sue armi principali. Chi riuscirà ad imporre il proprio gioco avrà la meglio.

GLI OBIETTIVI DELLA MENS SANANel breve periodo abbiamo l’obiettivo di rimanere in A2 e dare continuità ad un progetto partito lo scorso anno. Quest’anno abbiamo stravolto la squadra per vari motivi, da un ordine strutturale all’eleggibilità di alcuni giocatori a motivi finanziari. Abbiamo voglia di crescere ed ogni vittoria rimpingua la nostra fiducia. Per il momento però il nostro obiettivo è limitato al mantenimento della categoria.

UN GIUDIZIO SULL’A2 UNICAAl momento il mio è un giudizio sospeso. C’è curiosità di capire quanto possa essere funzionale un campionato di seconda divisione a 32 squadre, credo sia un caso unico al mondo. Da un punto di vista tecnico l’appiattimento allo stesso livello di Gold, Silver e neopromosse dalla B ha giocato al ribasso. Non mancano realtà importanti ed ambiziose, ma per dare un giudizio attendibile bisogna far passare almeno un’intera stagione: dopo si potrà capire quanto siano funzionali 32 squadre e così tanti giocatori in un solo campionato, e quanti possano competere nella categoria per garantire un livello mediamente alto.

LA SQUADRA E L’AMBIENTE SENESEIl modo in cui abbiamo costruito la squadra è particolare, è difficile indicare un giocatore che sia una chiave di volta. Sicuramente in un campionato così hanno molta importanza i giocatori americani, ma anche eventuali italiani di un livello altissimo. Noi abbiamo giocatori molto giovani, con i due americani che spiccano; in questo momento chi sta avendo più continuità è Chris Roberts, ma ciò è normale dato che ha vissuto esperienze importanti, anche in Italia. Credo che la vera spinta per noi debba essere l’ambiente di Siena, perchè è una città particolare che data la sua tradizione soffre quando perde, ma allo stesso tempo ha una grande conoscenza e sa le difficoltà di questa stagione. Questo può essere quel ‘quid’ che ci può far soffrire il meno possibile e magari farci togliere anche qualche soddisfazione.

Matteo Buccellato


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