Un tentennamento, la perdita di equilibrio prima di accasciarsi sul campo della palestra di Manerbio: Alessandro Pagani, giocatore classe 1994 dell’Assigeco Casalpusterlengo (serie A2 Est) diventa suo malgrado il protagonista della finale del 21°mo trofeo Candusso – Grazioli. E’ un attacco cardiaco per il giovanissimo giocatore della formazione lodigiana, che viene soccorso immediatamente dai sanitari del basket Brescia Leonessa Marco Moretti e Stefano Giacomini, coadiuvati da una dottoressa presente sugli spalti e dai volontari della croce rossa. Il defibrillatore della Paffoni Omegna, squadra che aveva vinto la finalina per il terzo posto contro Mantova, e la respirazione bocca a bocca effettuata assieme ad un lunghissimo massaggio cardiaco sono stati determinanti nei 20 interminabili minuti in cui Alessandro è rimasto in fibrillazione cardiaca. L’arrivo di un’automedica e subito dopo di un’ambulanza del vicino ospedale di Manerbio ha permesso di trasportare il ragazzo dell’Assigeco intubato in ospedale una volta che lo stesso ha ripreso (dopo 10 scariche di defibrillatore e 4 dosi di adrenalina) a respirare.
DI CODOGNO — Pagani era da poco tornato all’Assigeco, con cui, da capitano dell’Under 18, tre anni fa aveva vinto il titolo nazionale Elite settore giovanile. Classe 1994, di Codogno, aveva lasciato l’Urania Milano, con la quale aveva giocato le ultime due stagioni e mezza in Serie B. Era stato anche nel giro azzurro dell’Under 20.