L’Olimpia passa a Varese e consolida il suo primato in classifica grazie alle battute d’arresto di Sidigas e di Venezia. Stop anche per la Dinamo, mentre un canestro da 3 di Stojanovic permette a Capo d’Orlando di passare a Torino. Successi anche per Pesaro contro Cantù e Caserta su Cremona
ROMA – E’ sempre più nel segno di Milano il massimo campionato italiano di pallacanestro. L’Olimpia fa suo lo storico derby contro Varese e allunga ulteriormente in vetta, approfittando degli stop che subiscono Avellino a Pistoia e Venezia a Trento. Una giornata, la diciottesima di Serie A, terza del girone di ritorno, che vede anche la battuta d’arresto di Sassari a Brescia, mentre Capo d’Orlando vince in extremis a Torino. Successi anche per Pesaro contro Cantù e per Caserta contro Cremona. Il turno si completerà con la gara del ‘Monday Night’ fra Reggio Emilia e Brindisi.
VARESE-MILANO – L’Olimpia si rialza subito dopo la sconfitta ad Avellino e vince il suo centesimo derby con Varese, che è anche l’ottavo consecutivo in quattro anni con un prestazione stranissima: dopo essere stata avanti di 20 nel secondo quarto (e 14 all’intervallo: 54-40), si fa rimontare interamente dalla rabbiosa reazione dei padroni di casa, molto simile a quella prodotta da Milano contro il Darussafaka in Eurolega. Evitato il sorpasso, la squadra di Repesa ha ripreso in mano la partita e con cinque uomini in doppia cifra (anche senza Simon: riposo precauzionale) ha segnato 98 punti e vinto con 16 punti di margine trovando tanto da Pascolo e Dragic (19 punti), dal primo quarto di Sanders e la chirurgica precisione di Fontecchio. Macvan ha giocato quasi sempre da centro, un po’ per scelta e molto per i falli che hanno condizionato la prova di McLean e messo subito fuori causa Raduljica.
VARESE-MILANO 82-98 (21-25, 40-54, 64-73)
OPENJOBMETIS VARESE: Johnson 13, Anosike 13, Maynor 15, Avramovic 2, Pelle 12, Rossi ne, Cavaliero 6, Kangur, Canavesi ne, Ferrero 5, Eyenga 16, Lo Biondo ne. Allenatore: Caja.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: McLean 4, Fontecchio 9, Kalnietis 12, Kalnietis 13, Raduljica 2, Dragic 19, Macvan 15, Pascolo 16, Vecerina ne, Sanders 8, Abass, Cerella ne. Allenatore: Repesa.
ARBITRI: Seghetti-Martolini-Caiazza.
NOTE: Tiri liberi: Varese 21/28, Milano 10/15. Usciti per 5 falli: Fontecchio
PISTOIA-AVELLINO – Per la formazione toscana è la nona vittoria stagionale, un successo che consente di restare agganciata alla zona playoff, mentre gli irpini rimangono secondi a quota 24 punti in virtù della contemporanea sconfitta di Venezia. È stata una partita simile ad altre già viste quest’anno al Palacarrara. Pistoia è partita al rallentatore, con gli ospiti che galvanizzati dalla recente vittoria sulla capolista Milano hanno provato subito la fuga: 22-12 al 9′, poi anche 33-19 al 27′ per il +14 che è stato il massimo vantaggio avellinese. Poi, come spesso capita, Pistoia esce con maggiore intensità dagli spogliatoi, piazzando un parziale di 16-6 che vale il sorpasso sul 43-41 della terza sirena. Trascinata da Petteway, Moore e Crosariol la squadra di casa pian piano nel quarto periodo scava il solco di otto lunghezze che le permette di esultare ancora davanti al proprio pubblico.
PISTOIA-AVELLINO 67-59 (14-22, 27-35, 43-41)
THE FLEXX PISTOIA: Petteway 12, Okereafor 8, Antonutti 6, Solazzi ne, Lombardi, Crosariol 10, Magro 6, Roberts 6, Moore 10, Boothe 9 Allenatore: Esposito.
SIDIGAS AVELLINO: Zerini 2, Ragland 12, Green 6, Michele Esposito ne, Lorenzo Esposito ne, Leunen 2, Severini, Randolph 12, Obashohan 11, Fesenko 9, Thomas 5, Parlato ne. Allenatore: Sacripanti.
ARBITRI: Begnis, Paglialunga, Boninsegna.
NOTE: Tiri liberi: Pistoia 4/6; Avellino 14/16. Usciti per cinque falli: nessuno
BRESCIA-SASSARI – Una Dinamo Sassari irriconoscibile cade, dopo 5 vittorie di file, sul parquet di Brescia: Germani batte Banco di Sardegna 56-48. Sassari apre le danze con Devecchi da tre, ma immediata è la risposta di Brescia con Luca Vitali. Si segna molto poco in un primo quarto nel quale c’è una brutta notizia per la Germani con la bocca da fuoco Landry che si ritrova gravato di due falli già sul pronti-via. Bell, Lydeka e Lawal provano a far scappare Sassari, ma Brescia resta sul pezzo e al primo mini break si vada sul 16-13 in favore degli ospiti nettamente meglio a rimbalzo. In avvio di secondo quarto Brescia trova il -1 con Berggren mentre il pari arriva sul 20-20 con una tripla dall’angolo di Luca Vitali. Poi due triple dello stesso Vitali e di Moss portano Brescia sul 26-22, mentre al riposo si va sul 31-27. Il quarto periodo si apre con la forza d’inerzia dalla parte della Dinamo: una tripla di Sacchetti e un canestro di Carter portano al -4, Lawal – un fattore – rosicchia poi altri due punti mentre l’attacco di Brescia è in black out. Così resta per quasi 5 minuti fino a che Moss è Luca Vitali non mettono due triple che consentono alla squadra di casa di spiccare il voloe mettere il sigillo sul risultato.
BRESCIA-SASSARI 56-48 (13-16, 31-27, 44-34)
GERMANI BASKET BRESCIA: Moore 1, Berggren 8, Vitali L. 14, Landry 16, Zanetti ne, Bolis ne, Burns , Vitali M. 3, Moss 9, Bushati 5. Allenatore: Diana.
BANCO DI SARDEGNA: Bell 5, Lacey 6, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 4, Carter 7, Stipcevic 4, Olaseni 2, Lawal 12, Monaldi ne, Ebeling ne. Allenatore: Pasquini.
ARBITRI: Filippini-Sardella-Foti.
NOTE: Tiri liberi: Brescia 6/7, Sassari 11/19. Usciti per cinque falli: Burns
CASERTA-CREMONA – Basta poco più di un quarto alla Pasta Reggia Caserta per aver ragione della Vanoli Cremona. I lombardi giocano meglio per buona parte del match ma si fanno rimontare da Caserta un vantaggio di 18 punti a 13′ dalla sirena finale. Sosa, “spettatore non pagante” nei primi tre quarti – appena 2 punti – è grande protagonista nel quarto conclusivo con 12 punti. Prima frazione dominata da Cremona, con Gaspardo e Johnson Odom sugli scudi (11 punti insieme). Caserta sembra non essere scesa in campo, solo Putney è incisivo. La Vanoli chiude sul 20-14. La Pasta Reggia appare più viva in avvio dei secondi 10′, quando Bostic e Cinciarini la portano sul pari (21-21).E’ solo un breve sussulto però. Al rientro sul parquet Caserta continua a sbagliare passaggi e tiri con impressionante regolarità, mentre Cremona, senza aumentare il ritmo, arriva al canestro con facilità, e a poco meno di 3′ dal termine va al massimo vantaggio (56-38). La Pasta Reggia ha una reazione d’orgoglio e riduce il gap a -11 (46-57). Cremona cala ad inizio ultimo quarto, Caserta, invece, torna decisamente in partita: Diawara combatte, Linton Jonhson è presente sotto la plance, Cinciarini è freddo in attacco ma è Sosa a dare la scossa e a firmare il pari con due triple di fila (66-66). Caserta si ritrova a scappa con Putney.
CASERTA-CREMONA 79-75 (14-20, 30-42, 46-57)
PASTA REGGIA CASERTA: Sosa 14, Iavazzi ne, Diawara 13, Cinciarini 15, Ventrone ne, Putney 19, Gaddefors 1, Giuri, Bostic 11, Cefarelli, Watt 6, Johnson. Allenatore: Dell’Agnello.
VANOLI CREMONA: Johnson-Odom 27, Amato ne, Mian 2, Gaspardo 12, Harris 4, Carlino 4, Boccasavia ne, Wojciechowski 8, Biligha 12, Turner 1, Thomas 5 Allenatore: Lepore.
ARBITRI: Sabetta, Lanzarini, Belfiore.
NOTE: Tiri liberi: Caserta 20/34; Cremona 13/21. Usciti per cinque falli: nessuno.
PESARO-CANTU’ – Preziosa vittoria di Pesaro contro Cantù (78-73) nei bassifondi della classifica. Le due squadre si inseguono a vicenda, prima di giocarsi tutto negli ultimi due minuti di gioco, dove prevale la determinazione e la freddezza dei marchigiani. Padroni di casa avanti all’inizio (22-13 al 10′), poi recupero di Cantù che si affaccia prima dell’intervallo (32-39 al 19′). Senza l’infortunato Harrow è Fields che si carica sulle spalle una Consultinvest poco precisa dall’arco (5/17 alla fine) ma più solida sotto canestro grazie a Jones (19 punti) e Nnoko (12). Anche i lunghi di Cantù non scherzano – Johnson sopra tutti (22 punti e 9 rimbalzi), seguito da Calathes (10 punti e 11 rimbalzi) – e con il supporto di Darden e Acker tengono gli ospiti attaccati ai marchigiani. Nell’ultimo quarto si vede Jasaitis con tre canestri consecutivi che danno la spinta a Pesaro (63-60), poi è Nnoko al 35′ (67-62) a incrementare il vantaggio, mentre Cantù sbaglia troppo nei momenti decisivi. La firma sul match è di Jones che infila il tiro pesante del 72-64 a 1’48” dalla sirena. Cantù riesce a recuperare 5 lunghezze nell’ultimo giro di lancette (76-73), ma i liberi di Thornton chiudono il discorso. Pesaro tira meglio da due (55% contro 39%), Cantù dall’arco.
PESARO-CANTU’ 78-73 (22-15, 34-41, 57-56)
CONSULTINVEST PESARO: Fields 19, Crescenzi ne, Gazzotti, Cassese, Thornton 17, Jasaitis 9, Ceron 2, Bocconcelli ne, Jones 19, Serpili ne, Nnoko 12, Zavackas. Allenatore: Bucchi.
RED OCTOBER: Acker 11, Maresca ne, Cournooh 6, Baparape’ ne, Parrillo, Pilepic, Calathes 10, Callahan 5, Darden 11, Dowdell 8, Quaglia ne, Johnson 22. Allenatore: Bolshakov.
ARBITRI: Mazzoni-Baldini-Rossi.
NOTE: parziali: . Tiri liberi: Pesaro 19/22, Cantu’ 16/22. Usciti per cinque falli: Jones, Dowdell.
TORINO-CAPO D’ORLANDO – Un canestro da tre punti di Stojanovic con 2″ sul cronometro ha permesso alla Betaland Capo d’Orlando di espugnare (91-92) il PalaRuffini di Torino. Partita vissuta sul filo dell’equilibrio dal 20′ in poi, decisa dalla maggior freddezza degli orlandini nel finale: un canestro di Wilson con 15″ da giocare aveva dato il vantaggio alla Fiat, lasciando ai siciliani l’ultimo tiro. Ivanovic, migliore in campo con 23 punti e alcuni canestri fondamentali, ha liberato Stojanovic sul perimetro: la tripla del giovane serbo ha gelato il PalaRuffini, delusione aumentata dall’errore di Alibegovic che ha sancito la sconfitta. Dopo un primo tempo tutto torinese, chiuso 25-12, i siciliani hanno dominato il secondo, chiudendo sul 39-39 a metà gara. Il tentativo di fuga nel terzo periodo sul 45-53 è stato ricucito dalla Fiat, prima del concitato finale descritto. Ottima prestazione di Dj White (23 punti) per Torino, supportato dal solito Washington, autore di 16 punti con 17 rimbalzi e 8 falli subiti. Per Capo d’Orlando, oltre a Ivanovic, bella prova di Diener (18) e Archie (15), con Delas poco incisivo in attacco ma decisivo nel finale. Successo che permette agli orlandini di agganciare Sassari al quarto posto, staccando proprio Torino, fermata ancora una volta dai siciliani, sempre vittoriosi in serie A contro i piemontesi.
TORINO-CAPO D’ORLANDO 91-92 (25-12, 39-36, 68-66)
FIAT TORINO: Wilson 12, Harvey 6, Wright 9, White 23, Parente, Alibegovic 11, Poeta 12, Washington 16, Okeke ne, Mazzola 2, Vitale ne, Crespi ne. Allenatore: Vitucci.
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Munafo ne, Fallo ne, Tepic 3, Iannuzzi 13, Laquintana 9, Perl, Nicevic ne, Delas 2, Diener 18, Ivanovic 23, Archie 15, Stojanovic 9. Allenatore: Di Carlo.
ARBITRI: Biggi-Weidmann-Calbucci.
NOTE: Tiri liberi: TORINO 25/29, Capo d’Orlando 11/14. Usciti per 5 falli: Archie
