L’Olimpia tiene testa a lungo ai detentori del trofeo, arrendendosi solo nel finale: 85-91
MILANO – A 6 centimetri dai sovrani. Milano rimane attaccata al Real, dopo averlo soverchiato, guarda negli occhi i detentori del titolo ma deve cedere (85-91) ai tentacoli dell’omone e al genio dell’omino, l’infinito pivot Tavares e il genio tascabile di Campazzo, che dominano la serata fino al 40′. Ma l’Armani ha vissuto una serata solidissima, col picco di James e Micov (41 punti in due) e una presenza tattica e agonistica da sfida di alto livello. Che lascia intatte le promesse per il resto della stagione.
Elettrica dalla palla a due, l’Armani schizza via dai blocchi a velocità doppia. Il biglietto da visita lo consegna Nedovic, che stoppa Rudy e stappa da tre, il talento di James e la sapienza di Nedovic squassano la difesa blanca con Llull che sale subito a due falli con Tavares. E senza i 221 centimetri del capoverdiano, l’Armani può esplodere in un parziale da 13-1 in 3′ per il 23-10 sigillato da una schiacciata volante di Brooks. Il neoazzurro è ovunque in difesa, è lì che Pianigiani l’ha preparata a dovere, lasciando al Real i tiri che non vuole e mandando i blancos a sbattere contro gli aiuti: +15 alla prima pausa, ma i campioni hanno infinite risorse a cominciare da Anthony Randolph, che quando Brooks va a rifiatare trivella il povero Kuzminskas con 13 punti nel solo secondo quarto. Sul 40-34 l’Armani pesca le triple di Jerrells e del ritrovato Bertans per tornare a +13, soprattutto alimenta i suoi centri quando Laso abbassa il quintetto con Randolph finto “5”, ma le percentuali da fuori si abbassano (Nedovic 1/5 da tre alla pausa, e Armani al 35% dopo il 60% del primo quarto). L’esperienza di Campazzo e Carroll è sufficiente a riportare il Real a meno 9 all’intervallo lungo.
Il ritorno di Tavares è un problemone, perché i campioni sigillano l’area e l’Olimpia impila ferri dall’arco, anche con buoni tiri. Il momentaneo gol dall’angolo di Micov è un pannicello caldo perché, se Llull è in serata no, Fernandez invece si sveglia e firma, da tre, il riaggancio. Il capoverdiano terrorizza ogni tentativo al ferro di Gudaitis e soci, poi appoggia e schiaccia per il 57-61 a 27′, con Milano in bambola totale. Tocca a James prendersi le responsabilità da risolutore solitario: tripla e liberi, poi assist per la schiacciata del pari a 64 di Brooks, ma la temperatura agonistica è cambiata, e le provocazioni di Rudy ne sono la prova più tangibile: i 54 punti incassati nei due quarti centrali, invece, la ferita più viva. Sangue e arena nell’ultimo quarto, che Laso comincia con Reyes spompo: James e Micov sono leonini nel tenere l’AX al gancio, soprattutto l’americano nel rispondere ai colpi del demonietto Campazzo. La spacca lui, con la tripla dell’80-84 al 38’41”, dopo che il serbo, sfinito, ne spreca una comodissima per il +2.
Olimpia Milano-Real Madrid 85-91 (28-13, 22-28, 14-26, 21-24)
Armani: James 21, Micov 20, Gudaitis 13, Tarczewski 8
Real: Randolph 25, Campazzo 21, Carroll e Tavares 12
