Tanti giocatori andranno via, si ripartirà dal nucleo azzurro. Coach: Trinchieri e Pianigiani in cima alla lista
MILANO – Sarà rivoluzione. La Milano del basket si è risvegliata con in bocca il sapore di una delusione difficile da mandare giù. Un fallimento in piena regola quello sancito con l’eliminazione nella semifinale playoff contro Trento. Uscita di scena che fa il paio con la deludente campagna europea termina con l’ultimo posto nel maxi girone di Eurolega. Non bastano i due trofei conquistati (Supercoppa e Coppa Italia) per salvare una stagione iniziata sotto ben altre aspettative, adesso è ora di programmare il futuro. A partire dalla panchina, dove non ci sarà più Jasmin Repesa. I legali del club e del tecnico sono già al lavoro per transare il restante anno di contratto che ancora lega l’allenatore croato all’Olimpia.
REPESA VIA, UN ITALIANO IN PANCHINA – Il presidente Proli, con toni pacifici ma con parole forti, ha fatto intendere che qualcosa cambierà per evitare nuove “figure imbarazzanti”: non vuole reagire d’istinto, metabolizzerà la delusione e, dopo un summit con il patron Giorgio Armani, farà le dovute considerazioni. Sono tutti sotto esame, il primo a pagare sarà Repesa. A lui si imputano diversi errori cruciali, ma gli si riconosce il merito di essere l’allenatore più vincente degli ultimi 20 anni di Olimpia. Pensare però di riproporlo sulla panchina di Milano, con un tifo apertamente schierato contro di lui, appare un azzardo di cui questa EA7 non ha proprio bisogno. Tanto che nelle ultime settimane sono stati valutati diversi profili per la sostituzione: piace Trinchieri, che si sta giocando lo scudetto in Germania con il Bamberg, ha colpito l’etica di Buscaglia (fresco però di rinnovo con Trento) e non è da escludere dalla gara nemmeno Pianigiani. Per restare agli italiani. All’estero si valutano Plaza, Sito Alonso e Jasikevicius. Non è certo di restare nemmeno il gm Portaluppi: in settimana incontrerà Proli e faranno il punto della situazione per capire se ha senso continuare insieme oppure ristrutturare l’assetto della società.
GIOCATORI DA CAMBIARE – Cambieranno infine tanti giocatori: verrà confermato il blocco italiano, escluso Gentile, con cui si cercherà una soluzione pacifica; resteranno Simon e Kalnietis e si tratterà per prolungare il contratto con Tarczewski. A breve verrà ufficializzato l’addio di Raduljica, poi sarà la volta di Hickman. Sanders va verso il Fenerbahce, McLean ha richieste economiche molto alte, al posto di Macvan arriverà un lungo ben più atletico, probabilmente M’Baye da Brindisi. Dragic è ben voluto all’interno del club, ma ha un contratto troppo oneroso per essere confermato, soprattutto in caso di addio di Repesa.
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MILANO – Sarà rivoluzione. La Milano del basket si è risvegliata con in bocca il sapore di una delusione difficile da mandare giù. Un fallimento in piena regola quello sancito con l’eliminazione nella semifinale playoff contro Trento. Uscita di scena che fa il paio con la deludente campagna europea termina con l’ultimo posto nel maxi girone di Eurolega. Non bastano i due trofei conquistati (Supercoppa e Coppa Italia) per salvare una stagione iniziata sotto ben altre aspettative, adesso è ora di programmare il futuro. A partire dalla panchina, dove non ci sarà più Jasmin Repesa. I legali del club e del tecnico sono già al lavoro per transare il restante anno di contratto che ancora lega l’allenatore croato all’Olimpia.
REPESA VIA, UN ITALIANO IN PANCHINA – Il presidente Proli, con toni pacifici ma con parole forti, ha fatto intendere che qualcosa cambierà per evitare nuove “figure imbarazzanti”: non vuole reagire d’istinto, metabolizzerà la delusione e, dopo un summit con il patron Giorgio Armani, farà le dovute considerazioni. Sono tutti sotto esame, il primo a pagare sarà Repesa. A lui si imputano diversi errori cruciali, ma gli si riconosce il merito di essere l’allenatore più vincente degli ultimi 20 anni di Olimpia. Pensare però di riproporlo sulla panchina di Milano, con un tifo apertamente schierato contro di lui, appare un azzardo di cui questa EA7 non ha proprio bisogno. Tanto che nelle ultime settimane sono stati valutati diversi profili per la sostituzione: piace Trinchieri, che si sta giocando lo scudetto in Germania con il Bamberg, ha colpito l’etica di Buscaglia (fresco però di rinnovo con Trento) e non è da escludere dalla gara nemmeno Pianigiani. Per restare agli italiani. All’estero si valutano Plaza, Sito Alonso e Jasikevicius. Non è certo di restare nemmeno il gm Portaluppi: in settimana incontrerà Proli e faranno il punto della situazione per capire se ha senso continuare insieme oppure ristrutturare l’assetto della società.
GIOCATORI DA CAMBIARE – Cambieranno infine tanti giocatori: verrà confermato il blocco italiano, escluso Gentile, con cui si cercherà una soluzione pacifica; resteranno Simon e Kalnietis e si tratterà per prolungare il contratto con Tarczewski. A breve verrà ufficializzato l’addio di Raduljica, poi sarà la volta di Hickman. Sanders va verso il Fenerbahce, McLean ha richieste economiche molto alte, al posto di Macvan arriverà un lungo ben più atletico, probabilmente M’Baye da Brindisi. Dragic è ben voluto all’interno del club, ma ha un contratto troppo oneroso per essere confermato, soprattutto in caso di addio di Repesa.