Nella sua ultima gara il campione ha portato i suoi Los Angeles Lakers alla vittoria contro gli Utah Jazz con una prestazione-show. Grande commozione e pubblico in delirio
LOS ANGELES – Lacrime, abbracci, emozioni a non finire, ma soprattutto una prestazione da urlo, la migliore della stagione, con 60 punti segnati. Dopo 20 anni Kobe Bryant dà l’addio all’Nba da grande campione, in un palazzetto pieno fino all’inverosimile, con il pubblico in delirio. La sua ultima gara “Black Mamba” la gioca sul parquet di casa, allo Staples Center, dove i suoi Los Angeles Lakers affrontanno e battono gli Utah Jazz (99-96), cogliendo la 17ma vittoria di un campionato catastrofico.
Bryant entra in campo con gli occhi lucidi mentre osserva il video tributo che ripercorre la sua carriera, proiettato sui maxi schermi. E la commozione aumenta quando per celebrarlo arriva un’altra leggenda dei Lakers, Magic Johnson, che chiede ai fan di “farsi sentire con l’ovazione più lunga di sempre”. E poi ci sono i messaggi di altri campioni come Shaquille O’Neil, Carmelo Anthony, LeBron James, e la star del cinema Jack Nicholson. Mentre l’allenatore Byron Scott afferma: “E’ la sua serata, vogliamo che si diverta il più possibile”.
Ad aprire i giochi di una notte a metà tra lacrime e sorrisi è Flea, il bassista dei Red Hot Chili Peppers fanatico dei Lakers, che suona l’inno nazionale. Gli Utah, anche se in palio ci sono i playoff, fanno solo da comparsa, la serata è tutta per Kobe, e a ogni suo canestro il palazzetto esplode. “Gli applausi questa volta sono per qualcosa in più del suo talento – dice il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti – Sono per gli innumerevoli ricordi che lascia a una generazione intera di fan, ispirati dalla tenacia che ha portato in campo ad ogni partita”. Per partecipare alla sua ultima prestazione con la casacca dei Lakers i tifosi hanno sborsato almeno 800 dollari. Il suo sponsor, Nike, ha deciso di celebrare la carriera del cestista con un video, The conductor, mentre la rete è stata invasa da saluti e ringraziamenti da ogni parte del mondo con l’hashtag #MambaDay e #ThankYouKobe.
L’annuncio del ritiro a fine stagione era arrivato il 29 novembre, con una lettera struggente: “Caro basket, sono pronto a lasciarti – aveva scritto Bryant – Cuore e mente lottano ma il corpo sa che è il momento di dire addio”. Il campione di Filadelfia ha messo a segno numeri da record, che lo rendono uno dei giocatori più forti di sempre: quasi 49 mila minuti giocati, oltre 33 mila punti segnati, cinque titoli Nba e due ori olimpici con il Dream Team in bacheca. E Kobe non ha deluso nemmeno all’ultimo atto, offrendo una prestazione da incorniciare. Un addio che lo conferma tra i fenomeni del basket di tutti i tempi.
