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Alle spalle della EA7 si forma un terzetto: la Grissin Bon fa suo il testa a testa con l’Umana Venezia, la Sidigas passa a Pesaro e la Dolomiti Energia regola Capo d’Orlando. Cantù travolge Sassari, successi all’extratime per Torino e Varese rispettivamente su Cremona e Brindisi. Stasera Caserta-Pistoia

ROMA – La testa sarà stata anche all’Eurolega e al doppio appuntamento di settimana, ma Milano non si lascia distrarre in campionato e, come da pronostico, centra il poker passando a Montichiari contro la neopromossa Brescia (97-80). L’Ea7 comanda per 40 minuti, tiene a casa per allenarsi Gentile e Hickman, concede minuti di esperienza a Simone Fontecchio, resiste a tutti i numerosi tentativi di rimonta della Leonessa e vince segnando tanto (per Simon record di punti in campionato: 26), tirando bene, sopravvivendo a qualche distrazione e alle palle perse.

IN TRE INSEGUONO LA CAPOLISTA – Alle spalle dei campioni d’Italia c’è ora un terzetto formato da Avellino, Reggio Emilia e Trento. La Sidigas, spinta dalla ‘mano calda’ di Ragland, a referto con 21 punti, espugna per 60-55 il parquet della Consultinvest Pesaro, la Grissin Bon sfrutta il pubblico di casa per battere 85-79 una seria pretendente al ruolo di anti-Milano come l’Umana Venezia, mentre la Dolomiti Energia spegne gli entusiasmi della Betaland Capo d’Orlando, che dopo aver finalmente rotto il ghiaccio cede per 85-76 sotto i colpi di Jefferson e Flaccadori, entrambi in tabellino con 14 punti. E’ necessario l’overtime per decidere le altre due partite: la Fiat Torino la spunta per 85-82 sulla Vanoli Cremona, così come l’Openjobmetis Varese piega 91-81 l’Enel Brindisi. Nel posticipo della domenica vittoria rotonda per la Red October Cantù, che mette al tappeto il Banco di Sardegna Sassari per 90-69 con 20 punti di Pilepic. La quarta giornata si completerà con Pasta Reggia Caserta-The Flexx Pistoia, nel Monday Night televisivo.

BRESCIA-MILANO 90-87 – Milano continua la sua campagna senza macchia: vince il derby a Brescia (80-97), resta imbattuta in campionato (quattro su quattro) e porta a otto i successi stagionali. Senza Gentile e Hickman, rimasti a lavorare a Milano in vista del tour de force di questa settimana (martedì e giovedì le sfide di Eurolega contro Olympiacos e Real Madrid, domenica Caserta) l’Olimpia mostra tutti i suoi pregi (roster sterminato e talento spalmato su ogni lato del campo) ma anche i suoi difetti, in primis quello di riuscire a tenere alta la concentrazione per tutti i 40′ anche quando il livello del gioco si abbassa. Alla fine, trascinata da un immenso Simon (26 punti, 7 rimbalzi e 3 assist), l’EA7 porta a casa il successo che la mantiene capolista solitaria della serie A. La Germani dell’ex Moss fa un figurone nonostante la sconfitta (la terza consecutiva), non sempre sulla sua strada troverà uno squadrone come Milano e in più coach Diana ha anche l’alibi di essersi presentato all’appuntamento con alcuni uomini chiave (Luca Vitali debilitato dalla febbre su tutti, ma anche Moore e Passera) in condizioni fisiche non ottimali.

La partita è bella perché Brescia non molla mai, anche quando va sotto di brutto. Milano infatti sembra volerla chiudere presto (3-17, 6-20) con una prima scarica di triple (3 di Simon e una a testa per Dragic e Raduljica) ma poi soffre contro la zona che produce recuperi (8) e un 10-3 targato Landry che riporta la squadra di casa a contatto (16-23). La rimonta di Brescia continua ad inizio secondo quarto, Moore con 8 punti praticamente in fila scrive il -1 (26-27) con Repesa imbufalito in panchina per le troppe palle perse (10 nei primi 12′). Il time out scuote l’EA7 che riprende a martellare dalla distanza, ancora Simon, Dragic e Cinciarini fanno +17, un gioco da tre punti di un concretissimo Pascolo (11 punti, 9 rimbalzi e 3 assist) vale il +18 (32-50) che suona quasi come una sentenza. Alla pausa lunga Milano segna più da tre (10/18) che da due (8/13). La ripresa è simile. Milano tocca il +19 ad inizio terzo quarto con il solito Simon (34-53), resta in controllo con Dragic (16+8 rimbalzi) fino al 48-65 e poi di colpo si ferma. Brescia ne approfitta, Moore (26 punti, 8 rimbalzi e 6 assist), Michele Vitali e Landry firmano il parziale che riporta la Germania a -5 (64-69 a -1’30”) riaccendendo le speranze del pubblico di casa. L’EA7 chiude il quarto con un 6-1 targato ancora Simon che poi ad inizio dell’ultimo periodo mette la sesta tripla della sua partita per il +15 (65-80) che fa scorrere in anticipo i titoli di coda.

GERMANI BASKET BRESCIA-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 80-97 (16-23, 34-50, 65-75)
Brescia: Moore 26 (3/7, 4/8), Passera (0/1, 0/3), Berggren 10 (4/7, 0/1), Cittadini 1, Bruttini, L. Vitali 3 (0/1, 0/1), Landry 18 (0/2, 5/13), Nyonse ne, Bolis ne, M. Vitali 14 (2/2, 2/4), Moss 7 (2/5, 1/6), Bushati 1 (0/2 da tre). All: Diana
Milano: McLean 6 (2/3, 0/1), Fontecchio 4 (2/4), Kalnietis 5 (1/3, 1/3), Raduljica 5 (0/2, 1/1), Dragic 16 (2/3, 4/6), Macvan 7 (2/4), Pascolo 11 (4/6), Cinciarini 5 (1/2, 1/1), Sanders 12 (3/5, 2/5), Abass (0/2 da tre), Cerella, Simon 26 (3/4, 6/12). All: Repesa
Arbitri: Begnis, Vicino e Attard
Note: Tiri da 2: Brescia 11/25 (44%), Milano 20/36 (56%) – Tiri da 3: Brescia 12/38 (32%), Milano 15/31 (48%) – Tiri liberi: Brescia 22/32 (69%), Milano 12/14 (86%) – Rimbalzi: Brescia 28 (19 RD, 9 RO), Milano 45 (32 RD, 13 RO).

REGGIO EMILIA-VENEZIA 85-79  Terza vittoria (85-79) in quattro gare per la Grissin Bon, che ancora una volta grazie ai suoi italiani (Cervi 19 punti, Aradori 19, Della Valle autore dello spunto decisivo) conquista al Paladozza di Bologna i due punti superando una Reyer Venezia apparsa sottotono. Al fulmineo 11-2 degli emiliani (due “bombe” di Della Valle) in due minuti prova a rispondere Tonut, ma l’intensità biancorossa in difesa è alta, e al 7′ il tabellone recita 15-6. Sul finire di frazione però la Reyer arriva al -3, quindi in avvio di secondo quarto impatta con una conclusione dalla lunga di Tonut e da lì il parziale si snoda sostanzialmente in equilibrio. Negli ultimi secondi però, con Cervi in evidenza, Reggio si costruisce un piccolo bottino e all’intervallo lungo arriva con cinque lunghezze di margine. Al ritorno sul parquet la Grissin Bon prova a prendere il largo e due “bombe” consecutive di Aradori e una schiacciata in contropiede di Lesic valgono il massimo vantaggio (58-46) all’8′, margine che i biancorossi mantengono sino alla conclusione del periodo. Il distacco resta inalterato nell’ultimo periodo, i lagunari abbozzano una reazione tornando a -6, ma è Della Valle a chiudere la questione con 5 punti di fila rispendendo Venezia a un -13 da cui non riesce a riprendersi.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA-UMANA VENEZIA 85-79 (19-16, 40-35, 65-52)
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 18, Needham 9, Polonara 5, James 6, Della Valle 14, De Nicolao 2, Strautins, Cervi 19, Lesic 7, Gentile 5. Allenatore: Menetti.
UMANA REYER VENEZIA: Haynes 13, Hagins 6, Ejim 2, Peric 9, Bramos 6, Tonut 15, Visconti ne, Filloy, Ress, Ortner 4, Viggiano 4, McGee 20. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Mazzoni-Biggi-Caiazza.
NOTE: Tiri liberi: Reggio Emilia 20/25, Venezia 14/18. Uscito per 5 falli: nessuno.

PESARO-AVELLINO 55-60  La Sidigas Avellino passa agevolmente sul campo di Pesaro legittimando le sue ambizioni di vertice. La Consultinvest replica le due sconfitte consecutive precedenti, reggendo il confronto soltanto per metà gara (28-27). Lo strappo decisivo, infatti, arriva in apertura di terzo quarto. Un paio di missili dall’arco del solito Ragland e altrettanti pick and roll con Fesenko protagonista (nell’unico sprazzo di particolare efficacia) e Avellino, col doppio play in campo, confeziona il parziale di 10-0 che gli consente di portarsi sul 30-39 al 24′, quanto basta per presentarsi in vantaggio nel rush finale, dopo oltre metà gara in perfetto equilibrio, soprattutto per gli errori al tiro di entrambe le squadre (40% per Pesaro e 34% per gli ospiti al 20′). Pesaro però ha la forza di rientrare con gli unici tre punti di Jasaitis, 44-47 al 35′, ma allora ci pensa Leunen (46-55 al 37′) a chiudere il conto con un altro paio di missili dalla distanza. Strepitosa la prova di Ragland (21 punti), ben contornato da Leunen (14 punti) mentre tra i pesaresi si salvano solo Harrow e Jones.

CONSULTINVEST PESARO-SIDIGAS AVELLINO 55-60 (15-14, 28-27, 38-45)
CONSULTINVEST PESARO: Fields 6, Crescenzi ne, Gazzotti, Cassese ne, Thornton 8, Jasaitis 3, Ceron, Bocconcelli ne, Jones 17, Nnoko 2, Zavackas 2, Harrow 17. Allenatore: Bucchi.
SIDIGAS AVELLINO: Zerini, Ragland 21, Green 3, Esposito ne, Leunen 14, Cusin 2, Severini, Randolph 10, Obasohan, Fesenko 6, Parlato ne, Thomas Adonis 4. Allenatore: Sacripanti.
ARBITRI: Seghetti-Rossi-Quarta.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 3/5, Avellino 6/12. Usciti per cinque falli: nessuno.

TRENTO-CAPO D’ORLANDO 85-76 – Una Dolomiti Energia convincente, anche se brillante solo a tratti, supera la Betaland Capo d’Orlando e si conferma così nel gruppo delle seconde della classe, al termine di una gara condotta quasi per intero, ma rimasta comunque aperta fino al 38′. Merito soprattutto dell’ottima performance del team allenato da Gennaro Di Carlo, che grazie ad un attacco ben organizzato (22 assist), alla serata di grande vena di Mario Delas (19) e alle fiammate di un Drake Diener (10) in progresso nel suo percorso di rientro dal lungo stop, non ha mai mollato i padroni di casa, trascinati in apertura di gara da Flaccadori, nella fase centrale dalla supremazia a rimbalzo e dalla crescita della loro difesa, e nel finale dalla leadership di Craft e dalla buona predisposizione al sacrificio di tutto il collettivo.

DOLOMITI ENERGIA-BETALAND CAPO D’ORLANDO 85-76 (31-25, 45-39, 61-54)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Bernardi ne, Craft 10, Jefferson 14, Baldi 11, Moraschini 2, Forray 4, Flaccadori 14, Lovisotto ne, Gomes 9, Hogue 11, Lighty 10, Lechthaler. Allenatore: Buscaglia.
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Galipo’ ne, Fitipaldo 7, Iannuzzi 6, Laquintana 12, Perl 10, Nicevic ne, Delas 19, Diener 10, Archie 6, Stojanovic 6, Munafo’ ne. Allenatore: Di Carlo.
ARBITRI: Bettini-Lo Guzzo-Perciavalle.
NOTE: Tiri liberi: Trentino 18/25, Capo d’Orlando 13/18. Uscito per cinque falli: Flaccadori.

TORINO-CREMONA 85-82 d1ts  La Fiat Torino piega la Vanoli Cremona al termine di una partita pazza, terminata dopo un supplementare: dopo i primi 20′ di gioco i due punti sembravano ormai in cassaforte per Torino, portatasi sul 48-30 grazie ad un ottimo gioco in attacco e alla pessima prova degli avversari. Al rientro in campo Cremona ha costruito con le triple di Gaspardo, York e Mian e il gioco in area di Biligha il parziale che ha riaperto il match. Vitucci deve affidarsi a Wright e Poeta per tenere a distanza i lombardi. Dopo aver acciuffato i supplementari grazie a un canestro di Mian, valutato da 2 punti dall’instant replay, Cremona ha provato il colpaccio, scontrandosi però contro la freddezza di Wright e le ottime percentuali dalla lunetta della Fiat: l’ultimo sussulto della squadra di Pancotto è stata la tripla di Turner per l’83-82 con 23″ da giocare. Due tiri liberi di Poeta e gli errori in attacco di Cremona sono valsi l’85-82 finale: per Torino 19 punti per Dj White, 16 a testa per Poeta e Wright mentre per la Vanoli è stato Biligha il miglior realizzatore con 21 punti, seguito da Mian con 10.

FIAT TORINO-VANOLI CREMONA 85-82  d1ts (22-18, 48-30, 59-52, 74-74)
FIAT TORINO: Wilson 8, Harvey 9, Wright 16, White 19, Parente ne, Alibegovic 6, Poeta 16, Washington 6, Okeke ne, Fall, Mazzola 5, Crespi ne. Allenatore: Vitucci.
VANOLI CREMONA: Amato 5, Mian 10, Gaspardo 7, Wojciechowski 5, Biligha 21, Turner 6, York 9, Thomas Omar Abdul 6, Thomas TaShawn 6, Holloway 7. Allenatore: Pancotto.
ARBITRI: Sabetta-Baldini-Grigioni.
NOTE: parziali . Tiri liberi: Torino 21/22, Cremona 10/15. Uscito per cinque falli: Holloway.

VARESE-BRINDISI 91-81 d1ts – La Openjobmetis Varese conquista due punti in maniera un po’ rocambolesca, riaprendo una partita sostanzialmente già chiusa a favore dell’Enel Brindisi, che a una manciata di secondi dalla fine guidava con tre punti di margine. Il tiro della disperazione di Kangur a filo di sirena ha mandato però le due squadre al supplementare (76-76), dove i padroni di casa hanno spazzato via gli avversari, evidentemente sotto choc, con un parziale di 11-0 (87-76 al 43′) ed è quanto le basta per conquistare il successo. Una vittoria arrivata al termine di un incontro in cui Varese ha sempre inseguito: 15-22 alla prima sirena, 33-40 alla seconda e ancora 52-56 al terzo periodo.

OPENJOBMETIS VARESE-ENEL BRINDISI 91-81 D1TS (15-22, 33-40, 52-56, 76-76)
OPENJOBMETIS VARESE: Anosike 5, Maynor 18, Avramovic 9, Pelle 10, Bulleri ne, Cavaliero 4, Campani 4, Kangur 11, Canavesi ne, Ferrero ne, Eyenga 18, Johnson 12. Allenatore: Moretti.
ENEL BRINDISI: Agbelese 10, Scott 18, Carter 15, English 8, Fiusco ne, Cardillo 2, Donzelli, M’Baye 17, Sgobba ne, Spanghero, Goss 11. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Aronne-Paglialunga-Sahin.
NOTE: Tiri liberi: Varese 19/31, Brindisi 12/16. Usciti per 5 falli: Agbelese, Goss.

CANTU’-SASSARI 90-69 – Vittoria schiacciante per Cantu’, che controlla la gara fino al terzo quarto poi dilaga nell’ultima frazione. Inizia bene Cantu’ che va a + 5 nei primi 4 minuti. Il nuovo play Waters fa 3/3 al tiro e Travis porta i brianzoli sul massimo vantaggio (+7 al 7′). La seconda frazione si apre con 5 falli fischiati a Cantu’ in 60 secondi. Tensione e confusione per i padroni di casa dopo un tecnico a Pilepic. Sassari ne approfitta, recupera lo svantaggio e al 14′ sorpassa i lombardi (34-36) grazie alle penetrazioni in area di Stipcevic. Ma Cantu’ recupera la concentrazione e, grazie al bel gioco di Pilepic (miglior marcatore con 20 punti) va negli spogliatoi avanti di 2. Il terzo quarto vede i locali prendere sempre piu’ fiducia, mentre la squadra sarda schiera una zona poco efficace e in attacco non trova organizzazione nel tiro. Cantu’ vola sul +13 complice il nervosismo di Sassari, con Savanovic che si fa fischiare un tecnico e esce per 5 falli. Nell’ultimo quarto con una buona circolazione di palla e rimbalzi in attacco, la formazione di casa prende il largo.

RED OCTOBER CANTU’-BANCO DI SARDEGNA 90-69 (30-25, 51-49, 72-59)
RED OCTOBER CANTU‘: Baparape’ ne, Parrillo, Lagana’ ne, Pilepic 20, Waters 8, Callahan, Kariniauskas, Darden 17, Quaglia ne, Travis 14, Johnson 15, Lawal 16. Allenatore: Kurtinaitis.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Lacey 6, Johnson-Odom 11, Devecchi 5, D’Ercole, Sacchetti 4, Lydeka ne, Savanovic 13, Carter, Stipcevic 13, Olaseni 17, Ebeling ne, Monaldi. Allenatore: Pasquini.
ARBITRI: Lanzarini-Sardella-Calbucci.
NOTE: Tiri liberi: Cantu’ 17/21, Sassari 20/25. Uscito per cinque falli: Savanovic.

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