L’Umana si fa sorprendere in casa da Cantù, l’EA7 cede alla Grissin Bon (non convalidato canestro di Hummel per il possibile overtime sulla sirena), la Vanoli continua a stupire (contro Bologna sesto successo di fila). Caserta regola Pesaro, Brindisi passa a Capo d’Orlando
ROMA – La caduta delle grandi nella decima giornata di serie A1. Dopo il rumoroso ko interno con Trento di Sassari, fischiata dai propri tifosi, arrivano anche le sconfitte di Venezia (colpo di Cantù per 95-103 al Taliercio finora imbattuto) e di Milano a Reggio Emilia: 74-72 il finale, con gli ultimi sette secondi che hanno costretto due volte gli arbitri a fare ricorso all’instant replay. Ora al comando sono in quattro: oltre all’EA7 e a Trento c’è la sempre più sorprendente Cremona (il 73-63 a Bologna vale la sesta vittoria consecutiva) e la stessa Grissin Bon. A queste quattro potrebbe aggiungersi Pistoia, impegnata in uno dei due monday night a Torino (l’altro è Varese-Avellino). Torna al successo Caserta (73-69 contro Pesaro), Brindisi sale passando 77-74 a Capo d’Orlando.
MILANO, SETTE SECONDI FATALI – Finisce al PalaBigi la minifuga di Milano, che ora si ritrova sempre in testa ma in compagnia di altre tre squadre. Tra cui la Grissin Bon, che al termine di 40′ equilibrati si impone 74-72. Reggio parte bene e va subito a +13 al primo quarto, Milano recupera ma insegue per tutta la partita. Da raccontare gli ultimi sette secondi: sul 72-69 per la squadra di Menetti, è Cinciarini ad avere a disposione tre liberi proprio sotto la curva che lo ha esaltato per tre anni. Ne mette a segno due, dall’altra parte Della Valle invece non fallisce il viaggio in lunetta. A cinque secondi dalla fine è 74-71, Milano ha la palla in attacco e Sinils commette un fallo ingenuo e inutile all’angolo su Gentile (18 punti per lui alla fine). Primo instant replay e tre liberi assegnati a 39 centesimi dalla sirena al capitano dell’Olimpia, che dopo aver sbagliato il primo e messo a segno il secondo scaglia sul ferro il terzo: il tap-in di Hummel per il possibile l’overtime è sulla sirena, ma l’instant chiamato dagli arbitri non lascia dubbi: canestro non valido, è festa reggiana.
Grissin Bon Reggio Emilia-EA7 Milano 74-72 (21-8, 33-25, 50-46)
Reggio Emilia: Aradori 6, Bonacini ne, Polonara 2, Lavrinovic 8, Della Valle 9, De Nicolao 17, Pechacek 2, Veremeenko 11, Kaukenas 9, Silins 10, Gentile ne. All.: Menetti.
Milano: McLean 6, Lafayette 8, Gentile 18, Amato ne, Cerella ne, Macvan, Magro ne, Cinciarini 12, Jenkins 5, Hummel, Barac 6, Simon 17. All.: Repesa.
Arbitri: Lamonica-Mattioli-Ursi.
Note – Tiri da tre: Reggio Emilia 8/25, Milano 7/29; tiri liberi: Reggio Emilia 20/24, Milano 19/25; rimbalzi: Reggio Emilia 31, Milano 41. Uscito per 5 falli: Kaukenas.
CREMONA SUONA LA SESTA, VENEZIA PRIMO KO IN CASA – Anche la Virtus Bologna si inchina alla Vanoli Cremona (73-63) che ottiene la sua sesta vittoria consecutiva. Un ruolino incredibile per la squadra di coach Cesare Pancotto che viaggia stabilmente nelle zone alte della classifica pur essendo partita con l’obiettivo salvezza. Contro la Virtus è stata una partita dura per Cremona che ha spesso dovuto rincorrere. Infatti le V nere sono partite meglio, per poi calare nel secondo quarto. La chiave del match è arrivata allo scadere del terzo quarto con Cremona sotto di cinque punti a 4 secondi dalla fine. In quel momento la differenza l’ha fatta McGee, autore di 7 punti in pochi secondi (20 alla fine, 18 per Cusin) grazie anche al fallo tecnico fischiato alla panchina di Bologna. Nell’ultimo parziale Cremona ha controllato grazie a una difesa impeccabile chiudendo senza difficoltà con dieci punti di vantaggio. Un super Abass da 34 punti e 44 di valutazione trascina Cantù a una meritata impresa al Taliercio, finora inviolato in campionato. Ma è tutta l’Acqua Vitasnella a impressionare, nella sfida con un’Umana Reyer che può recriminare solo per non aver proposto la miglior difesa, suo marchio di fabbrica, di fronte a una squadra comunque letale al tiro (65% dal campo nei primi tre quarti, quelli che decidono la sfida) e capace di esaltarsi nel gioco in velocità. La partita vive di strappi, con Venezia che tocca il 22-15 al 7′, quando Recalcati inizia a dare spazio alla panchina e Cantù ne approfitta. Il parziale di 33-7 per la squadra di Corbani in meno di 8′, a cavallo tra i primi due quarti, dà il +19 (29-48) al 15′ agli ospiti, che sfruttano la precisione nel tiro pesante (sugli scudi Heslip, a quota 22 punti già all’intervallo lungo). Il pressing veneziano permette di andare negli spogliatoi sotto la doppia cifra di ritardo, con due triple di Viggiano che danno il -6 (51-57) al 22′. Da qui, però, Cantù scrive un nuovo 28-10, che chiude virtualmente i conti sul massimo vantaggio (61-85) nel primo minuto dell’ultimo quarto. Venezia ci prova ancora, scendendo fino al -10 (83-93) a 3’40” dalla sirena, ma non basta e solo a risultato acquisito il ritardo viene riportato sotto la doppia cifra.
Vanoli Cremona-Obiettivo Lavoro Bologna 73-63 (14-15, 35-30, 54-52)
Cremona: Southerland 2 , L. Vitali 12, Mian, Gaspardo 3, Cusin 18, Cazzolato, Washington 13, Biligha 3, McGee 20, Turner 2. All. Pancotto.
Bologna: Pittman 6, Fabiani ne, M. Vitali 2, Cuccarolo 2, Gaddy 23, Williams 2, Fontecchio 7, Mazzola 10, Oxilia ne, Fells 4, Odom 7. All. Valli.
Arbitri: Mazzoni, Baldini e Calbucci.
Note – Tiri da tre: Cremona 4/26, Bologna 7/23; Tiri liberi: Cremona 19/25, Bologna 12/17; Rimbalzi: Cremona 38, Bologna 4. Uscito per 5 falli: Pittman. Spettatori 3.400.
Umana Reyer Venezia-Acqua Vitasnella Cantù 95-103 (25-25; 44-53; 61-83)
Venezia: Peric 15, Goss 12, Bramos 9, Tonut 10, Jackson, Visconti ne, Green 13, Ruzzier 12, Owens 13, Simioni ne, Ortner 5, Viggiano 6. All. Recalcati.
Cantù: Berggren 2, Abass 34, Heslip 26, Zugno, Wojciechovski 15, Cesana, Johnson 12, Tessitori, Hasbrouck 2, Hodge 12. All. Corbani.
Arbitri: Di Francesco, Borgioni, Taurino.
Note – Tiri da 2: Umana Reyer 26/47; Acqua Vitasnella 22/32. Tiri da 3: Umana Reyer 10/24; Acqua Vitasnella 14/24. Tiri Liberi: Umana Reyer 13/20; Acqua Vitasnella 17/21. Rimbalzi: Umana Reyer 28; Acqua Vitasnella 29. Falli: Umana Reyer 18; Acqua Vitasnella 21. Fallo antisportivo a Peric (Venezia) al 4’50” del 2/4. Spettatori: 3.337.
CASERTA RITROVA LA VITTORIA, CAPO D’ORLANDO TERRA DI CONQUISTA – Quarta vittoria stagionale per la Pasta Reggia Caserta che davanti al proprio pubblico supera la Consultinvest Pesaro, che resta penultima. In avvio Caserta piazza subito un break di 5-0. Downs ha la mano calda e realizza due triple di fila, ma presto il quintetto di coach Dell’Agnello si inceppa al tiro e senza un play di ruolo fatica a costruire, mentre Pesaro è più precisa e lucida con Daye e Lacey e brucia a fil di sirena i locali (16-15). Nel secondo quarto Caserta torna di nuovo a correre con Cinciarini, autore di 7 punti di fila, ma come nella prima frazione rallenta; Pesaro però, nonostante un Christon ispirato, non allunga. Caserta rientra sul 33-33 nel finale con una tripla quasi da metà campo di Gaddefors. Al rientro sul parquet Downs torna trascinatore con tre triple di fila in pochi minuti, i locali volano così sul +10 (48-38), Pesaro prova a rientrare con Basile (due bombe nel quarto) e Gazzotti ma Caserta chiude sul 57-50. L’inerzia è nelle mani della Pasta Reggia, che con Cinciarini e Jones raggiunge il massimo vantaggio (66-52) e controlla, sia pur con qualche patema di troppo, fino al termine. Brindisi sbanca con merito il PalaFantozzi acuendo la crisi di risultati di una Betaland battuta in casa per la quarta volta consecutiva. Partita a strappi fino a quando, sul 71-68, i biancoazzurri si spengono e Brindisi – ancora priva per infortunio dei due americani Reynolds e Scott – opera il controsorpasso grazie al solito indiavolato Banks. A 9″ dalla sirena Iliesvki fa 1 su 2 ai liberi (74-77) ed il rimbalzo offensivo permette al miglior tiratore, Jasaitis, di avere nelle mani la tripla dell’overtime che, però, termina sul ferro aumentando i rimpianti.
Pasta Reggia Caserta-Consultinvest Pesaro 73-69 (15-16, 33-33, 57-50)
Caserta: Downs 24, Hunt 12, Cinciarini 18, Amoroso, Jones 7, Gaddefors 5, Ghiacci 1, Giuri 6, El Amin, Ingrosso. All.: Dell’Agnello.
Pesaro: Shelton, Basile 9, Gazzotti 10, Lacey 12, Christon 17, Daye 12, Solazzi, Candussi, Walker, Ceron 9. All.: Paolini.
Arbitri: Lanzarini, Aronne, Morelli.
Note – tiri da due: Caserta 16/33, Pesaro 14/42. Tiri da tre: Caserta 8/26, Pesaro 10/29. Tiri liberi: Caserta 17/23, Pesaro 11/15. Rimbalzi: Caserta 50, Pesaro 35. Falli: Caserta 20, Pesaro 22. Spettatori: 3394 per un incasso di euro 25275.
Betaland Capo d’Orlando-Enel Brindisi 74-77 (21-20, 37-44, 56-64)
Capo d’Orlando: Stojanovic 2, Ihring ne, Basile, Ilievski 6, Laquintana 11, Perl 6, Nicevic 2, Jasaitis 17, Metreveli 6, Bowers 10, Oriakhi 14, Galipò ne. All.: Griccioli.
Brindisi: Banks 27, Cournooh 11, Harris 1, Cardillo 4, Milosevic 4, Gagic 17, De Gennaro ne, Zerini 3, Marzaioli, Kadji 10. All.: Bucchi. Arbitri: Filippini, Biggi e Attard.
Note – Tiri da tre: Capo d’Orlando 4/16, Brindisi 7/22; tiri liberi: Capo d’Orlando 12/17, Enel 22/27; rimbalzi: Capo d’Orlando 36, Brindisi 38. Uscito per 5 falli: Metreveli. Spettatori: oltre 2.000.