La Reyer infligge alla squadra di Repesa la prima sconfitta in campionato, ma la Grissin Bon cade a Varese e fallisce l’opportunità di portarsi a -2. Alla Pasta Reggia non bastano 37 punti di Sosa in casa della Fiat. Successi interni anche di Capo d’Orlando e Brescia, Brindisi passa a Pesaro dopo un overtime
ROMA – Finisce dopo undici giornate di campionato l‘imbattibilità dell’EA7 Emporio Armani Milano. Ad imporre l’alt ai campioni d’Italia, al Taliercio di Mestre, è l’Umana Reyer Venezia, alla sua decima vittoria di fila tra Serie A e Champions League. La formazione lagunare sale a quota 16 e aggancia la Grissin Bon Reggio Emilia, che perde il posticipo serale a Varese (82-71) nonostante Aradori chiuda con un bottino personale di 21 punti. Sconfitta in trasferta anche per la Pasta Reggia Caserta: al PalaRuffini, la Fiat Torino sfrutta il fattore campo e stoppa la rivelazione campana a cui non basta una prestazione monumentale di Sosa, che infila 37 punti in 36 minuti di impiego, collezionando alla fine un sontuoso 34 di valutazione. Preziosa affermazione interna per la Betaland Capo d’Orlando: al PalaFantozzi ci lascia le penne anche la The Flexx Pistoia, messa al tappeto innanzitutto dai 39 punti complessivi siglati dalla coppia Archie-Stojanovic. Colpo dell’Enel Brindisi, che viola il campo della Consultinvest Pesaro, dopo un overtime, con 26 punti di Scott e 24 di M’Baye. Germani a valanga in uno dei tanti derby lombardi di Serie A: Brescia non lascia scampo alla Vanoli Cremona, con 24 punti di uno scatenato Landry. Il turno si completa con il Monday Night, in cui la Sidigas Avellino rende visita alla Red October Cantù, alla quale si è appena aggregato l’ex Fortitudo e Roma Lorbek.
VENEZIA-MILANO – Venezia manda un messaggio al campionato: Milano non è imbattibile. Nell’anticipo delle ore 12 dell’undicesima giornata di serie A la Reyer supera la capolista 88-84, infliggendo alla squadra di Repesa la prima sconfitta. Gli inizi travolgenti di primo e terzo quarto da parte dell’Umana recitano un ruolo determinante nell’economia della sfida, anche se l’Olimpia – priva di Macvan e Hickman – non molla e tiene viva la partita fino in fondo. Decisiva risulta poi la migliore vena realizzativa da tre dei padroni di casa, trascinati dai 20 punti di Mcgee (6/9 dalla lunga distanza). La Reyer sale così a quota 16 punti in classifica, a -4 dalla capolista.
UMANA VENEZIA-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 88-84 (34-22, 49-41, 72-61)
Venezia: Haynes 15, Hagins 16, Ejim 7, Peric 11, Bramos 5, Tonut 7, Visconti ne, Filloy 6, Ress 1, Ortner, Viggiano, McGee 20. Allenatore: De Raffaele.
Milano: McLean 11, Fontecchio, Kalnietis 14, Raduljica 9, Dragic 14, Pascolo, Cinciarini, Sanders 15, Abass 10, Cerella ne, Simon 11. Allenatore: Repesa.
Note – Tiri liberi: Venezia 19/24, Milano 16/27. Usciti per cinque falli: Ejim, McGee, Sanders, Simon.
VARESE-REGGIO EMILIA – La Openjobmetis che non t’aspetti, in profonda crisi di risultati (11 sconfitte nelle ultime 12 uscite tra campionato e Fiba Champions League), ma anche la Grissin Bon, seconda forza del campionato, che non t’aspetti. Così l’esito del posticipo serale è imprevisto, con gli emiliani che non riescono a sfruttare la sconfitta della EA7 Milano nell’anticipo di mezzogiorno per riavvicinare la vetta della classifica. Varese ringrazia la sua difesa a zona, mantenuta quasi per l’intera partita, ma soprattutto la prova maiuscola del trentanovenne Bulleri (11 punti in 17′ con 6/6 dalla lunetta); la Grissin Bon, dominata a rimbalzo (40 a 27), paga l’imprecisione di tiro di quasi tutti i suoi giocatori (Della Valle il peggiore con 2 su 12) in una serata affrontata forse senza la necessaria determinazione. L’avvio è piuttosto macchinoso per entrambe le squadre (5-5 al 5′), poi gli attacchi si sciolgono ma la situazione si mantiene in sostanziale parità sino alla prima sirena (21-21). La difesa a zona aiuta Varese che accumula un discreto vantaggio (34-25 al 17′) mentre Reggio Emilia fatica a trovare il bandolo della matassa, due triple di Aradori evitano però il peggio alla formazione di Menetti che va all’intervallo lungo con sole cinque lunghezze di ritardo (38-33). Anche alla ripresa la zona varesina getta manciate di sabbia negli ingranaggi offensivi avversari (44-36 al 24′), però poi le triple di Aradori e Polonara sembrano raddrizzare la situazione (44-41) ma la Openjobmetis, caricata dall’imprevisto andamento della partita, non cede (54-45 al 28′). Anche nell’ultimo quarto la resistenza della formazione di Moretti va al di là delle attese (65-56 al 34′, 69-58 al 36′, 74-61 al 37′ con la tripla di Maynor).
VARESE-REGGIO EMILIA 82-71 (21-21, 38-33, 54-49)
OPENJOBMETIS VARESE: Anosike 10, Maynor 18, Avramovic 8, Pelle, Bulleri 11, Lo Biondo, Cavaliero 10, Kangur 10, Canavesi ne, Ferrero 2, Eyenga 13, Johnson ne. Allenatore: Moretti.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 21, Needham 2, Polonara 12, James 4, Della Valle 12, De Nicolao 6, Strautins ne, Cervi 4, Lesic 8, Gentile 2. Allenatore: Menetti.
ARBITRI: Sahin-Belfiore-Biggi.
NOTE: Tiri liberi: Varese 18/24, Reggio Emilia 25/29. Usciti per cinque falli: Anosike, Pelle, De Nicolao, Cervi.
TORINO-CASERTA – La Fiat Torino torna al successo superando la Pasta Reggia Caserta, che al PalaRuffini si vede infliggere la quarta sconfitta stagionale. Senza Wright, ancora indisponibile per un problema a una caviglia, ma con Poeta recuperato dai malanni alla schiena, la squadra di casa ha tenuto per lunghi tratti della partita il controllo del gioco, senza riuscire mai a mettere definitivamente le mani sul match. Dell’Agnello non ha potuto contare su Bostic, ma ha avuto un Sosa strepitoso, autore di 37 punti, unico casertano in doppia cifra insieme a Giuri (11) e Putney (13): per Torino ottima prova del giovane Mirza Alibegovic, autore di 17 punti con 3/3 da tre punti in 22 minuti, ben supportato da Wilson e Harvey con 15 e 12 punti. Dopo il 67-63 di fine terzo periodo, la partita cambia volto nel quarto: Poeta porta a +9 la Fiat, la Juve Caserta non molla e torna a contatto nel finale, facendo soffrire Torino e tirando per il pareggio con Sosa: l’errore del playmaker casertano vale tre punti d’oro per Torino.
TORINO-CASERTA 80-77 (19-24, 46-40, 67-63)
FIAT TORINO: Wilson 15, Harvey 12, White 10, Parente ne, Alibegovic 17, Poeta 9, Washington 9, Okeke ne, Fall ne, Mazzola 8, Vitale, Crespi ne. Allenatore: Vitucci.
PASTA REGGIA CASERTA: Sosa 37, Riccio ne, Cinciarini 7, Ventrone ne, Putney 13, Gaddefors, Jackson 3, Giuri 11, Cefarelli, Metreveli, Czyz ne, Watt 6. Allenatore: Dell’Agnello.
ARBITRI: Begnis-Di Francesco-Morelli.
NOTE: Tiri liberi: Torino 11/13, Caserta 7/7. Usciti per 5 falli: nessuno.
CAPO D’ORLANDO-PISTOIA – La Betaland Capo d’Orlando continua la striscia di vittorie consecutive in casa (la quinta, record 2007/08 eguagliato) battendo Pistoia. Prestazione da grande giocatore all-around per Stojanovic (19 punti, 8 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate, 2 palle recuperate), 20 punti e 7 rimbalzi per Dominique Archie, 10 rimbalzi per Milenko Tepic impiegato diversi minuti da 4. Si combatte fin dalle prime battute in modo maschio e la terna prova a sedare gli animi computando fallo tecnico ad Archie e Petteway dopo un battibecco (13-15 dopo 7′). Chiuso il primo quarto sul 19-22, il secondo si apre con il massimo vantaggio toscano (+6, 19-25 dopo 12′) poi arriva però la reazione della Betaland, che mette a segno un break di 8-0, che diventa poi di 17-2 (36-27 a 4′ dall’intervallo lungo). Si va negli spogliatoi sul 41-32. Vantaggio che i padroni di casa conservano anche nel terzo periodo, chiuso sul 62-54. Magro mette il -6 in avvio ultimo quarto (62-56), ma due triple consecutive di Fitipaldo riportano la Betaland sul +12 (68-56 a 8′ dalla fine). Stojanovic corre a realizzare in contropiede, subisce il fallo, realizza anche il tiro libero supplementare e Iannuzzi ne mette due facili portando la Betaland sul massimo vantaggio: +17 (73-56 a 4’30” dal termine). Pistoia prova le ultime cartucce, ma il team siciliano gestisce a dovere la situazione.
CAPO D’ORLANDO-PISTOIA 79-64 (19-22, 41-32, 62-54)
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Galipo’ ne, Tepic 6, Fitipaldo 13, Iannuzzi 12, Laquintana, Perl, Nicevic ne, Diener 9, Egwoh ne, Archie 20, Stojanovic 19, Carlo Stella ne. Allenatore: Di Carlo.
THE FLEXX PISTOIA: Reginald 1, Petteway 8, Okereafor 2, Antonutti 3, Di Pizzo ne, Lombardi 12, Crosariol 1, Magro 8, Roberts 6, Moore 11, Boothe 12. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Seghetti-Weidmann-Calbucci
NOTE: Tiri liberi: Capo d’Orlando 13/16, Pistoia 11/14. Uscito per cinque falli: Petteway.
PESARO-BRINDISI – Una Consultinvest sciupona e in vena di leggerezze regala letteralmente la vittoria a Brindisi che s’impone dopo un tempo supplementare, al termine di una lunga rincorsa. Sono due parziali micidiali proprio nel finale, quando ormai Pesaro pregustava il secondo successo consecutivo dall’alto delle sue 13 lunghezze (79-66 al 36′), a rianimare Brindisi. Il primo break di 11-0 che ha portato gli ospiti dal 79-66 al 79-77 in un paio di minuti porta la firma di Scott e Goss, il secondo, quando mancavano appena 45 secondi al termine con un 10-2 che dall’85-77 ha concretizzato i supplementari (87-87), ha visto invece Carter nelle vesti di giustiziere. Sulle ali dell’entusiasmo per l’incredibile rimonta è stato poi facile per i pugliesi con un parziale di 15-9 avere ragione di una Consultinvest frastornata. Eppure Pesaro, complice le difese allegre per 3/4 di gara, aveva più volte raggiunto la doppia cifra di vantaggio (60-50 al 27′, 75-64 al 33′), prima di subire il ritorno dei brindisini. Inutili i 26 punti di Jones e i 21 Harrow, i migliori tra i marchigiani, a fronte di un micidiale Scott (26), ben assecondato da Mbaye (24) e dai vari Goss (15), Carter (17) ed English (15). Infortunio al 15′ al giovane Donzelli che cadendo a rimbalzo ha battuto violentemente il capo, tanto da trasferirlo all’ospedale di Pesaro per accertamenti.
PESARO-BRINDISI 96-102 DTS (21-19, 41-33, 63-59, 87-87)
CONSULTINVEST PESARO: Fields 18, Gazzotti 7, Cassese, Thornton 2, Jasaitis 10, Ceron, Bocconcelli ne, Jones 26, Serpili ne, Nnoko , 12, Zavackas ne, Harrow 21. Allenatore: Bucchi.
ENEL BRINDISI: Agbelese 3, Scott 26, Carter 17, English 15, Fiusco ne, Cardillo, Invidia ne, Donzelli, M’Baye 24, Sgobba ne, Spanghero 2, Goss 15. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Sabetta-Martolini-Borgioni.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 16/21, Brindisi 16/22. Usciti per 5 falli: M’Baye.
BRESCIA-CREMONA – Il derby salvezza se lo aggiudica la squadra di casa che strapazza la Vanoli, salendo così a 10 punti in classifica e lasciando Cremona all’ultimo posto con soli 4 punti. Trascinatore della Germani il play Luca Vitali che in giornata di grazia è riuscito a confezionare qualcosa come 18 assist (conditi con anche 12 punti). L’altro protagonista è stato ancora una volta Landry, in doppia doppia con 24 punti e 12 rimbalzi, ma sono stati sei gli uomini di Brescia ad andare in doppia cifra: questo per dire di una grandissima prova di squadra che nell’ultimo quarto ha addirittura rasentato la perfezione. In una giornata di festa, in un palazzetto sold out, coach Diana si è persino “permesso il lusso” di far esordire in serie A il giovanissimo Alessio Bolis. E in questo contesto, è notte fonda per Cremona. Che in avvio cerca di fare la gara portandosi sul 7-12. D’altronde Brescia fatica a mettere la marcia giusta e solo in chiusura di quarto comincia a trovare la chiave: il parziale si chiude con la squadra di casa avanti 21-10. All’inizio del secondo quarto, ancora la Vanoli prova a spaventare Brescia: il tutto fino a che la Germani non comincia ad alzare l’intensità difensiva. Il parziale si chiude 46-41 con la forza d’inerzia del match che con i fratelli Vitali ispirati comincia pian piano ad essere segnata. Nel secondo tempo la partita assume la sua piega definitiva e Brescia trova il primo vantaggio in doppia cifra sul 57-46. La Vanoli prova a restare in scia con Carlino e Mian ma sull’asse Luca Vitali-Burns il terzo quarto si chiude 64-53. Nell’ultimo parziale è show puro da parte della squadra di casa: apre Bushati con una tripla che porta Brescia ad un parziale di 21-2. E Cremona non si rialza più.
BRESCIA-CREMONA 95-66 (21-20, 46-41, 60-53)
GERMANI BASKET BRESCIA: Moore, Passera ne, Berggren 5, Bruttini, Vitali L. 12, Landry 24, Bolis, Burns 12, Vitali M. 17, Moss 12, Bushati 13. Allenatore: Diana.
VANOLI CREMONA: Amato 5, Mian 3, Gaspardo 7, Harris 14, Carlino 5, Wojciechowski 2, Biligha 7, Turner 6, Thomas TaShawn 3, Holloway 14. Allenatore: Pancotto.
ARBITRI: Lanzarini-Sardella-Bartoli.
NOTE: Tiri liberi: Brescia 8/17, Cremona 9/12. Uscito per cinque falli: nessuno.