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L’Olimpia travolge Capo d’Orlando e riaggancia in vetta Trento e Reggio Emilia. I sardi ritrovano Marquez e Logan e sbancano Caserta. Daye trascina Pesaro contro Venezia. I toscani faticano con Varese. Secondo successo consecutivo per Avellino, Torino in fondo da sola

ROMA – L’EA7 digerisce in fretta l’eliminazione in Eurolega e riaggancia in testa alla classifica della seria A Reggio Emilia e Trento, vincenti rispettivamente negli anticipi contro Brindisi e Bologna. L’Olimpia si rialza dopo la delusione europea e travolge la Betaland Capo d’Orlando per 84-57. Sassari espugna Caserta grazie a duo Logan-Marquez e agguanta momentaneamente Cremona (impegnata nel monday night a Cantù). Venezia cade a sorpresa a Pesaro con i marchigiani trascinati letteralmente dall’ex Nba Daye Austin. Successo casalingo anche per Avellino che ha la meglio su Torino, ora ultima da sola. Il posticipo della domenica sera premia Pistoia, che non molla la vetta della classifica: ma la Tesi Group il successo al fotofonish, battendo 67-65 la Openjobmetis Varese grazie dei 20 punti firmati da Blackshear.

MILANO ALZA LA VOCE – Al Mediolanum Forum di Milano la differenza tra i valori in campo è stata evidente sin dalle prime battute: Milano, infatti è subito scappata (9-2 al 4′) per poi subire l’unico concreto tentativo di rimonta da parte degli ospiti con un Bowers da 10 punti in un lampo (13-12 al 9′), ma un parziale di 13-5 a cavallo tra il primo e il secondo periodo ha creato quel margine che poi la squadra di Jasmin Repesa è riuscito a gestire in tranquillità, realizzando un nuovo break di 13-4 dopo l’intervallo. L’Olimpia si gode un equilibrio ritrovato in attacco, con 5 giocatori in doppia cifra e 43 punti che arrivano dalla panchina, e si concede il lusso di regalare la soddisfazione dell’esordio al giovane Andrea Pecchia, classe 1997; mentre Capo d’Orlando non riesce a produrre punti facili, si impantana in troppe palle perse (19) e va a fondo con bassissime percentuali (39% al tiro). In casa EA7, già orfana di capitan Gentile, però si registra un nuovo infortunio: Robbie Hummel ha sentito un dolore a metà del primo quarto alla spalla sinistra e non è più rientrato in campo. La risonanza magnetica sarà effettuata domani per vedere se sarà necessaria un’operazione chirurgica.

EMPORIO ARMANI MILANO-CAPO D’ORLANDO 84-57 (18-14, 41-28, 67-44)
MILANO: McLean 10, Lafayette 8, Amato, Cerella 6, Macvan 10, Magro 2, Cinciarini 13, Jenkins 10, Hummel 4, Barac 8, Simon 13. Allenatore: Repesa.
CAPO D’ORLANDO: Stojanovic 4, Ihring, Basile, Ilievski 2, Lequintana 11, Perl 9, Nicevic 3, Jasaitis 9, Munastra ne, Bowers 14, Metreveli 2, Oriakhi 3. Allenatore: Griccioli.
ARBITRI: Taurino-Rossi-Noce.
NOTE – tiri da tre: Milano 10/22 ; Capo d’Orlando 3/18. Tiri liberi: Milano 10/13; Capo d’Orlando 10/13. Rimbalzi: Milano 33; Capo d’Orlando 31. Cinque falli: nessuno.

SI RIALZA ANCHE SASSARI – Davanti al proprio pubblico per la seconda domenica di fila, la Pasta Reggia Caserta rimedia una netta sconfitta contro i campioni d’Italia del Banco di Sardegna Sassari. La squadra di Calvani domina senza problemi il match assicurandosi i due punti già a metà tempo, quando va al riposo sul +16 (46-30). A fare la differenza la precisione del tiro da tre, con Sassari che ne mette dentro 16 su 28, totalizzando un incredibile 57%, con Haynes che ne realizza ben sei tirando con il 75%. Dal canto loro i padroni di casa si fermano al 27,8% (5 le bombe realizzate su 18 tentativi). Caserta paga anche cambiamenti nell’organico degli ultimi giorni: ieri è stato tagliato il deludente El Amin, mentre qualche giorno fa è arrivato il nigeriano naturalizzato inglese Adegboye, che deve ancora integrarsi negli schemi di coach Dell’Agnello. Top-scorer della serata è Logan con 23 punti, mentre per i locali è Downs a confermarsi il miglior tiratore (22 punti), con Hunt che fa ben sperare per il prosieguo della stagione con una doppia doppia (16 punti e 13 rimbalzi).

PASTA REGGIA CASERTA-BANCO SARDEGNA SASSARI 70-86 (11-19, 30-46, 50-69)
CASERTA: Downs 22, Hunt 16, Cinciarini 2, Amoroso, Adegboye, Jones 14, Gaddefors 7, Ghiacci, Giuri 9, Ingrosso ne. Allenatore: Dell’Agnello.
SASSARI: Haynes 20, Logan 23, Formenti 4, Devecchi, Pellegrino, Alexander 7, D’Ercole 3, Sacchetti 8, Stipcevic 7, Eyenga 9, Varnado 5. Allenatore: Calvani.
ARBITRI: Begnis-Filippini-Bartoli.
NOTE – tiri da due: Caserta 23/48, Sassari 15/36. Tiri da tre: Caserta 5/18, Sassari 16/28. Tiri liberi: Caserta 9/14, Sassari 8/8. Rimbalzi: Caserta 36, Sassari 35. Falli: Caserta 15, Sassari 18. Cinque falli: nessuno. Spettatori: 3163.

DAYE AFFONDA VENEZIA – Pesaro fa lo sgambetto a Venezia (82-75) grazie ad un altro Daye, rispetto a quel Darren che regalò lo scudetto ai marchigiani. Questa volta è il figlio Austin Daye a trascinare la Consultinvest al successo con una prestazione superlativa 26 punti con 6/12 da due, 3/4 da tre, 5/7 ai liberi, 8 rimbalzi e 3 assist. Ma soprattutto con i 17 punti realizzati nel solo terzo quarto, quando ha portato Pesaro a +16 (66-50 al 30′) con un tiro incredibile da quasi 20 metri scoccato sulla sirena. Su quel vantaggio i marchigiani hanno costruito la vittoria, giocando con appena due americani (Daye e Christon) per l’espulsione di Lacey al 27’e con Walker e Shelton in panca, ma trovando in Candussi, Gazzotti e l’ex Ceron valide alternative. La Reyer si è affidata a Viggiano (16 punti) per metà gara (20-28 al 13′), ma ha avuto troppi uomini fuori fase, dal nervoso Peric ad un impalpabile Goss, passando per un evanescente Green e un opaco Ortner, perdendo nettamente la lotta ai rimbalzi (43-31), anche per l’assenza di Ress. Il solo Bramos (22 punti), alla fine, si è salvato dal grigiore generale limitando il passivo dei lagunari.

CONSULTINVEST PESARO-UMANA REYER VENEZIA 82-75 (18-18, 34-38, 66-50)
PESARO: Shelton ne, Basile 4, Gazzotti 10, Lacey 6, Christon 13, Daye 26, Candussi 10, Walker 2, Ceron 11, Serpilli ne. Allenatore: Paolini.
VENEZIA: Peric 7, Goss 3, Bramos 22, Tonut, Jackson 2, Green 6, Ruzzier 8, Antelli ne, Owens 5, Ress ne, Ortner 4, Viggiano 18. Allenatore: Recalcati.
ARBITRI: Paternico’-Attard-Grigioni.
NOTE – tiri da tre punti Pesaro 6/17, Venezia 11/32; tiri liberi: Pesaro 20/34, Venezia 14/19; rimbalzi: Pesaro 43, Venezia 31. Uscito per 5 falli: Peric al 34’39”, Daye al 38’11”, Ruzzier al 39’46” Bramos al 39’52”. Espulso Lacey al 27′. Spettatori 4.094.

AVELLINO, SECONDO SUCCESSO DI FILA – Avellino incassa il suo secondo successo consecutivo battendo per 86-79 la Manital Torino. Se si eccettua il vantaggio iniziale dei piemontesi (2/3 e 10/11), la Sidigas ha condotto per tutta la gara, senza mai mostrare reali segnali di cedimento, nonostante al 4′ avesse già Green e Ragland, i due play, gravati di due falli. Per Torino, invece, ci sono ancora difficoltà, perché Dyson, pur giocando un’ottima partita a livello individuale, non è stato in grado di far girare al meglio la sua squadra. Fra le fila della Manital si è segnalato un ottimo White, coadiuvato sotto canestro da un positivo e volenteroso Ebi. Ma tutto questo non è bastato al cospetto di una Sidigas che ha avuto in Green (8 assist) un regista impeccabile ed in Nunnally e Buva i maggiori terminali offensivi. Positiva anche la prova di Acker e Veikalas, mentre per Ragland (4 assist) c’è ancora da attendere il suo pieno inserimento. La Sidigas ha preso subito in mano le redini del gioco, con Nunnally, Acker e Veikalas precisi dalla lunghissima distanza, poi Avellino ha sempre condotto le danze. Nell’ultimo minuto via libera alle seconde linee, e Torino è riuscita a rendere meno amara la sconfitta con un parziale di 0-9 che è valso l’86-79 finale.

SIDIGAS AVELLINO-MANITAL TORINO 86-79 (20-14, 41-33, 61-56)
AVELLINO: Norcino, Ragland, Green 9, Veikelas 10, Acker 13, Leunen 6, Cervi 5, Severini ne, Nunnally 23, Pini, Buva 20, Parlato. Allenatore: Sacripanti.
TORINO: Dyson 23, White 21, Giachetti 3, Mancinelli 6, Rosselli 2, Fantoni ne, Mascolo ne, Dawkins 3, Miller 12, Ebi 9. Allenatore: Bechi.
ARBITRI: Sabetta-Aronne-Ranaudo.
NOTE – Spettatori 1.500. Usciti per 5 falli: Dawkins ed Acker. Fallo tecnico ad Acker. Tiri liberi: Sidigas 6/7, Manital 11/17. Tiri da due punti: Sidigas 19/39, Manital 19/44. Tiri da tre punti: Sidigas 14/30, Manital 10/20. Rimbalzi: Sidigas 40, Manital 35.

PISTOIA LA SPUNTA NELL’ULTIMO QUARTO – Pistoia fatica ma piega Varese 67-65 e resta agganciata alla vetta della classifica: la squadra di Vincenzo Esposito resta così agganciata al gruppo delle prime con 16 punti, mentre quella di Paolo Moretti, applauditissimo ex di turno, rimane ferma a quota 8. Un successo maturato nel finale, perché per larghi tratti di partita Varese è stata davanti anche nettamente. Il tabellone recita subito 2-12 dopo cinque minuti, poi 16-25 a metà secondo periodo, quindi l’Openjobmetis viene agganciata da Pistoia sul 25-25. Altro tentativo di allungo ospite nel terzo periodo (31-43 con la tripla di Campani), ma è un parziale di 9-0 in apertura di quarta frazione che regala alla Tesi Group il primo vantaggio (50-49). Varese si riporta a +4 ma nel finale Pistoia, trascinata da Blackshear (top scorer dell’incontro con 20 punti), ha più energia e si porta avanti 66-62 con la tripla di Filloy a 22″ dal termine. Varese ha in mano la palla del pareggio sul 67-65 ma Wayns scivola.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA-OPENJOBMETIS VARESE 67-65 (11-15, 29-33, 41-49)
PISTOIA: Di Pizzo, Galli, Mastellari, Antonutti, Lombardi 5, Filloy 14, Severini, Czyz 17, Blackshear 20, Moore, Kirk 11. All. Esposito.
VARESE: Davies 16, Faye 5, Wayns 7, Molinaro, Cavaliero, Campani 18, Rossi, Ferrero 4, Kuksiks 15, Thompson. All. Moretti.
ARBITRI: Lamonica, Bettini, Borgioni.
NOTE – Tiri liberi: Pistoia 15/23, Varese 7/8. Tiri da tre: Pistoia 6/23, Varese 6/25. Usciti per falli: nessuno. Rimbalzi: Pistoia 45, Varese 45. Spettatori: 4.100

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