L’Olimpia supera Torino e conserva il primato solitario, con 2 punti di vantaggio sulla Reyer che passa nel finale a Reggio Emilia. Gli irpini asfaltano Cremona e Trento supera Brindisi nel posticipo. Risale Varese con il colpo a Capo d’Orlando, ora ultimo da solo
ROMA – Non steccano le prime della classe nella 25esima giornata del massimo campionato di pallacanestro. Milano sale sull’ottovolante (nel senso di affermazioni consecutive) e difende il suo primato solitario dall’attacco di Venezia, che passa sul parquet di Reggio Emilia. Ma non perdono colpi neppure Brescia, che nel lunch time match s’impone a Sassari (la squadra andrà in ritiro a tempo determinato, la decisione della società) e conserva la terza poltrona, mantenendo quattro lunghezze di margine su Avellino, che spazza via Cremona. Ad agganciare il trenino di formazioni a quota 24 è allora Varese, che coglie due punti pesanti a Capo d’Orlando, ora fanalino di coda da solo visto che Pesaro riesce a domare dopo un supplementare Pistoia cogliendo la sua sesta affermazione stagionale. Si issa al quinto posto invece la Dolomiti Energia Trentino, che nel posticipo domenicale mette al tappeto la Happy Casa Brindisi con 22 punti di Shields.
MILANO-TORINO – L’EA7 Milano porta a 8 la striscia di successi in campionato, con la vittoria casalinga sulla Fiat Torino, e conferma la propria posizione di leader solitaria della classifica. È una partita equilibrata dove la differenza viene fatta nel quarto periodo dalla difesa biancorssoa che chiude gli spazi all’attacco di Torino, tenuta a 13 punti negli ultimi 10′: la risolvono la classe di Goudelock (23 punti in 27′) e la grinta di Cinciarini (14 e 6 assist con cui entra nella Top 10 dei migliori passatori dell’Olimpia) che scavano il parziale decisivo con mano ferma e cuore saldo nel finale. Nella Fiat prestazione maiuscola di Diante Garrett (20 punti e 7 assist), ben coadiuvato dalle triple (4/4 per 15 punti totali) di Mazzola: non bastano però per sbancare il Forum e centrare una vittoria di capitale importanza nella concitata corsa verso i playoff.
EMPORIO ARMANI MILANO-FIAT TORINO 90-78 (16-23, 43-42, 67-65)
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Goudelock 23, Vecerina ne, Pascolo 6, Tarczewski 8, Kuzminskas, Cinciarini 14, Cusin 2, Abass 5, M’Baye 5, Bertans 7, Jerrells 11, Gudaitis 9. Allenatore: Pianigiani.
FIAT TORINO: Blue, Garrett 20, Pelle 9, Vujacic 11, Poeta 1, Washington 10, Jones, Mazzola 15, Tourè ne, Mittica ne, Akoua ne, Mbakwe 12. Allenatore: Galbiati.
ARBITRI: Mazzoni-Borgioni-Morelli.
NOTE: Tiri liberi: Milano 16/19, Torino 9/14. Usciti per cinque falli: nessuno.
REGGIO EMILIA-VENEZIA – Una Reyer cinica e più lucida nel finale espugna con merito il PalaBigi di Reggio Emilia, conquistando un importante successo per la griglia playoff. Match winner è il croato Peric, che nel momento decisivo firma i nove punti che condannano i padroni di casa, abusando della difesa emiliana che non riesce a contenerlo. Alla Grissin Bon non basta un monumentale James White, aiutato solo a sprazzi da Chris e Julian Wright. Non paga nemmeno la scelta di Menetti di togliere dalla naftalina Nevels per sostituire l’infortunato Della Valle: la partita dell’americano è infatti evanescente. Avvio spettacolare a suon di canestri da tre da parte di Venezia e penetrazioni ficcanti sul fronte biancorosso. La Reyer successivamente aumenta l’intensità in retroguardia, cosa che non riesce alla truppa di Menetti che al 7′ è sotto 14-21, con Haynes (11 punti) che pare inarrestabile. White e compagni concludono alla grande andando all’intervallo lungo sopra 46-39. Al ritorno sul parquet è ancora la Pallacanestro Reggiana a dettare le regole, sull’asse di un collettivo difensivo di prim’ordine e il talento dei due Wright sull’altro lato del campo. La Reyer contiene comunque l’ondata avversaria e dopo aver registrato i meccanismi in attacco riequilibra la sfida. Il quarto conclusivo sembra avere una svolta al 5′ quando, sfruttando due disattenzioni reggiane, Peric firma il 5-0 che riporta l’Umana sopra di 5. Reggio resiste all’affondo ospite ma a 30″ dalla fine Venezia è ancora a +5, disavanzo che i padroni di casa non sono in grado di colmare.
GRISSIN BON-UMANA REYER VENEZIA 76-81 (14-27, 46-39, 64-61)
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: J. Wright 20, Bonacini ne, Candi 3, White 21, Markoishvili 2, C. Wright 24, Cipolla ne, Cervi 6, De Vico, Nevels. Allenatore: Menetti.
UMANA REYER VENEZIA: Haynes 18, Peric 18, Johnson 13, Sosa 4, Tonut 5, Daye 15, De Nicolao 2, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 1, Cerella, Watt 5. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Paternico’-Baldini-Galasso.
NOTE: Tiri liberi: Reggio Emilia 11/16, Venezia 16/23. Usciti per cinque falli: nessuno.
AVELLINO-CREMONA – La Sidigas asfalta la Vanoli Cremona imponendosi per 95-72, in un match nel quale il distacco ha raggiunto anche le 26 lunghezze (77-51 al 30′). Nonostante la forzata assenza di Filloy, fermato da una distorsione alla caviglia e da una labirintite, Avellino riesce ad offrire una prova eccellente sia in difesa che in attacco. La Sidigas ha avuto ottime percentuali sia da due punti (26/37) che da tre (11/21), dominando il match anche a rimbalzo (41 a 29). Con questi numeri, supportati anche da una difesa aggressiva e reattiva, la squadra irpina vendica così le sconfitte dell’andata e la bruciante eliminazione dalla coppa Italia. Partita sempre in controllo della Sidigas, che vince tutte e quattro le frazioni, chiudendo in vantaggio il primo periodo sul 26-15, e il secondo sul 53-39. L’allungo ad inizio di terza frazione con un doppio break di 7 a 0, intervallato da due triple dei cremonesi, in pratica chiude il discorso (67-45 al 25′), anche perché la tripla di D’Ercole ad una manciata di secondi dal 30′ fissa il punteggio sul 77-51. La reazione della Vanoli porta il distacco a soli 15 punti al 34′ (81-66), ma poi ricomincia lo show della Sidigas, guidata da un formidabile Wells che inchioda un paio di schiacciate che infiammano i tifosi.
SIDIGAS AVELLINO-VANOLI CREMONA 95-72 (26-15, 53-39, 77-55)
SIDIGAS AVELLINO: Zerini, Wells 18, Fitipaldo 14, Sabatino, Lawal 6, Leunen 7, Scrubb 13, Bianco, D’Ercole 6, Rich 16, Fesenko 15, Parlato. Allenatore: Sacripanti.
VANOLI CREMONA: Johnson-Odom 16, Martin 15, Gazzotti 5, T. Diener 8, Ricci 2, Ruzzier 8, Portannese, Fontecchio 2, Sims 13, D. Diener 3, Milbourne. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Sabetta-Paglialunga-Calbucci.
NOTE: Tiri liberi: Avellino 10/16, Cremona 12/12. Uscito per cinque falli: nessuno.
CAPO D’ORLANDO-VARESE – Nulla da fare per la Betaland Capo d’Orlando, sconfitta di misura in casa dall’Openjobmetis Varese. E’ stata una partita che ha visto i paladini competere allo stesso livello di energia di quella che è giusto considerare una delle big del girone di ritorno (8 vittorie in 10 gare), esprimendo dopo l’intervallo uno sforzo difensivo di altissimo spessore e producendo una partita di sostanza. Dopo 20? in cui i due attacchi hanno prevalso (con gli orlandini che hanno messo a segno 8 delle prime 12 triple tentate), il clima della gara si è spostato sul piano della fisicità e dell’energia. La Betaland c’è, risponde a ogni colpo e in avvio di quarto periodo produce il massimo sforzo per costruire il massimo vantaggio (64-57 a 7’52 dalla fine, con la terza tripla di Kulboka e quattro punti consecutivi di Campani). Da quel momento in avanti a mancare è la precisione su alcune situazioni offensive e la gara si decide, letteralmente, all’ultimo possesso. Con meno di tre secondi la palla è di Varese, Okoye riceve e si inventa un fade away da Top 10 Nba che chiude il match.
BETALAND CAPO D’ORLANDO-OPENJOBMETIS VARESE 73-75 (21-23, 41-45, 57-55)
BETALAND CAPO D’ORLANDO: Smith 14, Faust 2, Atsur 3, Kulboka 11, Lagana’, Likhodey 13, Campani 5, Egwoh ne, Stojanovic 9, Knox 16, Donda ne. Allenatore: Di Carlo.
OPENJOBMETIS VARESE: Avramovic 17, Bergamaschi ne, Natali, Vene 5, Okoye 18, Tambone 2, Cain 15, Delas 6, Ferrero 2, Larson 10, Ivanaj ne. Allenatore: Caja.
ARBITRI: Rossi-Borgo-Weidmann.
NOTE: Tiri liberi: Capo d’Orlando 20/25, Varese 16/23. Uscito per cinque falli: Cain.
PESARO-PISTOIA – Vittoria preziosa in chiave salvezza per Pesaro che superando Pistoia dopo un tempo supplementare lascia l’ultimo posto in classifica. Pesaro parte forte e l’ultimo acquisto americano, Taylor Braun (in sostituzione dell’infortunato Moore), trascina con i suoi primi 10 punti nel primo quarto i marchigiani che raggiungono il massimo vantaggio all’11’ (30-16) Pesaro sembra giocare sul velluto perché Pistoia è inguardabile per quasi metà gara (ben 12 all’intervallo le palle perse). A metà gara (43-33) Pesaro chiude con 16/25 al tiro contro appena il 12/24 dei toscani. Al rientro Pistoia aumenta l’intensità di gioco e piazza un parziale terrificante di 11-0 che ribalta il punteggio (43-44) con tiro dall’arco di Mian. Pesaro va in confusione e fatica a restare a galla quando gli ospiti provano ad allungare a metà dell’ultimo quarto (61-66). È Braun con un paio di tiri pesanti consecutivi a recuperare lo svantaggio (67-66) dopo un secondo parziale di 9-2 per Pistoia, che però sbaglia l’ultimo tiro con McGee sul 69-69. Si va ai supplementari con Clarke che piazza il break decisivo con un paio di “bombe” che dal 71-72 portano Pesaro sul 77-72 e alla vittoria. Prestazione eccezionale di Braun (32 punti, 8 rimbalzi, recuperi, 1 stoppata) con Clarke (18) e Monaldi (10) al seguito nelle file dei pesaresi, mentre nella Flexx Pistoia si salvano McGee (17), Gaspardo (10) e Ivanov (14).
VL PESARO-THE FLEXX PISTOIA 80-72 D1TS (27-14, 43-33, 59-57, 69-69)
VL PESARO: Omogbo 6, Ceron 3, Crescenzi ne, Clarke 18, Mika 10, Bocconcelli ne, Ancellotti 6, Braun 21, Bertone 6, Monaldi 10, Serpilli, Morgillo ne. Allenatore: Leka.
THE FLEXX PISTOIA: Della Rosa 3, McGee 17, Barbon, Laquintana 4, Mian 8, Gaspardo 10, Onuoha ne, Bond 4, Magro 7, Moore 5, Ivanov 14. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Sahin-Di Francesco-Boninsegna.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 12/15, Pistoia 7/11. Uscito per cinque falli: McGee.
TRENTO-BRINDISI – Trento parte fortissimo, imponendo da subito il proprio gioco e nel giro di 3′ si porta avanti 10-0, che diventa poi 15-3. Brindisi, però, con il passare dei minuti scaccia la timidezza riuscendo a chiudere sotto di 6 la prima frazione, sul 21-15. Il secondo periodo comincia con il marchio Shields: tripla immediata e nono punto personale per l’americano, ma subito dopo Hogue commette il terzo fallo, costringendo coach Buscaglia a gestire le rotazioni dei lunghi per tutta la partita. A metà frazione è 33-21 per l’Aquila, ma gli ospiti tornano a -6. Grazie a Sutton – prima con il rimbalzo (500esimo in Serie A) offensivo e poi con la schiacciata – la Dolomiti Energia trova il nuovo massimo vantaggio sul 40-27, per poi andare negli spogliatoi sul 46-30. Nel terzo quarto Suggs e Moore ricuciono pian piano il margine, Brindisi continua a rincorrere e al 30′ il punteggio dice 62-53. Nell’ultimo parziale è di nuovo Trento a fare la voce grossa con Gomes e Sutton, protagonisti di diverse giocate personali e anche di un alley oop alzato in contropiede dallo statunitense per il portoghese, che vale il 72-56. Brindisi non demorde, ritrova il -10, ma la squadra di casa gestisce con lucidità e i tifosi trentini possono fare festa.
DOLOMITI ENERGIA-HAPPY CASA BRINDISI 85-68 (21-15, 46-30,62-53)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Franke, Sutton 16, Silins 10, Czumbel M. ne, Forray 14, Flaccadori 3, Gutierrez, Gomes 16, Doneda ne, Hogue 4, Lechthaler ne, Shields 22. Allenatore: Buscaglia.
HAPPY CASA BRINDISI: Suggs 8, Tepic 2, Smith 13, Mesicek 5, Cardillo 1, Sirakov ne, Moore 10, Iannuzzi 6, Donzelli ne, Lydeka 9, Giuri 14. Allenatore: Vitucci.
ARBITRI: Bettini-Vicino-Ranaudo.
NOTE: Tiri liberi: Dolomiti Energia 14/24, Brindisi 8/15. Uscito per cinque falli: Moore.
