La Fiat infligge la prima sconfitta stagionale ai campioni d’Italia e li aggancia al secondo posto, permettendo alla Germani di conquistare il primato solitario. L’Olimpia torna al successo, Avellino cade a Brindisi, vincono Capo d’Orlando e Cremona
ROMA – Brescia resta da sola in vetta alla classifica del campionato di serie A di basket. Supera 79-68 Reggio Emilia nell’anticipo e, grazie allo scivolone interno di Venezia con Torino (91-96), stacca i lagunari, agganciati al 2° posto proprio dai piemontesi e da Milano, che nel posticipo si impone su Bologna (72-64). Dietro cade anche Avellino, piegata all’overtime (92-88) da Brindisi. In coda, sorride Capo d’Olando che conquista due punti pesanti (73-56) nello scontro salvezza con Pesaro. Infine, aggancia la zona playoff Cremona che batte Sassari 96-81.
VENEZIA-TORINO – I campioni d’Italia in carica incassano la prima sconfitta stagionale contro Torino e vengono agganciati al secondo posto proprio dalla Fiat. Il primo quarto scorre via sui binari dell’equilibrio. I padroni di casa partono forte, ma subiscono la rimonta a il sorpasso dell’Auxilium al 7′, grazie a un parziale di 4-12. La tripla di Jenkins nell’ultimo possesso del periodo riporta avanti Venezia (25-23). Il copione non cambia nella seconda frazione. L’Umana prova a scappare, portandosi sul 34-25, ma Torino è brava a replicare. Poeta si accende con otto punti di fila e un’ottima intesa con Mbakwe: la progressione della Fiat è incontenibile e all’intervallo lungo gli ospiti conducono 45-50, grazie alla bomba di Vujacic. Al ritorno sul parquet, tra parziali e contro-parziali, la sfida continua a vivere di strappi. L’ultimo è appannaggio della Fiat che entra nel quarto conclusivo con nove lunghezze di vantaggio (65-74). De Raffaele decide di rischiare Haynes, gravato di quattro falli, e la Reyer torna ad impattare sull’85 pari. Nel finale di gara però, guidata da un Patterson chirurgico, Torino è più lucida al tiro e conquista un successo davvero pesante.
UMANA VENEZIA-FIAT TORINO 91-96 (25-23, 45-50, 65-74)
Venezia: Haynes 6, Peric 17, Johnson 10, Bramos 5, De Nicolao 5, Jenkins 5, Orelik 24, Bolpin 5, Ress, Biligha, Cerella, Watt 14. Allenatore: De Raffaele.
Torino: Garrett 21, Parente ne, Vujacic 13, Poeta 10, Stephens, Patterson 23, Washington 2, Okeke 3, Jones 7, Mazzola, Mbakwe 17, Iannuzzi. Allenatore: Banchi.
Arbitri: Begnis-Sardella-Morelli.
Note – Tiri liberi: Venezia 11/18, Torino 12/17. Uscito per cinque falli: Marquez.
MILANO-BOLOGNA – Dopo il pesante ko sul parquet di Sassari in campionato e la netta battuta d’arresto in Eurolega a Tel Aviv, Milano scaccia i fantasmi imponendosi nel posticipo 72-64 ai danni di Bologna, al termine di una sfida vibrante risolta dalla squadra di Pianigiani con un autorevole finale di ultimo periodo. L’Olimpia soffre soprattutto la vena realizzativa dell’ex Alessandro Gentile (autore di 20 punti e top scorer della gara), accolto con più fischi che applausi dal pubblico del Forum, ma grazie alla maggiore qualità e a una più incisiva presenza a rimbalzo riesce a piegare la tenace resistenza della Segafredo. L’inizio è di marca ospite. La Virtus preme sull’acceleratore e nel primo quarto conduce sempre, toccando anche il +6. Solo nel finale Gudaitis e Micov riescono a riportare l’Olimpia a contatto (13-15). Il ritmo sale nel secondo periodo, con Milano che continua la sua progressione fino a firmare il sorpasso (26-25) con Gudaitis dalla lunetta. Bologna non molla e all’intervallo lungo il vantaggio dei padroni di casa è di sole quattro lunghezze (39-35). Al rientro in campo la Virtus è aggressiva e torna a condurre, prima di un vivace botta e risposta dall’arco con le due squadre che si accendono da tre punti. Il terzo periodo termina con Bologna avanti 55-54. L’equilibrio risulta difficile da spezzare e nell’ultimo quarto entrambe le squadre, divise da un solo possesso a un minuto dalla fine (66-64 per l’EA7), segnano poco. E’ qui che gli uomini di Pianigiani cambiano marcia e, trascinati dai soliti Theodore e Goudelock, firmano un parziale di 6-0 che indirizza definitivamente la gara dalla parte dell’Olimpia.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-SEGAFREDO BOLOGNA 72-64 (13-15, 39-35, 54-55)
Milano: Goudelock 16, Micov 7, Pascolo 4, Fontecchio ne, Cinciarini 8, Cusin 2, Abass ne, M’Baye, Theodore 14, Jefferson ne, Bertans 5, Gudaitis 16. Allenatore: Pianigiani.
Bologna: Gentile 20, Umeh 5, Pajola ne, Ndoja 10, Rosselli, Lafayette 4, Aradori 12, Gentile 2, Lawson, Slaughter 11. Allenatore: Ramagli.
Arbitri: Sabetta, Baldini, Giovannetti.
Note – Tiri liberi: Milano 20-24, Bologna 12-16. Uscito per cinque falli: nessuno.
BRINDISI-AVELLINO – Brindisi conquista la prima vittoria in campionato piegando all’overtime Avellino (92-88), dopo essere stata in vantaggio per quasi per l’intera gara. Brindisi inizia con la quinta marcia e dopo 6’ è a +9 (18-8). La Sidigas resiste e si tiene agganciata (20-17 all’8′). Il primo quarto si conclude sul 27-24. Il secondo periodo procede a ritmi elevati, ma Brindisi continua a brillare contro gli avversari che non mollano. Al 13′ arriva la parità (29-29). Poi una tripla di Filloy sigla il sorpasso degli ospiti che tentano la fuga (31-41 al 17′). Brindisi si riprende, e torna a -4 (39-43 al 29′). Bastano due triple consecutive di Suggs e Giuri, seguite da un altro canestro di Lalanne, per un parziale di 10-0 che vuol dire +4 prima dell’intervallo lungo (47-43). Al 25′ Brindisi raggiunge il +8 (56-48), poi si stacca (64-53 al 30′). Il terzo quarto termina con 10 punti di vantaggio (64-54). L’inerzia muta nel finale: all’ultimo minuto Avellino completa la lenta rimonta operando il sorpasso con una tripla di Leunen (75-78). Brindisi trema ma una schiacciata di Suggs e un canestro negli ultimi secondi di Tepic le consentono di agganciare l’overtime complice anche all’1/2 dalla lunetta di Filloy di pochi istanti prima. Lo stesso Filloy si rende protagonista in negativo nel prolungamento: fallisce a 20” dalla sirena un tiro da tre e consente a Brindisi di far festa.
HAPPY CASA BRINDISI-SIDIGAS AVELLINO 92-88 d1ts (27-22, 47-43, 64-54, 79-79)
Brindisi: Suggs 19, Barber 13, Tepic 10, Oleka 6, Mesicek 3, Cardillo, Sirakov ne, Canavesi ne, Giuri 10, Lalanne 24, Randle 7, Petracca ne. Allenatore: Dell’Agnello.
Avellino: Zerini, Wells 9, Ortner, Fitipaldo 2, Mavric ne, Leunen 7, Scrubb 8, Filloy 23, D’Ercole 5, Rich 28, Ndiaye 6, Parlato ne. Allenatore: Sacripanti.
Arbitri: Seghetti-Aronne-Borgioni.
Note – Tiri liberi: Brindisi 10/16, Avellino 11/18. Uscito per cinque falli: Giuri.
CAPO D’ORLANDO-PESARO – Primo successo casalingo per la Betaland Capo d’Orlando, che domina la sfida contro Pesaro dando una bella dimostrazione di consistenza difensiva. E’ finita 73-56, e sono due punti molto pesanti. Il +3 pesarese di fine primo quarto è illusorio per gli ospiti, perché i ‘paladini’ mettono il lucchetto al proprio canestro nella fase centrale della partita, concedendo appena 20 punti con 9/36 dal campo nel secondo e nel terzo quarto e limitando a soli 7 punti due giocatori come Moore e Omogbo, fin qui assoluti protagonisti del campionato. Grazie al buon lavoro fatto nella propria metà campo, la Betaland lancia in campo aperto le gambe esplosive di Edwards (top scorer, ma anche autore di 7 rimbalzi e 5 assist) e si gode il miglior Wojciechowski della stagione: per lui season high in punti (12), rimbalzi (8), assist (4) e valutazione (24). Sono proprio il canadese e il polacco i protagonisti dell’8-0 che in avvio di terzo periodo lancia Capo d’Orlando (46-33). A dare il colpo di grazia a Pesaro pensa l’ex Alibegovic, autore di tre triple consecutive nel quarto periodo che spazzano via ogni dubbio.
BETALAND CAPO D’ORLANDO-VL PESARO 73-56 (15-18, 36-29, 52-38)
Capo d’Orlando: Galipò ne, Alibegovic 12, Ihring 3, Atsur 3, Kulboka 7, Laganà ne, Strautins 4, Delas 9, Edwards 13, Wojciechowski 12, Ikovlev 10, Donda ne. Allenatore: Di Carlo.
Pesaro: Omogbo 7, Ceron 10, Mika 12, Moore 7, Bocconcelli ne, Solazzi ne, Ancellotti 5, Bertone 9, Monaldi 3, Serpilli 3. Allenatore: Leka.
Arbitri: Filippini-Bettini-Bongiorni.
Note – Tiri liberi: Capo d’Orlando 7/13, Pesaro 6/9. Usciti per cinque falli: nessuno.
CREMONA-SASSARI – Bel colpo della Vanoli che ottiene il suo secondo successo consecutivo battendo Sassari (96-81) al PalaRadi. Partita equilibrata nel primo tempo ma con netto predominio di Cremona nel secondo. Un successo davvero particolare per i padroni di casa visti i tanti ex a partire da coach Meo Sacchetti passando per i cugini Diener e Darius Johnson Odom. La Vanoli ha giocato a visto aperto nella prima fase del match per poi chiudere gli spazi nella seconda parte della gara sfruttando la vena di Kelvin Martin (20 punti) e Landon Milbourne (21) al tiro. Decisiva la mossa di Sacchetti di far giocare il quintetto piccolo per quasi tutto il secondo tempo. Sassari ha perso le misure e alla fine non ha resistito all’urto nonostante la buona prestazione di Polonara (16 punti). Progressivamente la Dinamo ha perso terreno senza più riuscire a rientrare nel match. Per i sardi è il terzo ko consecutivo in trasferta.
VANOLI CREMONA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 96-81 (30-24, 44-40, 68-64)
Cremona: Martin 20, Gazzotti 3, Diener T. 9, Ricci 3, Ruzzier 1, Portannese 8, Sims 14, Diener D. 3, Johnson-Odom 14, Milbourne 21. Allenatore: Sacchetti.
Sassari: Spissu 2, Galizzi ne, Bamforth 15, Planinic 11, Devecchi, Randolph 6, Pierre 11, Jones 5, Hatcher 15, Polonara 16, Picarelli ne, Tavernari ne. Allenatore: Pasquini.
Arbitri: Martolini-Biggi-Grigioni.
Note – Tiri liberi: Cremona 12/19, Sassari 20/24. Uscito per cinque falli: nessuno.