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I campioni d’Italia superano la Openjobmetis per 80 a 62. Vittorie in trasferta anche per l’Armani di Pianigiani e Brescia. Sassari ok. Stasera Avellino-Reggio Emilia, la giornata si completerà con Capo d’Orlando-Pistoia giovedì 5

ROMA – E’ nel segno delle affermazioni esterne la domenica che segna l’apertura del massimo campionato italiano di pallacanestro. Comincia con un successo esterno la nuova Milano targata Pianigiani, che dopo la conquista della Supercoppa passa sul parquet di Cremona (60-76) mettendo la freccia a metà ripresa. Vince in trasferta anche la Germani Brescia, imponendosi a Pesaro per 73-70 sebbene Moore, tra gli adriatici padroni di casa, realizzi 20 punti. E un blitz aveva caratterizzato anche il secondo anticipo con la Fiat Torino in grado di sbancare il PalaPentassuglia di Brindisi (67-72) con 14 punti di Mbakwe e 12 di Vujacic (19 di Barner e 16 di Giuri tra i pugliesi). A completare il quadro poi l’esordio vittorioso dei campioni d’Italia di venezia, che passano a Varese con disinvoltura. Così l’onore di far rispettare il fattore campo spetta al Banco di Sardegna Sassari, che debutta superando per 94-80 Cantù a cui non bastano i 22 punti di Smith. Stasera c’è Sidigas Avellino-Grissin Bon Reggio Emilia. Il quadro della prima giornata si completerà giovedì 5 con la sfida Betaland Capo d’Orlando-The Flexx Pistoia.

CREMONA-MILANO  La EA7 soffre ma riesce a vincere a Cremona contro la Vanoli (76-60). Una partita in equilibrio per tutto il primo tempo e girata a metà della ripresa quando la formazione di Pianigiani ha cambiato passo soprattutto grazie a un Goudelock in grande forma. La Vanoli di Sacchetti ha retto l’urto provando a rientrare ancora nell’ultimo quarto grazie a due triple di fila di Ruzzier, ma Milano non ha più concesso occasioni andando a chiudere in difesa ogni varco. Gli ultimi minuti hanno consentito all’Olimpia di allargare il divario con Bertans che ha sfruttato la libertà lasciata dai padroni di casa. Migliori marcatori da una parte Sims con 14 e dall’altra Gudaitis con 17.

CREMONA-MILANO 60-76 (18-14, 33-36, 46-54)
VANOLI CREMONA: Martin 3, Gazzotti, Diener T., Ricci 2, Ruzzier 6, Portannese 5, Sims 18, Diener D. 7, Johnson-Odom 9, Milbourne 10. Allenatore: Sacchetti.
EMPORIO ARMANI MILANO: Goudelock 16, Micov 13, Pascolo ne, Fontecchio ne, Cinciarini 2, Cusin 4, Abass, M’Baye 3, Theodore 6, Jefferson, Bertans 15, Gudaitis 17. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Sabetta-Baldini-Galasso.
NOTE: Tiri liberi: Cremona 8/12, Milano 14/17. Uscito per cinque falli: nessuno.

SASSARI-CANTU’  Una Dinamo Banco di Sardegna rinnovata e ringiovanita esordisce nel migliore dei modi di fronte ai propri tifosi. I ragazzi di coach Federico Pasquini superano la Red October Cantù con un netto 94-80. Eppure nella prima parte della gara la formazione lombarda aveva dato l’impressione di poter impensierire Sassari, partita col freno a mano tirato. Nei primi minuti Cantù è sempre avanti, il massimo vantaggio arriva sull’8-11 dopo 4′, ma il Banco resta in scia e alla fine del primo quarto il divario è di un solo punto: 21-22. Nel secondo quarto continua a regnare l’equilibrio, complice qualche amnesia difensiva da una parte e dall’altra e i numerosi errori in fase realizzativa. Sassari va al riposo avanti di un canestro, 47-45, ma dopo l’intervallo cambia decisamente marcia. Salgono in cattedra Polonara, sino a quel momento in ombra, e soprattutto il play “fatto in casa” Marco Spissu, di ritorno alla Dinamo dopo quattro anni in prestito in giro per l’Italia. Con Spissu e Stipcevic in campo contemporaneamente il Banco accelera e piazza un break devastante, arrivando al +19 sul 71-52 e sul 73-54 nella terza frazione, chiusa 75-61. L’ultimo quarto è pura accademia, Sassari fissa il massimo vantaggio a +23 (86-63) per accontentarsi del +14 finale.

SASSARI-CANTU’ 94-80 (21-22, 47-45, 75-61)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 11, Galizzi, Bamforth ne, Paninic 10, Devecchi 3, Randolph 18, Pierre 13, Jones 19, Stipcevic 11, Polonara 9, Picarelli ne, Tavernari. Allenatore: Pasquini. RED OCTOBER CANTU’: Smith 22, Culpepper 11, Cournooh 5, Parrillo 4, Tassone, Crosariol 4, Maspero, Raucci, Chappell 10, Burns 15, Thomas 9. Allenatore: Bolshakov.
ARBITRI: Sardella-Bettini-Belfiore.
NOTE: Tiri liberi: Sassari 7/13, Cantù 16/17. Uscito per cinque falli: nessuno.

PESARO-BRESCIA – Brescia la spunta su Pesaro al termine di una partita di grande equilibrio, in cui i padroni di casa hanno quasi sempre condotto ma il finale punto a punto ha premiato gli ospiti, forti della maggior esperienza e lucidità nel gestire le azioni decisive. Pesaro è partito subito forte con capitan Ceron in gran spolvero (2 triple in avvio, 16 punti dopo 23′ di gioco), ha provato più volte ad allungare senza mai riuscire a fare il break decisivo. Il 26-17 del primo parziale è frutto del 12-2 propiziato da Moore e Monaldi mentre l’energia di Omogbo ha messo a lungo in difficoltà i lunghi lombardi. Gli ospiti sono rimasti in scia nel secondo e terzo parziale grazie ai fratelli Vitali e al solito Landry. Con il passare dei minuti la Germani ha stretto le maglie difensive e a 3’20” dalla fine del terzo parziale è passata per la prima volta in vantaggio (48-50) dopo un parziale di 12-3. Nell’ultimo tempino per entrambe le squadre problemi di falli, nonostante Brescia a lungo si sia affidata alla zona. Coach Diana ha perso prima Hunt e poi Michele Vitali, ritrovandosi a giocare senza pivot. Pesaro non è riuscito a sfruttare la situazione, anzi ha smarrito la via del canestro pagando a caro prezzo la minor precisione ai tiri liberi e le palle perse nel finale.

PESARO-BRESCIA 70-73 (26-17, 40-36, 55-52)
VL PESARO: Omogbo 10, Ceron 18, Crescenzi ne, Mika 7, Moore 20, Bocconcelli, Solazzi ne, Ancellotti 2, Bertone 5, Monaldi 6, Serpilli 2, Morgillo ne. Allenatore: Leka.
GERMANI BASKET BRESCIA: Moore 17, Hunt 6, Vitali 11, Landry 16, Veronesi ne, Fall, Traini 2, Vitali 8, Sacchetti 11, Bushati 2. Allenatore: Diana.
ARBITRI: Lo Guzzo-Vicino-Morelli.
NOTE: Tiri liberi: Pesaro 9/15, Brescia 20/23. Usciti per cinque falli: Bertone, Hunt e Vitali.

VARESE – VENEZIA – Esordio facile per i campioni di Italia sul campo di Varese. La squadra di De Raffaele ha condotto l’incontro dall’inizio alla fine, superando i lombardi senza problemi. Decisive le prestazioni di Johnson, 22 punti con 5/9 da tre e del lituano Orelik, 17 con 5/7 da dietro l’arco, ma anche la cattiva vena dei padroni di casa con il tiro da fuori: solo 2/21 per i ragazzi di Caja. Nonostante l’assenza di Tonut, operatosi alla schiena a inizio settembre, e FIlloy – passato in estate ad Avellino – Venezia ha trovato giocatori ampiamente in grado di condurre la squadra a un primo tempo da 33-44. Favoriti da una pioggia di triple (16/30) i veneti hanno chiuso la pratica con un parziale di 13-23 nel terzo quarto. Incredibile il dato degli assist per i campioni 2016/2017: sono stati 23 i passaggi vincenti, a fronte dei soli 7 di Varese. Un buon inizio in vista di una stagione in cui Milano tenterà di riprendere la sua leadership sulla Serie A.

VARESE-VENEZIA 62-80 (17-20; 16-24; 13-23; 16-13)
OPENJOBMETIS VARESE: Bergamaschi, Ivanaj, Natali, Cain 2, Pelle 5, Tambone 5, Avramovic 4, Weels, Okoye 6, Ferrero 14, Walker 14, Hollis, 12. All: Caja
UMANA REYER VENEZIA: De Nicolao, Orelik 17, Bolpin, Jenkins 5, Watt 9, Biligha 9, Ress, Johnson 22, Bramos 6, Haynes 6, Cerella 2, Peric 5. All. De Raffaele
ARBITRI: Begnis-Paglialunga-Borgo
NOTE: Varese 12-15 ai liberi, Venezia 10/10 ai liberi. Uscita per 5 falli: nessuno.

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