Con un campionato così equilibrato ha ragione Allegri: vincerà chi sbaglia meno. Al momento, la sua Juventus non fallisce un colpo. Con otto vittorie consecutive ha guadagnato punti su tutte le rivali, addirittura ben 14 sulla Roma.
Non a caso, proprio i giallorossi sono quelli che, del gruppo di testa, hanno il cammino più lento e incerto. Nell’ultimo mini ciclo di 8 partite contrassegnate dall’incessante cavalcata bianconera, Garcia ha ottenuto meno punti di tutti: 10. Diciotto, infatti, sono stati quelli dell’Inter e 17 quelli di Fiorentina e Napoli.
Il 2016 si è aperto, quindi, confermando tutto ciò che l’anno vecchio aveva evidenziato prima della sosta, con pregi e difetti delle contendenti. A rafforzare l’equilibrio in essere, o a far mutare gli scenari, potrebbe, a questo punto, dare un contributo significativo il mercato. Realizzare colpi sensazionali in questa finestra è difficile, ma migliorarsi e completarsi si può.
In quest’ottica Roma e Fiorentina sembrano quelle che, più delle altre, potrebbero approfittarne. I limiti e le lacune della squadra di Garcia sono talmente evidenti da mesi che sbagliare ancora sembra impossibile. Sousa, con qualche innesto, soprattutto in difesa, potrebbe consolidare quella competitività che, a torto, troppi pochi critici le riconoscono.
L’opportunità del mercato di gennaio non vale solo per le prime cinque della classifica. Molto utile, ad esempio, potrebbe esserlo per Lazio e Milan. I rossoneri hanno l’esigenza di sfoltire e migliorare una rosa con troppe zavorre e doppioni; la Lazio, invece, quella di darsi una nuova fisionomia, oltre che una salutare scossa. Piatta e avvitata su equivoci pericolosi, la squadra non ha solo bisogno di rafforzare il reparto difensivo, ma di cambiamenti drastici, anche dolorosi. Se sono vere le richieste per alcuni pezzi pregiati, come Felipe Anderson, è il momento di approfittarne.