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Il trofeo che apre la stagione inglese va ai Gunners. 1-1 al 90′ per i gol di Moses e Kolasinac, dal dischetto decisivi gli errori di Courtois e Morata

LONDRA – L’Arsenal di Arsene Wenger è sempre più la bestia nera del Chelsea di Antonio Conte. I biancorossi (trionfatori nell’ultima FA Cup, in finale proprio contro i “blues”, battuti anche in campionato) hanno vinto per la 15esima volta nella loro storia il Community Shield, trofeo che apre la stagione inglese, per 5-2 dopo i calci di rigore.

Nulla da fare per il Chelsea di Conte, che ha giocato con l’identica squadra che nella scorsa stagione ha vinto la Premier orfana dell’infortunato Hazard. Nessuno dei volti nuovi arrivati in questa estate ha giocato dall’inizio, fuori per infortunio Bakayoko, sono partiti dalla panchina Morata e Rudiger, entrambi entrati nell’ultimo quarto d’ora. Nell’Arsenal Wenger non ha potuto contare su Ozil e Sanchez, fuori condizione, e ha schierato davanti il grande colpo del suo mercato, l’ex Lione Lacazette.

Il sentitissimo derby londinese, sul prato di Wembley, è stato deciso ai rigori, dopo l’1-1 dei 90 minuti regolamentari. Nei penalty, calciati con l’innovativo sistema ABBA, a mo’ di tie-break, dopo le reti di Cahil, Walcott e Monreal, sono arrivati gli errori di Courtois, schierato a sorpresa come secondo rigorista, e di Morata. A seguire i centri di Oxlade-Chamberlain e Giroud ha decretato il successo dell’Arsenal.

Nei 90 minuti regolamentari, dopo un vibrante primo tempo, terminato 0-0 (con palo di Lacezette), la ripresa è stata scintillante: in apertura ha segnato Moses in spaccata, partito sul filo del fuorigioco su tocco di testa di Cahil. Il pareggio è arrivato al 37′ con un colpo di testa di Kolasinac (entrato nel primo tempo per l’infortunato Mertsacker). Poco prima Pedro, espulso per un’entrataccia su Eleny, aveva lasciato il blues in inferiorità numerica.

WENGER E CONTE – Stati d’animo ovviamente opposti a fine partita. Antonio Conte non manda giù l’espulsione di Pedro: ‘E’ la seconda finale consecutiva che terminiamo in dieci: non ho visto le immagini ancora. Non so bene cosa abbia fatto Pedro. Courtois? Era uno dei nostri rigoristi. Può sbagliare un attaccante, come un portiere. Mi dispiace che abbia sbagliato proprio lui”. Nessun accenno al mercato dopo i messaggi neanche troppo velati dei giorni scorsi: ”Ho già parlato, non ho nulla da aggiungere”.

Wenger si gode  il successo: “Sono bei record: è la mia settima grande vittoria qui a Wembley. Sono contento di ciò e per come si è comportata la squadra. E’ stata una bella vittoria: abbiamo giocato bene e siamo apparsi molto organizzati”.

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