Parole chiare, esprimendosi in un italiano che già più che buono. Tiago Pinto ha incontrato la stampa a Trigoria, per fare il punto sulla campagna trasferimenti che ha chiuso i battenti proprio ieri. “Buongiorno a tutti – inizia il General Manager – è un piacere essere qui oggi. E’ importante per me avere l’opportunità di spiegare le strategie e cosa è successo davvero sul mercato. Prima di tutto però vorrei ringraziare la proprietà per il lavoro che ha fatto durante questi mesi. Per gli investimenti e per la presenza. E per la loro visione. Quando sono arrivato si parlava di lavoro di squadra, ma oltre alla teoria c’è stata anche la pratica. Per me è così che si può lavorare e fare il meglio per la Roma. Poi ho invitato queste persone (Morgan De Sanctis il vice ds, Maurizio Lombardo il segretario generale, Lorenzo Vitali in qualità di legal come Daniele Muscarà, Roberto Fonzo per il finance a venire con me in conferenza stampa. Ho invitato tutte queste persone perchè più di 40 trattative non le ho condotte da solo. Mi hanno aiutato tanto. Per voi spesso c’è solo il nome del calciatore ma nel calcio moderno è difficile portare avanti trattative, lo si può fare solo con un team competente. Sono molto esigente con me stesso ed il primo ad arrabbiarsi quando le cose non vanno bene. Questo è stato il mercato più difficile della storia recente ma siamo riusciti a fare un buon mercato. Non sono quello che di solito dice di aver fatto bene, ma alla fine in questo contesto siamo riusciti a prendere il miglior allenatore del mondo, a rendere la squadra più forte e a trovare la soluzione per più di 30 calciatori. Claudio (Bisceglia, ndr) è qui perchè non voglio sbagliare niente con l’italiano”. Come mi trovo qua? “Quando sono arrivato qua tutti mi parlavano di un ambiente difficile. Sono trascorsi otto mesi da allora e in questo lasso di tempo a Roma ho imparato a viverci. Sto bene nel club, nella città”. Parliamo della campagna acquisti, come commenta il mercato della Roma? “A tutti interessava il centrocampista. Anche lo chef del centro sportivo questa mattina mi ha fatto i complimenti per gli acquisti ma mi ha chiesto quando prenderemo il centrocampista. Mancano ancora tante cose, non solo il calciatore da mettere in mezzo al campo, ma stiamo riorganizzando la Roma, stiamo trovando i giusti equilibri. Il nostro è un mercato dinamico. Pellegrini? Lui vuole rinnovare, la Roma lo vuole tenere”. Quanto alle cessioni e ai quattro esuberi rimasti a Trigoria (Nzonzi, Fazio, Santon e Riccardi, ndr) cosa può dire? “Il mercato in uscita è una parte importante dell’operato di un direttore sportivo e molti che fanno il mio stesso lavoro hanno lavorato bene quest’estate. Sarebbe stato meglio piazzare tutti i calciatori in esubero. Non ci siamo riusciti, pazienza”.