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GENOVA – Il primo gol di Artem Dovbyk, lancia la Roma a Marassi dopo che lo scarso arbitro (?) Giua aveva negato un rigore clamoroso a Dybala proprio su una giocata top dell’ucraino che col tacco aveva messo davanti alla porta la Joya. Tutto ciò in un primo tempo in cui la squadra di De Rossi schierata col 3-5-2 aveva annichilito un Genoa timoroso e impreciso anche se molto aggressivo. Gol e rigore negato a parte, i giallorossi avevano comunque creato più di una volta i presupposti per segnare ancora, ma l’imprecisione e le parate di Gollini avevano evitato il peggio alla squadra di Gilardino. Nella ripresa l’ex attaccante del Milan cambia tutto mettendosi in campo col 4-4-2, mandando in confusione il suo dirimpettaio nonché compagno di nazionale ai mondiali del 2006; De Rossi cambia 3 giocatori in una botta sola (Shomu, Pellegrini e Baldanzi in campo per Dovbyk, Pisilli ed El Sharaawy) ma nessuno dei nuovi entrati riesce a portare vantaggi alla squadra giallorossa. E così si arriva all’ultimo minuto di recupero con un pallone scodellato in area da Vitinha con Dewinter libero di insaccare coi difensori ospiti schiacciati verso la porta di Svilar per il gol che vale l’1-1. Alla fine è un pari che sa di beffa e che ribadisce una volta ancora come gli arbitri in questa stagione faranno di tutto per impedire alla Roma di raggiungere posti importanti in classifica, come se non bastasse un allenatore che si sta dimostrando tutt’altro che all’altezza della situazione.