Condividi l'articolo

de-rossi-europa-leagueGiallorossi sotto dopo 90″, poi arriva la reazione con l’uno-due che ribalta il risultato prima del 20′. Il bosniaco raddoppia nella ripresa e Radja chiude il match: Spalletti è primo da solo

La Roma sbanca Vienna, si porta da sola in testa alla classifica del proprio girone e con questa vittoria per 4-1 mette una seria ipoteca sulla qualificazione ai sedicesimi di finale. Un successo arrivato in rimonta e figlio di quei progressi sotto il profilo della personalità che aveva elogiato Spalletti alla vigilia della partita. Una sfida dove Edin Dzeko ha fatto ancora una volta la parte del leone. Doppietta a parte, il bosniaco ha lottato, difeso mille palloni e partecipato attivamente al gioco. Un’altra prova da circoletto rosso, per un Dzeko molto diverso da quello sbiadito della scorsa stagione.
TRA ERRORI E RISPOSTE — Spalletti è in totale emergenza difensiva ed allora dietro torna a 4, con De Rossi in coppia con Rüdiger e i brasiliani Bruno Peres e Juan Jesus sugli esterni. Fick invece conferma la formazione dell’andata, ad eccezione del portiere Almer (infortunato proprio all’Olimpico e di Stronti, che lascia il posto al rientrante Rotpuller). Neanche il tempo di organizzarsi che la solita dormita di Juan Jesus apre le porte al vantaggio austriaco: cross di Venuto, erroraccio in uscita di Alisson (con la complicità di Rüdiger) e rete di Kayode, che appoggia in rete sul palo opposto. La Roma però ringhia subito, come ha detto Spalletti alla vigilia, e due minuti dopo trova il pari con Dzeko, bravo a chiudere con un elegante tap-in la bella discesa (con assist) di Bruno Peres. Proprio il brasiliano a destra è una delle chiavi del match, con una spinta continua fatta di traversoni e giochi a due con Perotti. Intanto Kayode e De Rossi se le promettono e se le danno anche, con il giallorosso che pareggia il conto del gol al 18′. Stavolta a sbagliare è la difesa viennese, con Hadzikic e Martschinko che non rinviano, cincischiano e regalano al capitano giallorosso il pallone del pari (a porta vuota). La reazione austriaca è affidata spesso e volentieri a Venuto, che a destra mette spesso in difficoltà Juan Jesus, sfruttando l’assistenza un po’ di Stryger e un po’ di Grünwald, che a turno sovrappongono in fascia. L’occasione per segnare ancora ce l’ha però la Roma al 30′, quando sull’ennesima bella giocata di Bruno Peres è lo stesso Stryger ad anticipare in extremis El Shaarawy ed a negargli l’opportunità di colpire a botta sicura.

Lascia un commento