In vista del match di Domenica pomeriggio alle ore 18 tra Acea Virtus Roma e Fortituo Moncada Agrigento, nel corso della trasmissione “Timeout” abbiamo contattato telefonicamente il coach dei siculi Franco Ciani per una piacevole chiacchierata. Queste le sue parole ai nostri microfoni:
IL MOMENTO DI AGRIGENTO E L’INFORTUNIO DI ALESSANDRO PIAZZA – L’infortunio di Piazza è stato un duro colpo, sufficiente per rovinarci il buon umore, ma per fortuna non abbiamo avuto altri problemi ed al momento la situazione adesso è normale. Dopo il grande entusiasmo per la vittoria di Biella abbiamo avuto un brutto passaggio a vuoto contro Agropoli, ascrivibile sia ad una loro grande partita sia ad alla nostra mancanza di intensità e precisione. L’uscita di Alessandro (Piazza, ndr) dopo 21′ ha messo in salita la partita, in un momento in cui eravamo a soli 2 punti da loro; abbiamo dovuto ristrutturarci in fretta e quando queste partite non le giochi al massimo diventano ostacoli insormontabili. Sappiamo che per due mesi non avremo il nostro play titolare e così abbiamo dovuto riaprire il laboratorio degli esperimenti, quando pensavamo di averlo chiuso nel precampionato. Dobbiamo nuovamente farci venire idee e varianti tattiche per sopperire ala situazione. Abbiamo in prova Andrea Tracchi ma al momento non sarà inserito nel roster; seguirà gli allenamenti con noi ma sicuramente non sarà schierato a Roma, in seguito faremo le nostre valutazioni. Il regolamento consente un solo inserimento da qui a Gennaio nel roster: questo ci impone di fare valutazioni a lungo termine e non dettate dall’onda del momento.
GLI OBIETTIVI STAGIONALI – L’obiettivo stagionale è mirato principalmente sulla stagione regolare. Tutti abbiamo ancora il ricordo della fantastica galoppata ai passati playoff, ai quali siamo arrivati da ottavi come ultima squadra a qualificarsi. Vogliamo avere un miglior rendimento in regular season per arrivare poi ai playoff piazzati in modo migliore. La post-season è un’avventura a parte, una storia a sè, può essere più bella per alcuni e meno brillante per altri. Ci piacerebbe arrivare ai playoff in modo diverso e poi viverli con lo stesso spirito dello scorso anno. Non siamo una squadra costruita ed evoluta con l’obiettivo irrinunciabile di andare in A1. Ci giocheremo le nostre carte ma siamo consapevoli che questo primo anno di A2 unica ci ha portato un grande numero di squadre quadrate e competitive.
IL PERCORSO VISSUTO AD AGRIGENTO – Non posso che giudicare positivamente il mio percorso qui ad Agrigento (in quattro stagioni Ciani è passato dalla Divisione Nazionale B alla A2 unica, giocando anche una gara5 di finale playoff per salire in A1, ed ha vinto una Coppa Italia DNB; ndr). Abbiamo trovato una sinergia, un’intesa, un equilibrio nel lavoro quotidiano tra staff societario e staff tecnico; non si è protagonisti di una cavalcata come la nostra per caso, è sempre difficile ripetersi. Siamo arrivati a giocarci la finale per l’A1 anche in anticipo rispetto alle aspettative ed ai programmi. Oggi la sfida è dimostrare di essere capaci non tanto di andare in A1, quanto di fare l’ennesima stagione di alto livello con un risultato eclatante ed importante. Avere questa continuità nella pallacanestro odierna non è così facile e frequente.
UN PARERE SULLA VIRTUS ROMA – Il pacchetto dei primi otto giocatori di Roma è di alto livello. Temiamo particolamente la quadratura della squadra e la classifica è bugiarda perchè non rende merito al suo valore. Prima ha affrontato Derthona che è la squadra probabilmente più in forma ed in condizione di tutte, poi Ferentino che è tra le strafavorite di questo girone; nella partita contro i ciociari Roma ha fatto vedere notevoli passi avanti ed ha lottato fino alla fine. Temo l’immagine di una squadra debole, quando in realtà avremo di fronte una squadra da primi otto posti in campionato senza ombra di dubbio.
UN GIUDIZIO SULL’A2 UNICA – Questa A2 unica è ancora da decifrare: ha portato in dote investimenti importanti e tante squadre attrezzate, sperando che il movimento abbia la solidità economica per sostenere tali sforzi. Ma ci ha portato anche molte difficoltà per ottenere la promozione in A1, perchè non ricordo nella storia della ristrutturazione dei campionati una sola promozione a fronte di 32 squadre partecipanti con ben 16 che vanno ai playoff. Credo tocchi rivedere questo punto, o nell’interscambio tra A1 e A2 o nella composizione stessa del secondo campionato, ammesso e non concesso che tutte le squadre abbiano poi nel prossimo futuro certezze economiche e solidità per affrontare un campionato sempre più oneroso, dal punto di vista organizzativo, delle trasferte, ecc…
Si ringraziano per la gentilezza e disponibilità sia coach Ciani che Claudia Giocondo dell’ufficio stampa della Fortitudo Moncada Agrigento.
Matteo Buccellato
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