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MILANO – Dopo un’intensissima VII° giornata di Serie A che ci ha regalato diverse emozioni (e non tutte positive) possiamo affermare che le gerarchie sono state ristabilite: la Juventus di Sarri spezza la striscia di 6 vittorie in 6 settimane dell’Inter di Conte e la surclassa a domicilio per 1-2 facendosi forte di altre 6 vittorie sommate al pareggio di Firenze.

Fatta eccezione per una fascia destra bianconera in piena emergenza (DeSciglio, Danilo,D.Costa indisponibili) e la squalifica di Sanchez, le formazioni sono quelle annunciate sia negli assetti che negli uomini: 3-5-2 casalingo divenuto poi 3-5-1-1

[Handanovic;

Godin (54° Bastoni)-DeVrij (cap.)-Skriniar;

D’Ambrosio-Barella-Brozovic-Sensi (34° Vecino)-Asamoah;

Lukaku-Martinez (78° Politano)]

mentre, dall’altro lato abbiamo un 4-3-3 molto versatile e rimasto tale fino al triplice fischio anche se con variabili da 4-3-1-2:

[Szczesny;

Cuadrado-Bonucci (cap.)-DeLigt-Sandro;

Khedira (62° Bentancur)-Pjanic-Matuidi;

Bernardeschi (62° Higuain)-C.Ronaldo-Dybala (71° Can)].

Dall’inizio appare molto chiaro e nitido che devono essere i piemontesi a fare la partita ed, infatti, vanno in vantaggio al 3° con un fendente mancino sul II° palo di Dybala da lancio lungo di Pjanic (con regola del vantaggio applicata nonostante un fallo su CR7) favorito da un errore abbastanza insolito da parte di Handanovic e seguito da altre 2 occasioni di Ronaldo su cui prima Godin in scivolata e poi la traversa, fanno bene muro lasciando tutto aperto…sembra di vedere un’Inter tesa ed imballata soprattutto dopo un’occasione di Lukaku stoppata da Bonucci e l’ammonizione di Sandro per un fallo sul brevilineo Martinez; siamo solo al 17° quando, su un cross di Asamoah, DeLigt prima e lo stesso Martinez un secondo dopo toccano di mano costringendo Rocchi a decretare rigore per i padroni di casa…Martinez non sbaglia e trafigge il portiere avversario pur vedendosi intuire la direzione del tiro: se dopo 240″ eravamo con la Juve a +1, ora siamo di nuovo con i nerazzurri a +2 e per il resto della frazione si conteranno solo il cambio obbligato di Vecino per Sensi (sospetto risentimento all’adduttore dopo 33 minuti) e un intervento decisivo per parte prima Szczesny ancora su Lautaro mentre Handanovic respinge su Ronaldo venendo poi salvato dal fuorigioco di Dybala a inizio azione quando CR7 avrà siglato l’1-2 durante il 41° giro d’orologio…al duplice fischio la tensione raggiunge livelli non indifferenti soprattutto perché, nell’ultima giocata, il solito Dybala viene accusato dal II° portiere avversario Padelli di aver simulato un contatto in area interista facendo scattare all’istante un parapiglia coinvolgente dirigenti, giocatori, addetti ai lavori ma sedato in pochi attimi.

In apertura di ripresa i sabaudi tentano di sferrare il colpo decisivo ma sbagliano sempre bersaglio o non arrivano a concludere con il giusto cinismo al netto di un palo esterno colpito da Vecino su deviazione di DeLigt intanto che pure Godin alza bandiera bianca cedendo il posto al giovane Bastoni (entrato subito bene in gara)…siamo al 62° quando avvengono le 2 sostituzioni destinate a cambiare gli eventi: Bentancur, Higuain rilevano Khedira, Bernardeschi mantenendo quasi immutato lo schieramento ma servendosi di appena 18 rintocchi per dare inizio alla triangolazione che significherà i 3 punti…Ronaldo serve l’uruguagio in area che gioca di prima a sua volta sul bomber argentino e a quel punto l’1-2 con destro ad incrociare è cosa fatta; le sostituzioni seguenti risulteranno totalmente influenti ai fini del risultato e negli ultimi scampoli di gioco fioccheranno più i gialli (Can entrato da 13 giri d’orologio, Pjanic e Vecino per scorrettezze oltre a Barella per simulazione) che le occasioni in cui l’estremo difensore polacco degli ospiti farà buona guardia.

Al fischio di chiusura il III° anello e tutti gli juventini arrivati in Lombardia si godono il trionfo per una vetta conquistata in un confronto molto equilibrato dal ritmo frenetico malgrado le poche occasioni: la domanda da porsi è se il duello a 3 (coinvolgente pure il Napoli) si allungherà fino a maggio prossimo, ma soprattutto…in 3 giorni l’Inter ha affrontato Barcellona e Juventus prendendo 4 gol al prezzo di 2 fatti oltre agli 0 punti ottenuti: quale sarà la vera consistenza degli uomini di mister Conte? E quale quella dei ragazzi di Sarri?

Menzione finale per un impeccabile Rocchi…incredibile, i direttori di gara italiani sfoderano delle prestazioni incredibili durante partite fra ottimi club, e magari poi inciampano sulle bucce di banana di dispute molto più accettabili, in apparenza…

Adesso spazio alle nazionali e speriamo che l’Italia chiuda il prima possibile la questione di qualificazione agli europei per evitarci patemi d’animo conclusivi ed appuntamento a fra 2 settimane per la ripresa dei tornei di club.

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