L'arbitro Antonio Damato cerca di calmare i giocatori i Inter e Juventus durante la partita del campionato di Serie A, in una immagine del 17 aprile 2010 allo stadio Meazza di Milano. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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MILANO – Sono appena trascorsi 12 giorni dalla Pasqua del 2010 e tutto il continente nero è in fermento per l’imminente mondiale in Sudafrica che partirà 2 mesi dopo, al cinema spopola “Avatar” e Sky decide di rivoluzionare il palinsesto dei canali per bambini intanto che iniziano i tumulti della “Primavera araba” nell’Africa settentrionale.

Intanto, però, il calcio italiano vuole continuare a regalare emozioni con un campionato considerato già finito a gennaio ma rivelatosi più aperto che mai con Roma e Inter a darsi battaglia: per la XXXIV° giornata i match che si prendono la ribalta sono Inter-Juventus (uno dei primi anticipi della storia spostati di venerdì alle 20.45 a causa della semifinale di Champions Inter-Barcellona da giocare il martedì successivo e a seguito della semifinale di ritorno di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina a Firenze 3 giorni prima), Sampdoria-Milan la domenica alle 15.00, Lazio-Roma come posticipo domenicale alle 18.30 (per motivi d’ordine pubblico) come chiusura del turno: le 2 milanesi e i romani si stanno giocando il podio mentre i genovesi con i torinesi lottano per l’ingresso Uefa contro Palermo e Napoli intanto che i laziali stanno in feroce lotta per non retrocedere in cadetteria.

Moratti presenzia in tribuna fra i 45.000 presenti (appena 2000 gli juventini) al contrario di Blanc e Bettega mentre Mourinho sceglie di inserire tutti i suoi titolari tranne Stankovic facendo già le prove per l’Europa e Zaccheroni prova ad imitarlo compatibilmente con le sue disponibilità; fra i 22 in campo troviamo 16 futuri nazionali fra Italia e fuori schierati con 2 moduli speculari inversamente proporzionali alla propria forma…4-2-3-1 tramutatosi in 4-3-3 copertissimo per i padroni di casa e 4-3-1-2 dedito più a distruggere che a costruire per gli ospiti ma che finirà per divenire un 4-4-1 a causa dell’andamento di gara:

[JulioCesar;

Maicon-Samuel-Lucio-Zanetti (cap.);

Cambiasso-Motta (46° Stankovic);

Pandev (55° Balotelli)-Sneijder (89° Muntari)-Eto’o;

Milito] 

contro 

[Buffon;

Zebina-Chiellini-Cannavaro-Grosso;

Marchisio (72° Salihamidzic)-Melo-Sissoko;

Diego;

Iaquinta (72° Amauri)-DelPiero (cap.) (42° Poulsen)].

Dalle prime battute si capisce subito che i nerazzurri stanno cercando di sfruttare al massimo la propria potenza risparmiando sulle energie in modo da durare per tutto l’arco dei 90 minuti riuscendo, però, a creare poche palle gol e tutte fuori bersaglio intanto che Samuel, Motta e Iaquinta, Sissoko vengono ammoniti nei primi 20′ destando la palpabilità della tensione oltre a confermare il grande lavoro richiesto a Damato; è il 37° quando arriva il primo di una lunga serie di episodi decisivi: Zanetti recupera l’ennesimo pallone sulla trequarti avversaria e si trova ad essere falciato da una scellerata entrata ancora di Sissoko…l’arbitro non ci pensa 2 volte e lascia la Juve in 10 costringendo l’entrata di Poulsen per un ADP10 inesistente ma fino all’intervallo le occasioni vere si contano sulle dita di una mano.

In apertura di ripresa Balotelli con Stankovic rilevano Motta, Pandev per cercare di scardinare il muro bianconero ma anche Eto’o, Milito sembrano essere in giornata no al pari di Iaquinta e di un Diego praticamente inoperoso…il tutto lascia pensare che si stia scivolando verso un comodo 0-0 che scontenta tutti e 2 i contendenti soprattutto dopo che proprio Iaquinta ha ceduto il posto ad Amauri (al pari di ciò che farà Marchisio con Salihamidzic) ma non è ancora finita: Chiellini, al 74° commette un’entrata brutta su Milito stesso venendo ammonito e permettendo a Sneijder di battere una punizione in mezzo all’area…Melo riesce a spazzare anticipando il bomber argentino ma la respinta è troppo corta e giunge al limite dei 15 metri sul petto di Maicon che, prima palleggia di ginocchio scavalcando Amauri, poi si porta avanti la sfera di destro e calcia al volo dopo un terzo palleggio di rotula dando vita ad una traiettoria imprendibile a giro che si spegne nell’angolo alla destra del portiere della nazionale italiana: una prodezza vera soprattutto per il fatto di non aver fatto mai toccare terra al piede con cui ha tirato…1-0 quando manca un quarto d’ora al triplice fischio. Da allora i piemontesi si gettano all’assalto ma il pericolo più grande sarà una parata facile dell’estremo difensore del Brasile su una punizione lenta oltre che centrale di Diego all’87°…corre il 90° scoccato quando, in una metà campo juventina sempre più scoperta a causa degli schemi saltati, Milito riesce a servire (giocando di sponda) il neo-entrato da pochi attimi Muntari che, senza pensarci, butta in mezzo il pallone permettendo a Eto’o di realizzare il 2-0 a porta vuota con il piatto destro (lo stesso marcatore sarà subito iscritto ai cattivi di gara per essersi tolto la maglia al pari di Balotelli protestante per una decisione giudicata non corretta).

Alla fine della partita l’entusiasmo milanese per il temporaneo sorpasso sulla Roma a +2 (in attesa del derby di domenica) contrasta con l’amarezza sabauda confermando che le ultime 4 settimane avranno ancora molto da far sapere…

L’anno interista si chiuderà con il “tris” di coppe in Italia contro la Roma, la conquista della Champions dopo 45 anni a spese del BayernMonaco, il trionfo al Mondiale per Club contro il Mazembe  pur dovendo considerare l’amarezza della sconfitta in SupercoppaEuropa davanti all’AtleticoMadrid; i 12 mesi juventini saranno, invece, molto peggio: VII° posto in campionato essendo partiti con ambizioni tricolori, eliminazione in Coppa Italia ai quarti contro i futuri vincitori meneghini, una Coppa Campioni finita nei gironi dietro a BayernMonaco e Bordeaux con seguente retrocessione in EuropaLeague (a scapito del Maccabi Haifa) finita in un ennesimo buco nell’acqua con l’uscita agli ottavi al cospetto dei futuri finalisti del Fulham.

Inter-Juventus è da sempre un gioco di specchi in cui non si sa mai chi è la copia o chi l’originale…staremo a vedere se i ruoli si ribalteranno in futuro.

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